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Caramel, Recensione in ritardo ma obbligatoria

Caramel (Caramel, Libano, Francia, 2007) di Nadine Labaki; con Nadine Labaki, Yasmine Al Masri, Joanna Moukarzel, Gisèle Aouad, Adel Karam, Siham Haddad.Beirut, Libano. In un centro di bellezza le vite, le storie, gli amori, i segreti di sei donne si incrociano, si svelano, si raccontano, tra messe in piega, colpi di spazzola, manicure e dolci

15 Gennaio 2008 08:38

Caramel (Caramel, Libano, Francia, 2007) di Nadine Labaki; con Nadine Labaki, Yasmine Al Masri, Joanna Moukarzel, Gisèle Aouad, Adel Karam, Siham Haddad.

Beirut, Libano.
In un centro di bellezza le vite, le storie, gli amori, i segreti di sei donne si incrociano, si svelano, si raccontano, tra messe in piega, colpi di spazzola, manicure e dolci cerette al caramello.

C’è Layale, perdutamente innamorata di un uomo sposato, Nisrine, prossima al matrimonio ma terrorizzata dalla prima notte di nozze, quando il futuro marito potrà scoprire che non è proprio il primo uomo della sua vita, Rima, incapace d’accettare di esser attratta dall’universo femminile, Jamale, ossessionata dall’avanzamento naturale dell’età, ed infine Rose, che ha sacrificato l’intera vita per poter tenere a bada la sorella Lili, costretta a vivere in un mondo tutto suo, fatto di lettere d’amore e amanti immaginari.


Questo splendido affresco femminile viene dipinto in maniera semplicemente maginifica da Nadine Labaki, regista e protagonista di un film a dir poco delizioso.

Una pellicola ‘donna’, che strizza l’occhio ad un classico del genere come Fiori d’Acciaio, attualizzandolo e trasferendolo dall’altra parte del mondo, in quella Beirut in guerra, così limitante per le donne, così multietnica e multireligiosa.
La Labaki riesce a toccare perfettamente tutti questi temi, grazie ad uno script intelligente, mai volgare, divertente e commovente, con momenti di risate alternati ad altri di pianto liberatorio, capace di raccontare ben 6 storie femminili, diverse tra loro, ma tutte in qualche modo collegate, senza finire mai nello scontato, nella retorica o nell’happy end, volutamente e fortunatamente evitato.

La calda fotografia, la fantastica colonna sonora di Khaled Mouzanar, capace di toccarti il cuore nelle scene più forti, i primi piani stretti, i particolari, tutti molto femminili, quel caramello caldo, morbido, dolce, delicato, da mangiare prima e spalmare poi, per una ceretta da mille e una notte, confezionano un piccolo gioiello, a mio avviso sorprendente e assolutamente consigliato.
In assoluto uno dei film più belli degli ultimi mesi, se ci riuscite, cercate di non perderlo…

Voto Federico: 8,5
Voto Gabriele: 7