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Anna Magnani in Roma città aperta: la vera storia dietro il personaggio, l’iconica scena della rincorsa del camion

La corsa e la morte di Pina, interpretata da Anna Magnani in Roma città aperta. si ispirano a una donna reale e a una storia veramente accaduta.

25 Aprile 2025 18:00

Anna Magnani che insegue il camion sul quale i nazisti stanno trascinando via l’uomo che ama è una delle scene simbolo di Roma città aperta, uno dei film più famosi della storia del cinema. Anche se in versione romanzata, il capolavoro del 1945 di Roberto Rossellini, forse il massimo vertice del neorealismo italiano, si ispira a fatti realmente accaduti e a personaggi veramente esistiti.

Primo fra tutti il sacerdote Don Luigi Morosini, ucciso dai nazisti per il suo sostegno alla Resistenza nel corso dell’occupazione tedesca. A riassumere la figura di don Morosini e di don Pietro Pappagallo (vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine) nel film diretto da Rossellini è Aldo Fabrizi, indimenticabile interprete di don Pietro Pellegrini, il prete fucilato a Forte Bravetta. 

Anna Magnani in Roma città aperta presta il volto alla Sora Pina, protagonista della corsa disperata all’inseguimento del camion che porta via il marito Francesco, fatto prigioniero dai tedeschi. La scena, carica di pathos, si conclude in maniera drammatica: la donna viene raggiunta dalle mitragliate e muore davanti a don Pietro e al figlioletto. Anche il personaggio di Pina è ispirato a una donna realmente esistita.

Anna Magnani, la Pina di Roma città aperta si ispira a una donna realmente esistita

Pina, la figura resa immortale dall’intensa interpretazione di Anna Magnani, si ispira alla storia vera di Teresa Gullace (nata Talotta), donna calabrese uccisa mentre protestava contro l’incarcerazione del marito Girolamo nel carcere di Via Giulio Cesare. Teresa si era trasferita a Roma da Cittanova (Reggio Calabria) insieme al consorte, con il quale aveva avuto cinque figli.

A chi si ispira la Pina di Roma città aperta
La scena dell’inseguimento di Pina è entrata nella storia del cinema (Screenshot YouTube @mova 77) – cineblog.it

Il giorno della sua morte (3 marzo 1944) Teresa attendeva il sesto figlio. Era al settimo mese di gravidanza quando affrontò da sola i soldati nazisti. Teresa Gullace si era presentata davanti alla caserma della 81° Fanteria sperando di riuscire a vedere il marito, fatto prigioniero in uno dei tanti rastrellamenti di quei giorni a Roma. Con sé aveva portato il figlio undicenne.

Per quale motivo i tedeschi uccisero Teresa? Semplicemente per aver cercato di passare un involto (forse contenente un pezzo di pane) al suo sposo, che aveva intravisto dietro le finestre della caserma. La donna riuscì a scorgere il marito dietro la grata di una finestra. Mentre il figlio Umberto, esortato dal padre, si allontanava, Teresa si avvicinò cercando di lanciare l’involto al marito. 

Il sacrificio di Teresa Gullace

L’involto però cadde a terra dopo essere rimbalzato contro il muro. Senza perdersi d’animo, Teresa lo raccolse per poi dirigersi con decisione verso la finestra oltre la quale si trovava Girolamo. Quando un soldato in divisa le si parò davanti, Teresa reagì con veemenza, pensando forse che la gravidanza l’avrebbe protetta. La risposta alle sue vibranti proteste fu lo sparo del soldato, che la colpì uccidendola.

Chi è la donna che ha ispirato Anna Magnani in Roma città aperta
La Pina di Roma città aperta si ispira a Teresa Gullace (Foto Facebook @ANPI Grugliasco) – cineblog.it

Intervistato da La Repubblica, il figlio Mario ha ricordato il giorno in cui sua madre venne uccisa a sangue freddo dai nazisti. «Quando è stata uccisa, mamma era sola. Stava soltanto con la creatura che aveva nel grembo. Io ho saputo della tragedia quando sono arrivato a casa», racconta al quotidiano romano. Una volta caduta a terra, Teresa fu presa e trascinata verso il marciapiede prima di essere caricata su un furgoncino del pesce e portata all’ospedale Santo Spirito.

La morte di Teresa Gullace ebbe una grande risonanza a Roma. Ben presto la sua figura fu elevata a simbolo della resistenza romana. E dal suo sacrificio trarrà spunto Roberto Rossellini per il personaggio di Pina, interpretato da Anna Magnani in Roma città aperta.