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Stasera in tv: “Bohemian Rhapsody” su Rai 1

Tutto quello che c’è da sapere e una pioggia di curiosità su Bohemian Rhapsody – Su Rai 1 il film vincitore di 4 Premi Oscar sui Queen e Freddie Mercury.

pubblicato 24 Novembre 2021 aggiornato 9 Dicembre 2021 06:54

Tutto quello che c’è da sapere e una pioggia di curiosità su Bohemian Rhapsody, il film biografico vincitore di 4 Premi Oscar in onda su Rai 1 che celebra i Queen, la loro musica e il loro straordinario frontman Freddie Mercury.

Interpreti e personaggi

Rami Malek: Freddie Mercury
Lucy Boynton: Mary Austin
Gwilym Lee: Brian May
Ben Hardy: Roger Taylor
Joseph Mazzello: John Deacon
Aidan Gillen: John Reid
Tom Hollander: Jim “Miami” Beach
Allen Leech: Paul Prenter
Mike Myers: Ray Foster
Aaron McCusker: Jim Hutton

Doppiatori italiani

Stefano Sperduti: Freddie Mercury
Lucrezia Marricchi: Mary Austin
Edoardo Stoppacciaro: Brian May
Federico Viola: Roger Taylor
Stefano Brusa: John Deacon
Sergio Lucchetti: John Reid
Alessio Cigliano: Jim “Miami” Beach
Gabriele Sabatini: Paul Prenter
Pino Insegno: Ray Foster
Gabriele Tacchi: Jim Hutton

La trama

“Bohemian Rhapsody” è una celebrazione di Queen, la loro musica e il loro straordinario frontman Freddie Mercury. Freddie ha sfidato gli stereotipi e mandato le convenzioni in frantumi per diventare uno degli intrattenitori più amati del pianeta. Il film traccia la rapida ascesa della band attraverso le loro canzoni iconiche e il sound rivoluzionario. Raggiungono un successo senza eguali, ma Freddie, in una svolta inaspettata, circondato da influenze più oscure, rifugge i Queen in cerca della sua carriera da solista. Avendo un ottimo rapporto con i Queen, Freddie riesce a riunirsi con i suoi compagni di band giusto in tempo per il Live Aid. Pur affrontando coraggiosamente una recente diagnosi di AIDS, Freddie guida la band in una delle più grandi performance nella storia della musica rock. Un’eredità che ancora oggi continua ad ispirare outsider, sognatori e amanti della musica fino ad oggi.

Il nostro commento

Dopo una fase di sviluppo in cui sono stati cambiati regista e protagonista, Sacha Baron Cohen e Stephen Frears sostituiti rispettivamente da Bryan Singer e Rami Malek, è arrivato nelle sale italiane l’atteso biopic musicale Bohemian Rhapsody che racconta l’ascesa dei britannici Queen e del loro leggendario frontman Freddie Mercury, scomparso a soli 45 anni dopo una diagnosi di AIDS.

La scelta del titolo “Bohemian Rhapsody” vorrebbe in qualche modo rispecchiare, come l’omonimo brano, le tante anime racchiuse nei Queen che, dopo un esordio anni ’70 in un periodo post-glam rock, deflagrano negli anni ’80 arrivando a conquistare letteralmente il mondo con il loro sound unico, la voce potente e inconfondibile del loro frontman e una continua contaminazione di generi con cui Mercury e compagni giocano con maestria e un pizzico di supponente malizia, sfornando una hit dietro l’altra a cui si sommano le performance live “sold out” che mostrano la bravura della band a livello tecnico e la straordinarietà da performer di Mercury.

“Bohemian Rhapsody” prova a raccontare il periodo che va dalla prima formazione della band alla ricerca di uno stile distintivo (1970), fino al concerto evento “Live-Aid” del 1985 che scolpirà nell’immaginario collettivo il talento dei Queen e la presenza scenica di Freddy Mercury collocandolo tra le leggende del rock.

La regia di Bryan Singer non presenta guizzi di sorta e in questo caso si fa oltremodo didascalica, non sappiamo quanto volutamente visto che questo è il primo biopic a tutto tondo del regista noto per la saga degli X-Men e il cult I soliti sospetti. Su schermo svetta la performance di Rami Malek capace di cogliere alla perfezione alcuni manierismi di Freddie Mercury e a caratterizzarne alcune evidenti fragilità d’artista. L’attore di Mr. Robot riesce a trasmettere questa dicotomia agli antipodi: da una parte lo sfacciato rocker e animale da palcoscenico, dall’altra la difficoltà nell’accettare una sessualità poi vissuta nel privato in maniera viscerale e senza freni, in maniera ferocemente liberatoria rispetto all’altra sua vita, quella vissuta in famiglia e poi con Mary Austin, sua compagna di una vita che Freddie non smetterà mai di amare. Da sottolineare nella performance di Malek quanto l’attore somigli in maniera impressionante al primo Mercury, quello di “Killer Queen” tanto per intenderci e quanto poi questa somiglianza straordinaria si perda un po’ nella seconda parte del film, con il Mercury capello corto e baffi, elementi che mettono in risalto i grandi occhi di Malek e la sua fisicità da ragazzino trasformandolo in una sorta di Freddie in miniatura, e naturalmente non ci riferiamo all’altezza visto che lui e Mercury si equivalgono, ma ad una certa fisicità più matura regalata dagli anni a Mercury e che Malek non è suo malgrado capace di catturare. Questa sfumatura fisica si nota in special modo nel finale del film in cui si racconta l’evento “Live-Aid”, che pur rappresentando uno dei momenti più riusciti della pellicola, sul palco ridimesiona irrimediabilmente, e inevitabilmente aggiungiamo noi, l’eccezionale performance di Malek altrimenti ineccepibile.

Se “Bohemian Rhapsody” riesce a catturare con furbizia i galvanizzanti momenti di creatività della band durante le sessioni di registrazione in studio, così come le coinvolgenti performance canore tra live, video musicali e apparizioni televisive, il film si perde invece laddove, per quella che si definisce licenza drammatica, si stravolge la linea temporale degli eventi reali e di fatto si inanellano una serie di inesattezze storiche che diventano inaccettabili di fronte alla figura di Freddie. Ci riferiamo al punto in cui viene ritratto come una sorta di “traditore” poi redento in cerca di perdono dalla band scioltasi, secondo il film per colpa di un suo gesto egoista; tutti eventi non riscontrabili nella realtà e quindi fittizi. Idem per la diagnosi della malattia che trasforma la memorabile performance al Live-Aid del 1985 come una rabbiosa reazione del rocker ad un destino cinico e baro, anche in questo caso si tratta di una inesattezza che cambia o almeno tenta di cambiare la percezione dello spettatore di fronte a quella performance iconica affrontata da Mercury con tutt’altro piglio e stato d’animo; visto che la diagnosi sembra non sia giunta al cantante fino al 1987. Non siamo contro alla necessità di drammatizzazione, ma in un racconto biografico ciò non deve cambiare eventi cruciali estrapolandoli dal loro contesto, snaturando / edulcorando in maniera così spudorata la narrazione dei personaggi.

“Bohemian Rhapsody” ha indubbiamente momenti di grande coinvolgimento emotivo che i fan dei Queen non potranno non apprezzare, ma non si può far notare quanto la parte sulla sessualità di Mercury da questo punto di vista risulti davvero troppo edulcorata, una sorta di maldestra autocensura che non permette a Malek di aggiungere ulteriori punti alla sua talentuosa, ma soprattutto coraggiosa interpretazione di quello che possiamo definire, senza timore di essere smentiti, un vero mostro sacro della musica.

Curiosità

  • “Bohemian Rhapsody” candidato a 5 Premi Oscar, incluso miglio film, ha vinto quattro statuette per il miglior montaggio sonoro, il miglior sonoro, il miglior montaggio e il miglior attore protagonista (Rami Malek).
  • La coreografa britannica e coach di movimento Polly Bennett ha lavorato scrupolosamente con Rami Malek per perfezionare ogni sfumatura dei manierismi di Freddie Mercury. Ogni sguardo, ogni movimento del corpo, ogni arrogante pavoneggiarsi sul palco e ogni scatto del microfono doveva essere perfetto.
  • L’estensione vocale di Freddie Mercury si estendeva a tre ottave, anche se si vociferava che si estendesse a quattro. Nel 2016, un gruppo di biofisici e ricercatori medici ha concluso che le sue corde vocali si muovevano più velocemente di quelle del cantante medio. Il suo vibrato misurava 7,04 Hertz, mentre la frequenza standard del vibrato cadeva tra 5,4 e 6,9 ​​Hertz.
  • Il cantante canadese Marc Martel presta la sua voce al film biografico come Freddie. Nel film è stato usato un mix della sua voce e quella di Freddie Mercury insieme, oltre a quella di Rami Malek. In un’intervista, Malek ha detto che il suo canto è stato perfettamente mescolato sia con Freddie che con Martel.
  • Il chitarrista dei Queen Brian May e il batterista Roger Taylor hanno eseguito l’arrangiamento rock per l’apertura del film con la fanfara della 20th Century Fox.
  • In realtà, Paul Prenter fu finalmente estromesso dalla cerchia di Freddie Mercury nel 1986 dopo che si scoprì che Prenter aveva falcidiato l’appartamento di Mercury a Stafford Terrace organizzando una festa fuori controllo senza che Mercury ne fosse a conoscenza.
  • Freddie Mercury ha detto che i Queen erano una band composta da quattro solisti che collaboravano a un unico progetto.
  • La nota che Freddie Mercury sostiene per quasi sei secondi durante la performance di chiamata e risposta con la folla al Live Aid è diventata nota come “The Note Heard Round the World”.
  • Per il suo ruolo di Freddie Mercury, Rami Malek è stato dotato di speciali denti protesici per ricreare il prominente overbite di Freddie. Dopo aver terminato le riprese, Rami ha conservato i denti come ricordo delle riprese, facendoli infine placcare in oro.
  • Rami Malek ha inviato un suo video ai Queen in cui cantava. Quando finalmente li ha incontrati, non l’avevano guardato perché non era stato scaricato correttamente. Malek ha visto in prima persona la loro reazione iniziale al suo canto.
  • Lucy Boynton ha affermato che la licenza artistica è stata impiegata nel ritratto di “Bohemian Rhapsody” della storia di Mary Austin per proteggere la sua privacy, anche se i realizzatori hanno fatto sforzi per mantenere intatta l’essenza fondamentale della sua relazione con Freddie Mercury.
  • Il vero motivo per cui Freddie Mercury non si è fatto sistemare i denti sporgenti è perché temeva di perdere la sua estensione vocale di tre ottave, quindi li ha tenuti anche se odiava il loro aspetto.
  • Durante le riprese della scena in cui viene registrato l’assolo di chitarra di “Bohemian Rhapsody”, Brian May è arrivato sul set senza preavviso e ha visto l’attore Gwilym Lee lavorare sulla scena.
  • I compagni di band dei Queen hanno attribuito a Paul Prenter (l’assistente personale di Freddie Mercury) il merito di aver facilitato l’uso di droghe e lo stile di vita da festaiolo della rockstar. Alla fine divenne l’autoproclamatosi manager personale di Mercury, rifiutando le interviste e “infastidendo” i Queen con un’influenza incontrollata ed egocentrica sul processo decisionale di Mercury.
  • Mary Austin e Freddie Mercury sono stati fidanzati. Rimasero così vicini che Mercury nel suo testamento affidò a lei gran parte della sua tenuta e della sua villa londinese, Garden Lodge. La canzone “Love Of My Life” è stata dedicata ad Austin.
  • Il Freddie Mercury amante dei gatti ritratto nel film è apparentemente vicino alla realtà. Nella sua biografia scritta da Lesley-Ann Jones, gli amici affermano che spesso chiamava a casa dal tour chiedendo di parlare con i gatti e si assicurava che la TV fosse accesa per gli spettacoli trasmessi in diretta in modo che i gatti potessero guardare. Secondo quanto riferito, Delilah era la sua preferita e ispirò anche il titolo di una canzone dell’album Innuendo.
  • Jim Hutton era un parrucchiere irlandese che incontrò Freddie Mercury in un bar gay di Londra. Inizialmente, Hutton rifiutò un drink da Mercury ma, quando si incontrarono di nuovo più di un anno dopo, Hutton accettò di bere qualcosa con la rock star.
  • Negli anni ’60, Freddie Mercury aveva conseguito un diploma in arte e design grafico all’Isleworth Polytechnic di Londra. A Mercury può essere attribuita la progettazione del logotipo e dello stemma dei Queen, che presenta i segni zodiacali di ciascun membro della band.
  • Freddie Mercury ha registrato l’album solista, ‘Mr. Bad Guy,’ a Monaco di Baviera presso i Musicland Studios per un periodo di due anni. Sebbene non sia mostrato nel film, si è preso delle pause durante la produzione dell’album solista per soddisfare gli impegni di registrazione esistenti dei Queen.
  • All’epoca di Live Aid (1985) nel luglio 1985, le fortune dei Queen negli Stati Uniti avevano subito un enorme calo per diversi anni. Sebbene celebrata come una delle più grandi esibizioni dal vivo di sempre, la performance dei Queen al Live Aid non ha aiutato la loro carriera negli Stati Uniti, dove il loro album successivo, “A Kind of Magic”, ragggiunse solo la posizione numero 46. La popolarità dei Queen negli Stati Uniti non riprese forza fino a quando Fusi di testa (1992) non usò il famoso “Bohemian Rhapsody” e ne fece di nuovo un successo, quando ormai Freddie Mercury era già morto.
  • La coreografa britannica e coach di movimento di Rami Malek per la parte gli fece studiare Liza Minnelli in Cabaret (1972), così come le esibizioni di Jimi Hendrix, David Bowie e Aretha Franklin. Presumibilmente, queste sono state le principali ispirazioni per lo stile sul palco di Freddie Mercury.
  • Il frontman degli Smile, Tim Staffell, lasciò la band, lasciando un’apertura per un cantante solista, anche se Freddie Mercury all’epoca non era sconosciuto a Brian May e Roger Taylor come raffigurato nel film.
  • Come si vede nel film, Freddie Mercury aveva davvero un pianoforte verticale in fondo al letto nei primi giorni della band. Spesso si svegliava con una melodia in testa e la scriveva immediatamente e poi iniziava a lavorarci per adattarla a una canzone da suonare per gli altri membri della band. Freddie era famoso per essere stato in grado di comporre una canzone nelle circostanze più insolite. Una storia racconta che era seduto nella vasca da bagno a fare il bagno e ad ascoltare il rubinetto che gocciolava quando arrivò l’ispirazione per scrivere “Crazy Little Thing Called Love” che divenne un enorme successo per la band.
  • John Deacon si è ritirato dalla band nel 1997 e non ha avuto quasi nessun input creativo in questo film oltre a dare il suo permesso per le canzoni che ha scritto lui stesso da includere nella colonna sonora. I restanti due membri, Brian May e Roger Taylor sono gli unici due membri della band originale ancora attivi nei progetti dei Queen, mentre Deacon (che era il membro più giovane della band) vive una vita tranquilla in un sobborgo londinese con sua moglie da quasi 44 anni, Veronica, e i loro figli ormai adulti.
  • Sacha Baron Cohen era la scelta originale per interpretare Freddie Mercury, con Stephen Frears alla regia. Frears ha lasciato il progetto a causa di divergenze creative con Brian May e Roger Taylor, che controllano i diritti musicali e cinematografici della band. L’accordo con Baron Cohen è andato in pezzi dopo che May si è opposta al fatto che il progetto fosse un film biografico solo su Mercury, non sul resto dei Queen. May ha ritenuto di doversi concentrare sugli altri membri e sulle conseguenze della morte di Mercury. A loro non è piaciuta la bozza originale degli scrittori Stephen J. Rivele e Christopher Wilkinson. Baron Cohen voleva un ritratto storicamente accurato e scandaloso di Mercury che non fuggiva dal lato più ruvido di Mercury, compresi i suoi ben documentati incontri omosessuali e la sua promiscuità. May sentiva che Baron Cohen era troppo un attore comico per interpretare bene Mercury.
  • “Bohemian Rhapsody” è stata un’idea musicale di Freddie Mercury. La canzone è stata registrata ai Rockfield Studios e successivamente al SARM di Londra. Il SARM aveva una registrazione all’avanguardia a 24 tracce che ha facilitato la cattura dei complessi arrangiamenti vocali della canzone.
  • Il discorso di Freddie Mercury sul non voler essere compatito si basa su eventi reali. In realtà, alcuni anni dopo il Live Aid, la band si era seduta insieme e chiacchierava casualmente di cose quotidiane. Freddie Mercury ha scherzosamente detto “Ragazzi pensate di avere problemi” e si è tirato su i pantaloni, mostrando loro una lesione che si era formata nella parte inferiore della gamba. Ha poi continuato a raccontare alla band (molto simile a come raffigurato nel film) della sua malattia e di come si rifiutasse severamente di essere compatito e che voleva passare il resto del suo tempo a fare musica. Ha anche chiesto loro di tenerlo segreto, e sebbene molte persone lo sospettassero nel suo ultimo anno a causa della sua estrema perdita di peso, non l’ha annunciato pubblicamente fino ad un giorno prima della sua morte.
  • Lo spettacolo a Rio de Janeiro è stato rappresentato nel gennaio 1985, non a metà degli anni ’70 come suggerisce il film. I Queen si sono esibiti per due notti al festival ‘Rock in Rio’, ogni sera con più di 250.000 persone tra il pubblico. Nella prima serata (11 gennaio) i Queen sono stati preceduti da Whitesnake e Iron Maiden, oltre ad artisti brasiliani. La seconda notte (18 gennaio), The Go-Go e The B-52 sono stati i performer internazionali prima dei Queen. La stupefacente folla che canta “Love of My Life” con Freddie Mercury è reale. Il video può essere trovato online.
  • Ray Foster chiede a Freddie cosa significhi “bismillah” (un’esclamazione presente in Bohemian Rhapsody). È una frase araba comunemente usata dai musulmani prima di fare qualcosa e significa “in nome di Dio”.
  • Un Mike Myers quasi irriconoscibile è arrivato sul set nel ruolo di Ray Foster ed ha mantenuto ill suo accento anche quando le macchine da presa non filmavano-
  • Secondo il libro “Freddie Mercury: His Life in His Own Words”, compilato e curato da Greg Brooks e Simon Lipton (2011), Freddie Mercury ha dichiarato: “Ho effettivamente fantasticato su un film realizzato sulla storia della mia vita, un giorno, in cui avrei un ruolo chiave. Potrei non interpretare io stesso il ruolo principale. Miei cari, le cose che ho fatto nella mia vita…sarà totalmente tripla X, ve lo dico!”.
  • Freddie Mercury era estasiato dalla musicalità e dallo stile di Jimi Hendrix. Dopo che Hendrix eseguì “Hey Joe” alla BBC nel 1966, Freddie iniziò a seguire l’artista, partecipando ad almeno 14 spettacoli di Hendrix nel Regno Unito in pochi mesi.
  • La chitarra utilizzata nel film “Bohemian Rhapsody” è una fedele rappresentazione della vera chitarra di Brian May, la “Red Special”, che lui e suo padre hanno costruito nei primi anni ’60. Inoltre, il film descrive un uso massiccio degli amplificatori Vox di May, mostrando anche accuratamente ciò che ha usato in questi anni.
  • Rami Malek ha ottenuto il ruolo principale perché ai produttori è piaciuta la sua interpretazione in Mr. Robot e la sua mascella ha ricordato loro Freddie Mercury.
  • Brian May ha detto dell’album di debutto della band: “Quell’album aveva la giovinezza e la freschezza che non sono mai state riguadagnate, perché sei giovane solo una volta… pessima produzione, ma ovviamente non abbiamo avuto il tempo da dedicare a ciò che abbiamo fatto successivamente. Ma non penserei mai di tornare indietro e rifarlo”.
  • Inizialmente, il Live Aid non era un’offerta abbastanza allettante per Freddie Mercury e i Queen. Secondo la biografa Lesley-Ann Jones, Mercury nutriva rancore per non essere stato invitato a collaborare al singolo di beneficenza di Bob Geldof del 1984 “Do They Know It’s Christmas”, quindi aveva bisogno di una motivazione in più per partecipare alla prossima impresa di Geldof che ricorse a Jim Beach e presumibilmente gli disse: “Guarda, che succede con la vecchia regina? È il palcoscenico perfetto per lui. È il mondo intero”.
  • Joseph Mazzello ha utilizzato cinque diverse parrucche durante le riprese oltre a farsi la permanente ai capelli, un’esperienza che non aveva previsto sarebbe stata così “permanente”.
  • Nessun membro dei Queen ha mai spiegato in modo definitivo il significato dietro il testo della canzone Bohemian Rhapsody.
  • Non si fa menzione di Roger Taylor e Freddie Mercury che condividevano un appartamento e vendevano vestiti in una bancarella del mercato di Kensington nel 1969, prima che quest’ultimo si unisse alla band Smile, di cui Taylor era il batterista, nel 1970.
  • Rami Malek indossa una parrucca in ogni singola scena di Bohemian Rhapsody.
  • Playlist del concerto Live Aid dei Queen: “Bohemian Rhapsody”, “Radio Ga Ga”, botta e risposta con il pubblico di Freddie Mercury (spesso soprannominato “Ay-Oh”), “Hammer To Fall”, “Crazy Little Thing Called Love” (con un finale che ricorda quello di “You’re My Best Friend”), “We Will Rock You” (non visto nel film e disponibile solo come extra njel Blu-Ray), “We Are The Champions”. Più tardi la sera, Freddie e Brian May tornavano sul palco per eseguire “Is This The World We Created”.
  • Mark Coulier, il truccatore protesico noto per il suo lavoro sul franchise di Harry Potter, The Iron Lady (2011) e Suspiria (2018), ha collaborato con Jan Sewell al design del trucco di Rami Malek. La sua squadra ha realizzato un calco del viso di Malek per costruire piccole protesi facciali (inclusa una per il naso di Malek) che avrebbero aiutato Jan Sewell a far risaltare l’aspetto di Freddie Mercury.
  • Joseph Mazzello ha imparato a suonare il basso da zero per il suo ruolo in Bohemian Rhapsody. Lui e i compagni di cast Rami Malek, Lee e Ben Hardy hanno avuto solo sei settimane per prepararsi a suonare l’intero set di 21 minuti di Live Aid dei Queen – dall’inizio alla fine – all’inizio delle riprese principali.
  • Rami Malek ha affrontato 50 ore di prove costume con il designer Julian Day che hanno coinvolto di tutto, dalle scarpe con suola con plateau da 10 cm a una serie di pantaloni attillati in raso, completi in Lycra e via discorrendo.
  • Rami Malek, Gwilym Lee, Ben Hardy e Joseph Mazzello si sono avvicinati durante le prove; il loro legame si è approfondito durante la produzione. “Ci sono sempre film in cui gli attori parlano di quanto siano uniti il ​​cast e la troupe, ma in questo è stato speciale”, riflette Malek. “Lo sentivi ogni giorno. Parliamo tutti ogni singolo giorno e abbiamo finito questo film quasi un anno fa. Non c’è giorno in cui non comunichiamo tra di noi”. Aggiunge Lee: “Tenete a mente che metà della band vive nel Regno Unito, metà negli Stati Uniti…Da quando si è concluso alla fine di gennaio, non siamo passati più di qualche settimana senza vederci. È nauseante; siamo inseparabili”.
  • Roger Taylor è stato il primo membro dei Queen a intraprendere una carriera da solista. Nel 1977 ha pubblicato un singolo da solista e, nel 1980, ha iniziato a lavorare su un album solista mentre i Queen stavano producendo il loro ottavo album in studio “The Game”.
  • La band Smile vista all’inizio del film prende il nome dal fatto che Roger Taylor stava studiando per diventare un dentista.
  • Il pubblico di circa 72.000 persone a Wembley è stato creato utilizzando tecniche digitali all’avanguardia che hanno permesso al team VFX di eseguire la duplicazione della folla su larga scala e con un alto livello di dettaglio in modo che la ripetizione dei membri del pubblico sia praticamente impercettibile e la folla possa essere vista muoversi e battere le mani in modo diverso a ogni canzone dei Queen.
  • Mentre la maggior parte delle fonti afferma che Freddie Mercury ha appreso per la prima volta di essere sieropositivo nel 1987, il giornalista e amico di lunga data David Wigg, che lo conosceva da 16 anni, ha dichiarato in un articolo del Dailymail del 2011 che Freddie sapeva della sua diagnosi sette anni prima della sua morte, facendo del 1984 l’anno in cui ricevette la cattiva notizia.
  • La maglietta decorata che Freddie indossa durante il suo debutto con gli Smile è la stessa maglietta indossata da sua madre Jer, in precedenza nella scena della cena di famiglia. Apparentemente Freddie la presein prestito da lei per la sua esibizione di debutto con la band.
  • I Queen sono conosciuti come una delle band più eclettiche di genere della storia, avendo pubblicato album che mostrano rock progressive, heavy metal, inni da arena, ballate romantiche, hard rock, trad-jazz, funk, glam, opera, pop-rock e tutto il resto.
  • Durante il video musicale “Don’t Stop Me Now” riprodotto durante i titoli di coda, il vero Freddie Mercury indossa una maglietta del famigerato nightclub gay di New York Mineshaft.
  • Freddie indossa una collana d’argento per tutto il film, che fa anche un’apparizione al Live Aid al collo di Jim Hutton.
  • Il bassista John Deacon si unì alla band di Brian May e Roger Taylor dopo che altri tre bassisti avevano fatto parte della band. Era il loro quarto e ultimo bassista, ponendo fine alla transizione degli Smile nell’iconica band dei Queen.
  • Il palco del concerto del Live Aid (1985) è il più grande set che Bryan Singer abbia mai costruito per un suo film. È una replica al 100% dell’originale, persino i bicchieri di plastica Pepsi sul pianoforte.
  • Quando Rami Malek è stato contattato per interpretare Freddie Mercury, aveva solo una conoscenza casuale dei Queen. Per diventare Mercury, Malek ha dovuto lavorare molte sessioni intense con un coach di movimento (oltre a imparare a parlare con i denti protesici).
  • Secondo la BBC, la produzione cinematografica è stata dura. I produttori del film e la star principale, Rami Malek, si erano stancati del comportamento irregolare del regista Bryan Singer, che lo vedeva regolarmente presentarsi tardi sul set o scomparire del tutto. Nel 2017, dopo la pausa del Ringraziamento, Singer è scomparso dal set per tre giorni di fila, a quel punto il direttore della fotografia Newton Thomas Sigel è dovuto intervenire e dirigere durante l’assenza di Singer. Secondo quanto riportato Singer ha lasciato a causa di una questione di famiglia. Un paio di giorni dopo questa spiegazione, la 20th Century Fox ha licenziato Singer dal film a causa del suo comportamento poco professionale dentro e fuori dal set e per gli scontri con il personale di produzione. Le cose sarebbero peggiorate molto per Singer poiché il giorno successivo la 20th Century Fox ha rescisso il suo contratto di produzione con la società di produzione Bad Hat Harry di Singer. La Fox ha iniziato a cercare un nuovo regista per finire la produzione con ancora due settimane di riprese rimanenti, tutte di post-produzione e con potenziali riprese. Il nuovo regista, Dexter Fletcher, ha iniziato la produzione dopo il capodanno del 2017. Singer ha mantenuto il credito di regista.
  • Il personaggio chiamato Ray Foster non è mai esistito nella realtà, ma è un mix di diverse persone, oltre a qualche licenza drammatica. Il suo nome è basato su Ray Featherstone, che, pur esprimendo dubbi sulla lunghezza della canzone “Bohemian Rhapsody”, era generalmente favorevole ai Queen.
  • La famiglia Bulsara emigrò in Inghilterra quando Freddie Mercury aveva 17 anni per sfuggire alla rivoluzione di Zanzibar.
  • Quando Rami Malek ha incontrato per la prima volta i Queen agli Abbey Road Studios era in ritardo. Stava correndo su per le scale e lungo la strada si è imbattuto in una foto autografata dei Queen. Si sentiva come se la faccia di Freddie Mercury lo stesse fissando, dicendogli: “Non farlo”. Alla fine, Malek ha detto: “È stato davvero stimolante”.
  • Con la sua vittoria all’Oscar, Rami Malek è diventato il primo attore (maschio o femmina) di origine araba ed egiziana ad essere nominato e a vincere un Oscar in una categoria di recitazione e il primo ad essere nominato e a vincere come miglior attore.
  • Secondo Brian May, i Queen hanno provato instancabilmente il loro medley del Live Aid. A quel punto della carriera della band, le prove estese non erano comuni.
  • La rievocazione del film del famoso segmento del concerto “Live Aid” del 1985 dei Queen è stata girata il primo giorno delle riprese di produzione su una replica scenica dello stadio di Wembley di Londra al Bovingdon Airfield a Hemel Hempstead. Le torri gemelle originali di Wembley sono state demolite nel 2003 quando il sito era in fase di riqualificazione.
  • Nel film non viene fatta menzione della rottura dei Queen con il manager originale Norman Sheffield durante i loro primi giorni ai Trident Studios, prima che firmassero con la EMI. La band aveva firmato un contratto con Sheffield che li pagava effettivamente con salari miserrimi. Gli era stato permesso di usare l’attrezzatura di registrazione allora all’avanguardia durante i “momenti di inattività” dello studio (cioè le prime ore del mattino) e hanno inciso i loro primi due album in questo modo, ma hanno scoperto che non potevano andare avanti con quei compensi. Ciò ha provocato una discussione animata poiché Sheffield non voleva dare loro un aumento. Fu solo quando Jim Beach si offrì di subentrare nella loro gestione che fu raggiunto un accordo che rilevò effettivamente il loro contatto con Sheffield e pose fine alla loro relazione con Trident (che produsse i primi album e li pubblicò con un contratto di licenza tramite EMI). Tuttavia la band rimase arrabbiata con Sheffield per anni dopo e scrisse la canzone “Death on Two Legs (Dedicated to…)” che appare nell’album “A Night At The Opera”, che era un assassinio del personaggio sottilmente velato di Sheffield e l’animosità provata dalla band nei suoi confronti. Sheffield successivamente ha cercato di citare in giudizio la band per diffamazione (nonostante non sia stato effettivamente nominato nella canzone) e sebbene la band abbia stabilito un accordo stragiudiziale con lui, a quel punto i documenti legali che Sheffield ha presentato sono diventati di dominio pubblico quindi tutti i fan dei Queen che si chiedevano a chi fosse dedicata la canzone hanno visto risolto il mistero.
  • Rami Malek ha citato “Lily of the Valley” e “Somebody to Love” come le sue canzoni preferite dei Queen.
  • Sebbene sia stato spesso descritto come il manager dei Queen, Jim Beach “Miami” non ha mai gestito tecnicamente la band. Invece ha gestito tutti i contratti e gli affari legali dei Queen e ha fornito la supervisione delle aziende, dei beni e dei progetti collaterali della band.
  • Quando Bob Geldof ha visitato il set della sequenza del Live Aid è rimasto sbalordito dalla somiglianza con lo storico concerto del Live Aid di cui era stato pioniere decenni prima.
  • Quando i Queen stavano per esibirsi in Top of the Pops, espressero la loro disapprovazione per essere costretti a cantare in playback piuttosto che a cantare dal vivo la loro canzone. Quando Top of the Pops iniziò nel 1964, i produttori del programma decisero che gli artisti avrebbero sincronizzato le labbra piuttosto che cantare le loro canzoni. La British Broadcasting Corporation lo ha dichiarato apertamente quando ha promosso il programma. La ragione della decisione dei produttori era che consideravano più etico e onesto per gli artisti cantare in playback piuttosto che cantare dal vivo, poiché il programma promuoveva i dischi, e quindi gli spettatori e il pubblico avevano il diritto di sapere esattamente come i dischi suonavano.
  • Quando Ray Foster (Mike Myers) è dubbioso sull’uscita di “Bohemian Rhapsody” come singolo, afferma: “Che ne dici di “I’m in Love with My Car”? La adoro! Questo è il tipo di canzone che gli adolescenti possono volume nelle loro auto… Bohemian Rhapsody non sarà mai quella canzone.” Questo è un cenno ironico alla scena iconica del film, Fusi di testa (1992) in cui Myers e Dana Carvey fanno un famoso headbanging in macchina ascoltando “Bohemian Rhapsody”.
  • Il cognome di Freddie Mercury deriva da un verso della canzone “My Fairy King” dove recita: “Mother Mercury, look what they’ve done to me.” Questa canzone è contenuta nel primo album dei Queen ed è in realtà dedicata alla madre di Freddie, Jer Bulsara.
  • Nella scena in cui Ray Foster (Mike Myers) si rifiuta di pubblicare la canzone “Bohemian Rhapsody” come singolo, le sue ragioni sono che la canzone è troppo lunga e supera i sei minuti e nessuna radio trasmetterà una canzone più lunga di tre. Jim Beach (Tom Hollander) sottolinea che Ray era un produttore dell’album dei Pink Floyd “The Dark Side of the Moon”. Lo scherzo è che delle nove canzoni di “The Dark Side of the Moon”, otto durano più di tre minuti e quella che è stata pubblicata come singolo è stata “Money” che dura più di sei minuti, proprio come “Bohemian Rhapsody”.
  • “Bohemian Rhapsody” ha avuto un’accoglienza mista dalla critica; sono state criticate la regia, la sceneggiatura e le imprecisioni storiche; tuttavia, la performance di Rami Malek nei panni di Freddie Mercury ha ricevuto elogi generalmente unanimi.
  • John Reid aveva solo 26 anni quando ha iniziato a gestire i Queen, ma Aidan Gillen, l’attore che lo interpreta, in realtà aveva 49 anni durante le riprese.
  • Una battuta ricorrente nel film riguarda la canzone “I’m In Love With My Car”. Il film in realtà minimizza l’attrito che questa canzone ha causato all’interno dei Queen. Brian May e John Deacon consideravano la canzone scadente, ma il cantautore Roger Taylor ha insistito per la sua inclusione nell’album. Taylor poi è andato oltre e si è chiuso in un armadio fino a quando la band ha accettato di usare la canzone come lato B del singolo “Bohemian Rhapsody” – che in seguito ha esacerbato le lotte interne poiché “Bohemian Rhapsody” è stato un enorme successo, e il suo lato B ha generato un enorme guadagno di royalty per Taylor.
  • I Queen hanno intitolato due album ispirati ai film dei fratelli Marx: la loro svolta del 1975 Una notte all’opera (1935), e il seguito del 1976 Un giorno alle corse (1937). Nel marzo del 1977, mentre erano in tournée a Los Angeles, i membri dei Queen furono invitati a prendere il tè a casa di Groucho Marx, il penultimo fratello Marx sopravvissuto che all’epoca aveva 86 anni. La band gli regalò un disco d’oro e, su sua richiesta, eseguì una versione a cappella dei ’39 da Una notte all’opera.
  • La scena della festa nella villa di Freddie è un insieme di aneddoti di molteplici feste di compleanno chiassose e sopra le righe che Freddie Mercury ha organizzato nel corso degli anni, inclusa la “drag ball in bianco e nero” per il suo 39° compleanno, alla quale hanno partecipato 300 festaioli che per l’occasione erano arrivati in volo da Monaco.
  • “Bohemian Rhapsody” ritrae Freddie rintanato a Monaco da solo mentre lavora al suo primo album solista Mr. Bad Guy. In realtà, Freddie Mercury e i Queen hanno registrato lì diversi album tra il 1979 (The Game) e il 1986 (A Kind of Magic).
  • Sebbene Roger Taylor sia stato acclamato in tutto il mondo come batterista, il musicista ha suonato l’ukulele da bambino, diplomandosi in chitarra da adolescente prima di passare alla batteria. In seguito ha suonato la chitarra nel progetto parallelo The Cross, dal 1987 al 1993.
  • La scena in cui Freddie lancia un mattone attraverso la finestra dell’ufficio di Ray Foster è fittizia, ma c’è un elemento di verità in essa. Nel documentario Queen: Days of Our Lives (2011), l’ex manager dei Queen John Reid racconta la storia di Freddie Mercury che lancia un mattone attraverso la sua finestra dopo che Reid lo aveva lasciato solo nel bel mezzo di un pasto in un ristorante.
  • I genitori di Freddie Mercury, Bomi e Jer, provenivano da Mumbai e si erano trasferiti in Tanzania quando nacque Freddie.
  • Brian May notoriamente non usa un plettro mentre suona la chitarra, preferendo invece usare un sixpence, una moneta pre-decimale britannica dal valore di sei pence, mezzo scellino.
  • Gran parte degli abiti indossati da Gwilym Lee (Brian May) e Ben Hardy (Roger Taylor) sono i veri capi di abbigliamento indossati dai rispettivi musicisti durante i punti chiave del film, incluso il concerto del Live Aid. Sia Brian che Roger hanno volentieri concesso l’accesso al loro ampio guardaroba per risparmiare sul costo di ricreare determinati abiti del guardaroba.
  • Mentre Jim Beach parla con i Queen del Live Aid, menziona i seguenti nomi di artisti nella scaletta come Paul McCartney, The Who, Led Zeppelin, Phil Collins, REO Speedwagon e così via. Menziona Led Zeppelin e Phil Collins insieme perché Collins avrebbe suonato la batteria per i Led Zeppelin quel giorno poiché, nel 1980, il batterista John Bonham era morto, spingendo i Led Zeppelin a sciogliersi quello stesso anno.
  • John Reid è ritratto come un personaggio sia in Bohemian Rhapsody che in Rocketman (2019), il film biografico del 2019 su Elton John. In Bohemian Rhapsody è interpretato da Aidan Gillen e in Rocketman da Richard Madden; entrambi gli attori sono famosi per i loro ruoli in Il trono di spade (2011). Rocketman è stato diretto da Dexter Fletcher, che è anche intervenuto per finire il lavoro di regia su Bohemian Rhapsody dopo la partenza di Bryan Singer.
  • Rami Malek e Joseph Mazzello si conoscevano da oltre 10 anni, avevano lavorato insieme ed erano buoni amici prima di girare il film.
  • Jan Sewell, makeup e hair designer, ha affermato che trasformare Rami Malek in Freddie Mercury significava più evocare l’essenza di Mercury che rinnovare completamente Malek in un esatto doppio di Freddie Mercury.
  • Il costume bianco da “angelo” di Freddie è stato creato dalla stilista britannica Zandra Rhodes. Freddie Mercury lo indossò durante il primo tour dei Queen in Giappone.
  • I crediti di scrittura di Roger Taylor per i Queen includono “Radio Ga Ga”, “These Are the Days of Our Lives”, “A Kind of Magic” e “I’m In Love With My Car”.
  • L’artista/cantante canadese Marc Martel, che canta in modo molto simile a Freddie Mercury, ha contribuito alle registrazioni vocali per questo film. Oltre ad essere il frontman di una tribute band dei Queen (Ultimate Queen Celebration), ha anche pubblicato una cover ben accolta del duetto Queen/David Bowie “Under Pressure”, in cui l’artista indie rock Kevin Max ha cantato la parte di Bowie.
  • Meneka Das, che interpreta la madre di Freddie Mercury nel film, ha solo sette anni in più di Rami Malek.
  • Il bassista dei Queen John Deacon si è ritirato dalla musica nel 1997. Dopo la morte di Freddie Mercury, si è esibito dal vivo solo tre volte e ha contribuito a completare “Made in Heaven” (l’ultimo album completo di nuovo materiale con Mercury). Il suo ultimo contributo musicale è stato suonare il basso nella canzone di Brian May “No-One but You (Only the Good Die Young)” nella compilation “Queen Rocks”. Tuttavia, sin dai primi giorni (dopo che diversi manager senza scrupoli hanno approfittato della fiducia della band), Deacon ha tenuto d’occhio le finanze della band, ed è ancora coinvolto in questo aspetto. Nelle parole di Brian May, “Lui tiene ancora d’occhio le finanze. John Deacon è ancora John Deacon. Non intraprendiamo nulla di finanziario senza parlare con lui”.
  • L’abito arlecchino bianco e nero di Freddie Mercury è stato venduto all’asta per 22.500 sterline nel 2012.
  • Lady Gaga (vero nome Stefani Joanne Angelina Germanotta) ha basato il suo nome d’arte sulla canzone “Radio Ga Ga”.
  • Steven Spielberg, a quanto pare non ha riconosciuto il suo attore di Jurassic Park (1993) Joseph Mazzello nel ruolo di John Deacon, bassista dei Queen, secondo quanot ha raccontato l’attore stesso. In un commento Mazzello ha parlato di come Spielberg sia una delle persone con cui si tiene ancora regolarmente in contatto dai suoi primi tempi da attore. E parlando della loro forte connessione come amici, ha raccontato questa storia attraverso la sua abilità recitativa in Bohemian Rhapsody. “Steven è la persona con cui probabilmente mi tengo di più in contatto. L’anno scorso ci siamo scambiati un sacco di lettere. Come lettere letteralmente ancora scritte a mano, il che è fantastico. Parlavamo di varie cose: le nostre carriere e [come] gli era sembrato [Bohemian Rhapsody], e a quanto pare non mi aveva riconosciuto, perché avevo la parrucca e avevo un accento britannico. Sembra che si sia rivolto a qualcuno che gli era accanto e abbia chiesto: ‘Chi è? Chi è quell’attore?'”
  • Non menzionata nel film è stata la controversa decisione dei Queen di esibirsi in una serie di spettacoli nell’ottobre del 1984 al casinò e golf resort Sun City in Sudafrica, che era ancora sotto il regime dell’apartheid. La band è stata successivamente inserita nella lista nera dalla British Musicians’ Union.
  • Sebbene John Deacon sia effettivamente venuto nella band con l’ormai famoso riff di basso “disco” per “Another One Bites the Dust” (ispirato dal tempo passato con la band funk/disco Chic), i testi che ha portato erano in una forma molto approssimativa all’epoca, non la forma finale ritratta nel film. I testi finali erano principalmente opera di Freddie Mercury, che ha trascorso una notevole quantità di tempo a lavorare sulla canzone – nelle parole di Brian May, Freddie “ha martellato [la canzone] fino a fargli sanguinare la gola”. Tuttavia, in linea con la politica dei Queen dell’epoca, Deacon ricevette il merito di essere l’unico autore.
  • In Malesia, questo film è classificato 18+ e alcune scene su gay e bisessualità sono state rimosse quando il film è stato proiettato nei cinema malesi, inclusa la scena in cui Freddie Mercury dice a Mary Austin di essere bisessuale.
  • Quando la Fox ha cominciato a preoccuparsi per la posizione di Bryan Singer come regista del film, si è rivolta a Ridley Scott come possibile sostituto.
  • Ci sono due varianti della canzone “We Will Rock You”. La versione mostrata provata nel film si basa sulla versione “standard”, registrata in studio per l’album “News of the World” (1977). La versione più spesso suonata dal vivo, anche al Live Aid (non mostrata nel film, ma inclusa in un video bonus) è la versione “veloce”. I testi sono gli stessi, ma la versione “standard” è per lo più a cappella con percussioni (batteria e battiti di mani/battiti del pubblico) fino all’assolo di chitarra.
  • In realtà l’uscita di John Reid dal mondo dei Queen è stata amichevole, anche se nel film la separazione si è rivelata aspra.
  • Il vero Roger Taylor ha studiato per diventare dentista, ma si è laureato in biologia.
  • Il ritratto di Gwilym Lee di Brian May è stato così accurato che ai figli di May è stato detto che si trattava di un attore e non del loro padre quando hanno visto il trailer del film.
  • “Killer Queen” è stato il primo singolo di successo internazionale dei Queen tratto dall’album “Sheer Heart Attack”.
  • Per scopi drammatici, il film riorganizza la cronologia di alcuni eventi. Ad esempio, Brian May viene mostrato mentre porta la canzone “We Will Rock You” ai Queen nel 1980, ma la canzone è stata pubblicata nell’album “News of the World” (1977). Al contrario, il festival “Rock in Rio” in cui i Queen erano gli ospiti principali è descritto come avvenuto alla fine degli anni ’70, ma in realtà è avvenuto nel gennaio 1985 (solo cinque mesi prima del Live Aid).
  • Fang FX, con sede nel Regno Unito, ha creato molte versioni dei denti anteriori sporgenti di Freddie Mercury per l’attore Rami Malek.
  • Nella vita reale gli occhi di Freddie Mercury erano marroni, ma nel film Rami Malek non indossa lenti a contatto per abbinare gli occhi del defunto Freddie, e mostra invece i suoi occhi verdi.
  • Il film mostra i compagni di band di Mercury che fanno una richiesta per perdonarlo prima del Live Aid: che tutte le canzoni siano accreditate ai “Queen”, con tutte le royalties divise equamente. Questo alla fine accadde, ma un po’ più tardi: “The Miracle” (1989) fu il primo album dei Queen accreditato in questo modo. A quel punto, a Freddie Mercury era stato diagnosticato l’AIDS e la band sapeva che stava morendo.
  • Nella prima esibizione sul palco degli Smile con Freddie, Brian May cerca di correggere Freddie quando sbaglia il testo di “Keep Yourself Alive”. Questa canzone è stata composta da Brian May per gli Smile, ma Freddie Mercury ha apportato delle modifiche quando la band è diventata Queen. La canzone, con i cambiamenti di Freddie, divenne il primo singolo dei Queen e la traccia di apertura del loro primo (omonimo) album. Man mano che la band progrediva, Freddie metteva spesso il proprio segno sulle canzoni composte dai suoi compagni di band. In un esempio estremo, Roger Taylor ha portato una versione approssimativa di una canzone alla band nel 1985, che Mercury ha finito per trasformare in due canzoni: “One Vision” e “A Kind of Magic”.
  • Se si confrontano le scene del Live Aid fianco a fianco con il vero filmato del Live Aid, si può notare che le scene sul palco corrispondono, fino ai minimi movimenti di Freddie Mercury. Tuttavia, due canzoni (Crazy Little Thing Called Love e We Will Rock You) sono state tagliate, anche se sono state girate. Anche il pubblico è leggermente diverso dal filmato originale.
  • Nel maggio 2020, poco dopo un doloroso incidente di giardinaggio che ha richiesto un breve ricovero in ospedale, Brian May ha subito un lieve infarto e si è sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per posizionare tre stent nelle arterie occluse intorno al suo cuore. Una settimana dopo ha parlato su Instagram affrontando l’incidente con il titolo “Sheer Heart Attack”, un riferimento scherzoso all’album dei Queen con lo stesso nome del 1974.
  • Durante il filmato “Live Aid” nella sequenza di apertura, una inquadratura in un veicolo di Outside Broadcast mostra un monitor televisivo che mostra filmati autentici di Brian May e Roger Taylor che vengono presentati al principe Carlo e alla principessa Diana.
  • Sebbene non menzionato nel film, intorno al 1982-3 Freddie Mercury e il cantante Michael Jackson hanno collaborato per alcune settimane su una manciata di canzoni da includere in un futuro album di Jackson. Nessuna delle canzoni è stata pubblicata durante la vita di Jackson, la breve collaborazione ha fruttato solo delle registrazioni demo con i due artisti che hanno finito per avere un enorme disaccordo con il risultato che Mercury abbandonò il progetto accusando Jackson di avere un comportamento troppo eccentrico per lui (e Jackson non approvava il comportamento di Mercury riguardo al fumo, alcol, parolacce e uso occasionale di droghe). Tuttavia una delle canzoni, “State of shock”, è stata nuovamente registrata con la nuova voce da Mick Jagger ed è diventata un singolo di successo mondiale per i Jackson 5 nel 1984.
  • “Freddie Mercury” è un nome d’arte. Il nome di battesimo dell’iconico showman era Farrokh Bulsara. Il nome “Freddie” è emerso come soprannome quando Farrokh ha frequentato il collegio da bambino.
  • Il film descrive accuratamente che il cantante/bassista Tim Staffell lasciò gli Smile per unirsi a una band chiamata “Humpy Bong”. La band è stata fondata dall’ex batterista australiano dei Bee Gees Colin Petersen e dal cantante folk-rock irlandese Jonathan Kelly. Il nome della band è una variazione di due parole del nome di una scuola che Petersen ha frequentato in Australia. Nonostante la sua promessa iniziale basata sulle connessioni con l’industria di Petersen e il talento del frontman Kelly, la band ha pubblicato un solo singolo, si è esibita due volte a Top of the Pops e non ha mai suonato in un singolo concerto dal vivo. Staffell si ritirò dalla musica alla fine degli anni ’70. Ha avuto una seconda carriera concentrandosi sulla creazione di modelli e animazione, lavorando a progetti come Guida galattica per gli autostoppisti (1981) e Il trenino Thomas (1984).
  • I membri dei Queen e Ray Foster discutono sulla durata di “Bohemian Rhapsody” – sei minuti – e sul fatto che non verrà mai trasmesso alla radio. Questa scena ignora il successo che un’altra band stava vivendo in quel momento. Lynyrd Skynyrd registrò “Free Bird” per il suo album di debutto pubblicato nel 1973 e lo pubblicò come singolo l’anno successivo. La registrazione in studio originale della canzone dura più di nove minuti, anche se è stata rilasciata una versione singola che è stata ridotta a meno di cinque minuti. Come “Bohemian Rhapsody”, “Free Bird” da allora è diventato un punto fermo nella radio rock classica, di solito suonata nella sua interezza.
  • Rispetto a molti film contemporanei in cui i personaggi americani sono interpretati da attori britannici, questo film si distingue per avere tre attori nordamericani che interpretano personaggi britannici: Rami Malek e Joseph Mazzello (entrambi americani) interpretano Freddie Mercury e John Deacon e Mike Myers (che è canadese) interpreta Ray Foster.
  • Degli otto candidati al miglior film, il film ha pareggiato con Green Book (2018) per il minor numero di nomination agli Oscar, ciascun film ne ha collezionate cinque. Tuttavia, il film ha vinto il maggior numero di Oscar tra tutti i candidati, vincendone quattro. Green Book ha vinto come miglior film.
  • Durante la riunione della band nell’ufficio di Jim Beach, Brian May esclama scherzosamente: “Chi sono questi quattro dinosauri? Dov’è Madonna?” Madonna era nel cartellone del Live Aid al JFK Stadium di Philadelphia cantando “Holiday”, “Into The Groove” e “Love Makes The World Go Round”. Il set di Madonna è considerato il momento clou del Live Aid Philadelphia.
  • Una scena in cui Mary dice a Freddie “Adoro il modo in cui ti muovi sul palco. L’intera stanza ti appartiene. Non vedi chi potresti diventare?” non è mai stato inserito nel montaggio finale del film.
  • Dopo il Live Aid, i Queen pubblicarono l’album “A Kind of Magic”. Il “Magic Tour” che seguì fu l’ultimo tour con Freddie Mercury (che si ritirò dal tour nel 1987 e morì nel 1991) e John Deacon (che si ritirò dalla band nel 1997). Queen Live at Wembley ’86 (1986) è un video/album dal vivo che cattura la band nello stesso stadio in cui si è svolto il Live Aid UK, quasi esattamente un anno dopo.
  • Nel gennaio 2019, proprio mentre stava iniziando la stagione dei premi cinematografici, sono state pubblicate nuove accuse di abusi sessuali contro il regista Bryan Singer. Di conseguenza, GLAAD ha ritirato la nomination di Bohemian Rhapsody per il GLAAD Media Award dell’anno nella categoria Outstanding Film – Wide Release e la British Academy of Film and Television Arts ha rimosso il nome di Singer dalla nomination di Bohemian Rhapsody per il BAFTA Award per il miglior film britannico.
  • Freddie Mercury era noto per avere un debole per i dolci e gli piaceva avere una piccola ciotola di “Smarties” (una caramella britannica con grani di cioccolato simile alle M&Ms al cioccolato ma prodotta da Nestlé) sul tavolo del suo camerino prima di ogni concerto. Tuttavia non andava d’accordo con uno dei colori, forse a causa di un’intolleranza al colorante utilizzato, e chiedeva al suo assistente di togliere tutti i chicchi di quel colore dalla ciotola e di gettarli.
  • Alcune delle più importanti composizioni dei Queen di Brian May sono “We Will Rock You”, “Hammer To Fall”, “Fat Bottomed Girls” e “I Want It All”.
  • “Doing Alright”, eseguita da Smile (e brevemente a cappella da Freddie, Brian e Roger) nel film, è notevole come l’unica canzone degli Smile da tenere come parte del catalogo dei Queen. È la seconda traccia del loro primo album (omonimo) ed è stata inclusa nel loro live set a metà degli anni ’70.
  • Il video promozionale per il singolo di Bohemian Rhapsody è costato alla band £ 3.500 da produrre nel 1975. Al netto dell’inflazione, ciò equivarrebbe oggi a circa £ 25.000.
  • Il costumista Julian Day si è ispirato al film Cruising (1980) con Al Pacino mentre progettava i costumi per la scena dei club gay di New York degli anni ’80.
  • Si ritiene generalmente che “Love of my Life” sia una canzone che Freddie Mercury ha scritto su Mary Austin, anche se alcuni teorizzano che potrebbe essere stata scritta per l’amante di Mercury, David Minns.
  • Dato che lo scopo di Live Aid era quello di raccogliere fondi per la carestia etiope, è degno di nota il fatto che Freddie Mercury (nato Farrokh Bulsara a Zanzibar da genitori zoroastriani Parsi originari della regione indiana del Gujarat) sia stato l’unico vero africano orientale che si è esibito quel giorno.
  • Il regista Bryan Singer ha detto che il motivo delle sue improvvise assenze verso la fine delle riprese era per prendersi cura di uno dei suoi genitori che era malato.
  • Mary Austin non ha dato il permesso di girare nella vera casa londinese di Freddie Mercury a Kensington. Per queste scene è stata utilizzata una casa dall’aspetto simile nel sobborgo londinese di Surbiton. Per coincidenza il vero chitarrista dei Queen Brian May è nato e cresciuto a Hampton, nel Middlesex, che si trova a circa tre miglia a nord-ovest di Surbiton, proprio dall’altra parte del fiume Tamigi.
  • David Fincher e Tom Hooper sono stati considerati alla regia prima che Stephen Frears venisse contattato per dirigere, ma alla fine è stato posto il veto da Brian May e Roger Taylor.
  • Tim Staffell si è riunito con Brian May e Roger Taylor come Smile due volte nel corso degli anni. La prima volta il 22 dicembre 1992, ad un concerto della band di Taylor The Cross, dove gli Smile suonarono due canzoni. La seconda volta è stata nel 2018 presso gli Abbey Road Studios, per registrare “Doing Alright” per questo film.
  • Ogni attore che interpreta un membro dei Queen aveva più parrucche per il suo personaggio.
  • Il giovane roadie che passa a Freddie il suo microfono smontato durante l’esibizione al Live Aid potrebbe essere una rappresentazione di Peter Hince alias “Ratty”, che ha scritto un libro di memorie sul suo periodo in cui lavorava come capo della squadra di attrezzisti dei Queen negli anni ’70 e ’80.
  • La canzone I’m In Love With My Car che è menzionata come possibile sostituta di Bohemian Rhapsody come singolo, alla fine è finita sul lato B di quest’ultimo. Alcune edizioni olandesi del singolo avevano accidentalmente “With My Car I’m In Love” stampato sul disco.
  • Sebbene John Deacon (nato nel 1951) sia il membro più giovane dei Queen e Roger Taylor (nato nel 1949) è il secondo più giovane, Joseph Mazzello (nato nel 1983) che interpreta Deacon nel film ha otto anni in più del suo co-protagonista Ben Hardy (classe 1991) che interpreta Taylor.
  • Il cantante Adam Lambert ha un cameo nel film: è il camionista che si trova nbei pressi della toilette quando Freddie Mercury chiama Mary Austin ad un telefono pubblico. Lambert si esibisce con i Queen dal 2012.Elton John e Freddie Mercury erano ottimi amici nella vita reale, ma John ammette che stava ribollendo dopo aver visto il set del Live Aid dei Queen andare così bene con il pubblico e in TV. Apparentemente si è precipitato da Mercury dopo che la band si è ritirata e ha detto solo a metà scherzosamente “Sei un bastardo assoluto, l’hai totalmente rubato. Nessuno sarà in grado di batterlo” con grande piacere di Mercury.
  • Ad un certo punto, Freddie prende in giro il resto della band, dicendo che senza di lui, farebbero tutti lavori banali. In particolare afferma che l’ex studente di astrofisica Brian sarebbe il dottor Brian May che avrebbe scritto una qualche ricerca nessuno avrebbe letto. In realtà Brian May ha conseguito un dottorato di ricerca in astrofisica presso l’Imperial College di Londra nel 2007. Nella stessa scena, Deacy racconta a Freddie, apparentemente per la prima volta, di aver studiato ingegneria elettronica. In realtà, John Deacon ha creato l’amplificatore “Deacy Amp” che i Queen hanno usato durante la loro carriera.
  • Il logo Pepsi degli anni ’80 blasonato su tutte le scene del Live Aid è storicamente accurato. Nel 1985, Pepsi ha accettato di essere il principale sponsor del concerto. Hanno contribuito a coprire i costi di costruzione del palco, hanno pagato per il controllo e la sicurezza della folla e hanno fornito alla folla, alle bande e alla troupe del backstage strutture e rinfreschi. La BBC, che ha fornito il feed televisivo mondiale e la copertura radiofonica, aveva una politica rigorosa che avrebbe evitato di mostrare alcuna sponsorizzazione commerciale. Hanno deciso di chiudere un occhio sul product placement a causa della natura storica e umanitaria unica del concerto. Lo stadio di Wembley è stato messo gratuitamente a disposizione dai proprietari per il Live Aid per tutta la durata del concerto dai proprietari. I promoter del concerto e tutte le band hanno lavorato gratuitamente.
  • Il momento del film più lontano dalla realtà è nella fase di preparazione alla loro esibizione del 1985 al Live Aid. C’è una scena drammatica in cui Freddie Mercury rivela di aver firmato un contratto da solista alle loro spalle per 4 milioni di dollari e che vuole prendersi una lunga pausa dalla band. Gli altri sono stupiti e irritati e vanno tutti per la loro strada. La verità è che tutti nella band erano streamti nel 1983 dopo essere stati in viaggio per un intenso decennio. Tutti volevano una pausa. Il film fa sembrare che non abbiano parlato con Freddie per anni, ma in realtà hanno iniziato a lavorare su The Works alla fine del 1983 e non si sono mai allontanati.
  • Un dettaglio non considerato per questo film (in quanto non molto rilevante) è che nel 1970 a Roger Taylor fu chiesto se avrebbe preso in considerazione l’idea di lasciare gli Smile e unirsi a una band emergente chiamata Genesis. Rifiutò l’offerta e i Genesis finirono per assumere Phil Collins come nuovo batterista.
  • Nonostante suonino effettivamente i loro strumenti, la musica ascoltata nel film è una base musicale, con l’eccezione di “Another One Bites the Dust” con il cast che suona e collabora come una vera band.
  • Fai attenzione ad un brevissimo cameo dei veri Roger Taylor e Brian May verso la fine del film. In autentici filmati d’archivio del 1985 dal concerto del Live Aid, possono essere visti seduti direttamente dietro David Bowie e la principessa Diana.
  • Sebbene sia rappresentata in modo diverso nel film, la proposta di matrimonio del 1973 di Freddie Mercury a Mary Austin era spensierata e giocosa. La rockstar ha regalato alla sua ragazza un anello di giada dentro una scatola dentro una seconda scatola dentro una terza scatola dentro una quarta scatola. La rivelazione finale è stata una completa sorpresa per Austin.
  • Il concerto Live Aid in cui compaiono i Queen è stato organizzato dall’organizzatore originale di Band Aid Bob Geldof. Il film fa sembrare che i Queen siano stati lasciati fuori dalla formazione perché Freddie Mercury non ha risposto ai primi inviti di Geldof, e il gruppo è stato aggiunto solo all’ultimo momento dopo una frettolosa riconciliazione. In realtà Geldof e i Queen erano già in disaccordo sulla decisione del gruppo di dare concerti in Argentina e Sudafrica, paesi che erano stati generalmente boicottati dal mondo musicale dell’epoca a causa rispettivamente delle loro persecuzioni politiche e del regime di apartheid. Quando Geldof annunciò notoriamente al telegiornale all’inizio del 1985 che i Queen erano una delle band che avevano accettato di suonare al Live Aid (il che, secondo quanto riferito, assicurò la partecipazione di molti altri grandi nomi), erano estremamente infastiditi dal suo comportamneto, poiché non solo non li aveva contattati e questa era la prima volta che ne avevano sentito parlare, ma in quel periodo avrebbero anche dovuto essere in tournée. Nonostante si sentissero emotivamente ricattati, non volevano rimproverare pubblicamente Geldof o ritirarsi dal concerto, quindi hanno dovuto riprogrammare i loro piani per quel mese. I Queen hanno provato il loro set per settimane nella palestra di un college locale. I Queen hanno offerto quella che è stata probabilmente la performance più memorabile dell’intero concerto, Freddie che ha incitato il pubblico con la sua leggendaria abilità e la band è rimasta sul palco per oltre 20 minuti, nonostante gli fosse assegnato solo uno slot di 15 minuti.
  • L’intervista televisiva che Paul Prenter (Allen Leech) rilascia dopo che Freddie Mercury lo ha cacciato dalla sua vita è puramente fittizia, anche se ha rilasciato una serie di interviste al tabloid The Sun in cui ha rivelato molti dei segreti gelosamente custoditi di Freddie.
  • Durante le riprese lunghe del palco durante l’esibizione del Live Aid, frammenti dell’esibizione effettiva del 1985 vengono mostrati sugli schermi video appesi ai lati del palco in concomitanza con l’esibizione del film.
  • Un fatto non menzionato nel film, ma comunque una parte importante della storia dei Queen, è che Freddie Mercury e David Bowie si conoscevano dal 1968 o ’69. Mercury era uno studente dell’Ealing Art College tra la metà e la fine degli anni ’60 e David Bowie era un musicista in difficoltà. Mercury aveva suonato in alcuni concerti al college come musicista dilettante e aveva lavorato nello stesso circuito più o meno nello stesso periodo di Bowie, quindi si erano conosciuti (Bowie aveva effettivamente suonato all’Ealing Art College nel 1968). Freddie e il batterista Roger Taylor gestivano anche una bancarella di vestiti di seconda mano nel mercato di Kensington in quel periodo, quindi Bowie veniva occasionalmente a trovarlo e lo aiutavano se voleva qualcosa in particolare. La carriera di Bowie decollò correttamente due o tre anni prima di quella dei Queen, ma nell’estate del 1981 sia Queen che Bowie si incontrarono in una caffetteria di uno studio di registrazione EMI in Germania mentre lavoravano a progetti separati e iniziarono a parlare. Sia la band che Bowie hanno pensato che sarebbe stato divertente collaborare a una canzone e hanno scritto rapidamente “Under Pressure” durante la loro pausa tè di mezz’ora. Bowie è poi andato in studio con Freddie, ha registrato rapidamente le sue battute in un paio di take e poi è tornato nel suo studio e i membri dei Queen hanno finito di stendere il resto delle parti strumentali della canzone. La canzone è stata pubblicata come singolo nell’autunno di quell’anno ed è andata al n. 1 in molti paesi. La canzone appare brevemente nel film, opportunamente durante il soggiorno di Freddie in Germania. Molti fan dei Queen e di Bowie pensano che sia il modo in cui Bowie ringrazia la band per averlo aiutato durante i tempi di magra all’inizio della sua carriera.
  • Ad un certo punto del film, Brian May scherza dicendo che non si taglierà mai i capelli. A partire da ottobre 2018, May (a 71 anni) ha ancora i suoi caratteristici riccioli lunghi, anche se ora sono completamente grigi.
  • La prima interazione tra Freddie Mercury (Rami Malek) e Mary Austin (Lucy Boynton) nel film è quando Freddie sta cercando i membri degli Smile dopo il loro spettacolo e Freddie si complimenta per il cappotto di Mary. In realtà Brian May (Gwilym Lee) aveva già incontrato Mary e Freddie l’aveva vista lavorare al fashion store Biba. Brian e Mary avevano avuto un paio di appuntamenti, ma la cosa non sarebbe andata da nessuna parte, quindi Freddie ha rivelato a Brian di essere interessato a lei. Brian li presentò e Freddie le chiese di uscire per festeggaire il suo 24° compleanno. Lei gli disse di no, ma Freddie non mollò ed ebbero il loro primo appuntamento il giorno successivo. Quando Freddie fa la proposta a Mary nel film, è accennato che i due avevano appena fatto sesso, essendo entrambi nudi e coperti da lenzuola. In realtà era Natale e Freddie le regalò una scatola grande, e dentro quella scatola c’era una scatola più piccola, e dentro quella scatola c’era una scatola più piccola, e così via finché lei non trovò l’anello. Anche se nel film alla fine si lasciano e si perdono di vista per un po’ prima di riconciliarsi come amici, in realtà Mary è sempre rimasta parte della vita di Freddie, poiché l’ha impiegata come segretaria della compagnia della band per la loro attività musicale e editoriale. Lo ha anche assistito durante gli ultimi giorni della sua malattia.
  • Il vero Paul Prenter è stato pagato £ 32.000 per la sua storia ricca di indiscrezioni raccontata al quotidiano Sun nel 1986. La storia è durata diversi giorni e includeva titoli come “Tutti gli uomini della regina”. Dopo aver venduto la storia, ha effettivamente cercato di chiamare Freddie Mercury e ha affermato che la stampa lo stava perseguitando, ma Freddie si è rifiutato di parlargli. Lo stesso Prenter è morto di AIDS tre mesi prima di Freddie, ed è chiamato Giuda da alcuni fan dei Queen per le sue azioni.
  • Il grande ritratto in bianco e nero visto nella villa di Mercury all’inizio e a metà del film è di Marlene Dietrich in Shanghai Express (1932). In questo ritratto, Dietrich guarda una luce con le braccia incrociate e le dita aperte. Questo ritratto è stato l’ispirazione dietro la copertina dell’album per “Queen II” e l’importante ripresa a 4 volti della band nel video musicale Queen: Bohemian Rhapsody (1975). Il fotografo dei Queen Mick Rock ha mostrato a Freddie Mercury il ritratto di Dietrich e Mercury l’ha adorato.
  • Quando Freddie mostra il suo talento canoro a Brian May e Roger Taylor (e loro prendono in giro per la sua dentatura), dice che questa caratteristica lo rende in grado di raggiungere più ottave. In realtà Freddie Mercury non ne era completamente consapevole, ma odiava i suoi denti. Il cantante apprenderà dei vantaggi nel momento in cui stavano scrivendo e registrando “A Night At The Opera”. Ha anche appreso che la sua irregolarità ai denti gli ha dato la capacità di cantare con il vibrato ancora più facilmente poiché usava spesso il falsetto.
  • Durante la conferenza stampa di Hot Space, Freddie avrebbe detto: “Sono solo una prostituta musicale”. Questa citazione è un riferimento ad un’intervista del 1984 con Rudi Dolezal a Monaco per promuovere l’album “The Works”. Puoi trovare l’intervista completa e integrale sul canale YouTube ufficiale dei Queen cercando “A Musical Prostitute”. Questa intervista è nota come l’intervista a Freddie Mercury più popolare di tutti i tempi.
  • Il DJ radiofonico che ha suonato Bohemian Rhapsody “per la prima volta in assoluto” nel suo programma radiofonico è Kenny Everett (interpretato da Dickie Beau nel film). Dopo averlo ascoltato, secondo quanto riferito senza il consenso della stazione radio, ha immediatamente creduto che sarebbe diventato un successo enorme, e ha iniziato a pubblicizzarlo incessantemente e a metterlo in una rotazione pesante nel suo show, giocando così un ruolo sostanziale nella divulgazione della canzone, che all’epoca non era considerato adatto alla radio. Uno degli amici più cari di Freddie Mercury, Everett trascorreva il suo tempo godendosi la vita notturna di Londra insieme e condividendo la droga con lui negli anni ’70. Hanno avuto un litigio nel 1985 per problemi di condivisione di droghe e altri problemi personali, ma si sono riconciliati più tardi nel 1989, quando la loro salute ha iniziato a deteriorarsi a causa dell’AIDS (Everett è risultato positivo all’HIV nel 1987). Everett è morto nel 1995 per complicazioni legate all’AIDS.
  • C’è un certo dibattito su quanto sia accurata la caratterizzazione di Paul Prenter in relazione alla persona nella vita reale. Il film “Bohemian Rhapsody” lo demonizza come uno scroccone e qualcuno che ha facilitato una scissione nella band controllando la vita e la carriera di Freddie Mercury e incoraggiando la sua discesa in uno stile di vita decadente che alla fine ha portato Freddie Mercury a contrarre l’AIDS, ma ci sono alcune inesattezze storiche su di lui neò film (non è stato licenziato da Mercury fino a dopo il concerto del Live Aid, né gli ha nascosto informazioni sul Live Aid). Ciò che è vero è che Roger Taylor in particolare aveva un’enorme antipatia per Prenter ed era molto esplicito a riguardo, cosa che è spesso culminata in diversi scontri fisici (spesso violenti) con Prenter durante il periodo in cui Prenter era al comando. Dal momento che Taylor insieme a Brian May sono stati attori chiave nella produzione di questo film, e lo stesso Prenter è morto nel 1991 di AIDS (quindi non è in grado di difendersi), si può solo ipotizzare se fosse davvero il manipolatore intrigante che il film suggerisce che fosse, o se la percezione che Taylor e May hanno di lui si è infiltrata nella sceneggiatura. Tuttavia, molte altre persone associate alla band hanno anche condiviso la loro visione di Prenter come un parassita egoista nel corso degli anni, soprattutto dopo aver rilasciato un’intervista a The Sun in cui ha rivelato Mercury come gay e ha rivelato la sua relazione con Jim Hutton (Aaron McCusker).
  • Mentre i Queen sono seduti nella loro roulotte in attesa di salire sul palco del Live Aid, in sottofondo si può ascoltare l’audio dal vivo dell’esibizione di “Sultans of Swing” dei Dire Straits. I Dire Straits erano la band che si esibì prima dei Queen allo stadio di Wembley quel giorno.
  • Nel film, il gruppo non si parla nemmeno quando riceve l’offerta di suonare al Live Aid nel 1985 e non si esibiscono da anni. Non menziona mai che hanno pubblicato The Works all’inizio del 1984 e poi l’hanno portato in tournée in tutto il mondo. L’ultimo spettacolo del tour è stato solo otto settimane prima del Live Aid. Erano estremamente ben preparati quando lo spettacolo è uscito, ma il film mostra che devono fare pace l’uno con l’altro e tornare in forma.
  • Si afferma che nel film Freddie Mercury avrebbe registrato due album da solista, ma il film mostra solo la realizzazione del primo, “Mr. Bad Guy”. Il suo secondo album da solista, registrato dopo la conclusione degli eventi di questo film, è stato Barcelona, ​​un album d’opera che era una collaborazione con la cantante lirica Montserrat Caballé. Caballé è morto il 6 ottobre 2018, poche settimane prima dell’uscita del film.
  • A differenza di quanto implica il film, i Queen non hanno mai terminato il loro tour negli Stati Uniti perché Brian May si è ammalato gravemente (ha preso l’epatite) così sono tornati in Inghilterra e lo hanno portato in ospedale. Mentre May era in ospedale, la band registrò “Sheer Heart Attack” e dopo che Brian fece le sue parti di chitarra pubblicarono il loro primo singolo “Killer Queen”.
  • Il video per il singolo di successo del 1984 “I Want To Break Free”, che ha causato così tante polemiche negli Stati Uniti ed è stato vietato da molte emittenti televisive, è brevemente affrontato in questo film. La traccia è tratta dal loro undicesimo album in studio “The Works” ed è stata un notevole successo in gran parte dell’Europa e nel resto del mondo. Il video è una parodia affettuosa, divertente e un po’ camp della soap opera televisiva britannica Coronation Street (1960), con i membri della band vestiti esageratamente come personaggi femminili di quella serei tv. Mentre la maggior parte dei residenti del Regno Unito e del Commonwealth britannico avrebbero riconosciuto il riferimento, molte reti americane conservatrici non erano a conoscenza della scherzosa connessione o erano preoccupate che gli spettatori statunitensi si sarebbero offesi e si rifiutarono di mostrarlo. La canzone non fu quindi mai un successo considerevole negli Stati Uniti.
  • Anche se non affrontato nel film, il famoso video promozionale Queen: Bohemian Rhapsody (1975) è stato realizzato perché la band non voleva andare nello show della BBC Top of the Pops per promuovere il singolo con una performance dal vivo. Il video vero e proprio è stato girato di sabato su videocassetta da una troupe cinematografica professionale assunta dal The Benny Hill Show della Thames Television. Incredibilmente, l’intera ripresa ha richiesto meno di mezza giornata e la videocassetta finita è stata consegnata alla band il giorno successivo. Una copia è stata poi fatta e portata alla BBC per la revisione in modo che potesse essere inclusa per la trasmissione il giovedì.
  • Tutti e quattro i membri dei Queen sono ritratti come cantanti nel film, ad esempio quando registrano la voce per la canzone “Bohemian Rhapsody”. Nella vita reale, il bassista John Deacon (interpretato da Joseph Mazzello nel film) non ha cantato in nessuno degli album in studio dei Queen. Presumibilmente, i realizzatori del film hanno deciso di creare un’immagine più piacevole per far cantare tutti e quattro i membri. Questo fa eco al vero video musicale per Queen: Bohemian Rhapsody (1975) e altri, in cui anche Deacon sembra cantare. Deacon, tuttavia, ha cantato cori/armonie vocali durante le esibizioni dal vivo, cosa che si riflette accuratamente anche durante il film.
  • Un punto della carriera musicale di Freddie Mercury che non viene mostrato è che prima di entrare negli Smile, Freddie Mercury aveva due band che lo ha aiutato a costruire la sua autostima intorno all’essere un frontman di rock-band: la prima era “Ibex” (che in seguito cambiò nome in “Wreckage”) e l’ultimo fu “Sour Milk Sea”. Subito dopo lo scioglimento dei “Sour Milk Sea”, Freddie era più sicuro della sua voce, del suo aspetto e del suo personaggio sul palco. I suoi primi due gruppi erano amici degli Smile, ergo di Brian May e Roger Taylor.
  • Mentre Freddie Mercury (Rami Malek) è seduto alla fermata dell’autobus dopo il lavoro, sta scrivendo quella che sarebbe diventata la canzone “Liar”.
  • Quando Freddie suona il piano per il suo compleanno, canta brevemente un frammento di quello che sarebbe diventato “Lazing on a Sunday Afternoon”.
  • Il film tralascia la produzione dei Queen dell’album della colonna sonora del 1980 per Flash Gordon (1980) e anche “A Kind of Magic” (1986), considerata la colonna sonora non ufficiale di Highlander – L’ultimo immortale (1986). Ma ad un certo punto, nel film viene utilizzata “Who Wants to Live Forever” (da quest’ultimo album).
  • Riguardo a un punto precedente, Sir Elton John aveva fatto pressioni su Freddie affinché gli dicesse quali preparativi aveva fatto la band prima dell’esibizione al Live Aid. Freddie disse a Elton, seriamente competitivo, che avevano fatto un paio di prove ma niente di che, In realtà, la band aveva trascorso una settimana piena di prove nella palestra di un college nel Middlesex la settimana prima del concerto perché volevano che il loro tempismo fosse impeccabile a causa del tempo limitato sul palco che era loro assegnato. Quando Elton ha visto la loro esibizione si è reso conto di essere stato ingannato ed era piuttosto arrabbiato, anche se negli anni successivi ha visto il lato divertente della cosa e ha riconosciuto che avrebbe dovuto saperlo meglio perché sapeva che Freddie aveva un malizioso senso dell’umorismo.
  • I Queen hanno registrato e pubblicato molti altri album con Freddie Mercury dopo lo spettacolo Live Aid (“A Kind of Magic” nel 1986, “The Miracle” nel 1989, “Innuendo” nel 1991 e “Made in Heaven” nel 1995), fino a quando e dopo la morte di Freddie nel 1991. Tuttavia, il film non copre questo periodo di tempo e quindi gli album non sono menzionati e nel film compaiono solo due canzoni tratte da essi. “The Show Must Go On” (dall’ultimo album pubblicato – ma non l’ultimo album registrato – durante la vita di Freddie, “Innuendo”) che vsuona durante i titoli di coda, e “Who Wants To Live Forever” (da “A Kind of Magic”) che viene riprodotto quando Freddie visita la clinica e scopre di essere sieropositivo.
  • La canzone che la band registra nella loro prima sessione in studio è “Seven Seas of Rhye”, che è stata inclusa sia nel primo album dei Queen “Queen” (1973) che in “Queen II” (1974), nel primo solo come traccia strumentale.
  • Durante una delle feste di Freddie Mercury, si vedono due ragazze in bicicletta all’interno della sua casa che indossano hot pants. Questo è chiaramente un cenno a “Fat Bottom Girls” e “Bicycle Race”.
  • Le riprese reali del pubblico del Live Aid sono state modificate e molti poster/bandiere sono stati tagliati, in particolare una grande bandiera brasiliana facilmente visibile nel filmato originale del Live Aid.
  • Il personaggio “Ray Foster” è vagamente basato sul vero dirigente della EMI Ray Featherstone. Quando Foster si rifiuta di promuovere la canzone “Bohemian Rhapsody”, Freddie gli dice che sarà ricordato per sempre come l’uomo che ha perso la regina. Alla fine del film, la canzone “We Are the Champions” sta suonando mentre scorre un montaggio. Ray Foster viene mostrato ancora una volta seduto dietro la sua scrivania e la sua immagine sullo schermo è perfettamente sincronizzata con il testo “No time for losers”.
  • Nonostante il titolo, la canzone “Bohemian Rhapsody” non viene mai suonata per intero nel film. Vengono riprodotti solo frammenti della canzone.
  • Quando Freddie discute della pausa dei Queen per lavorare nella sua carriera da solista, Brian e Roger si arrabbiano, il che implica che la band probabilmente finirà; tuttavia, nel film non viene mai rivelato che Brian May e Roger Taylor abbiano effettivamente avuto progetti collaterali a parte i Queen. Brian ha avuto il “Starfleet Project” che ha avuto Edward Van Halen come musicista ospite; Roger aveva “The Cross”, che era una band hard-rock dove era il cantante principale e il chitarrista ritmico. Anche se tutti i loro progetti collaterali hanno avuto un certo sostegno dalle etichette discografiche che li hanno prodotti, nessuno di loro ha avuto tanto successo quanto gli album dei Queen pubblicati.
  • Prima che i Queen registrassero il loro primo album, Freddie Mercury ha registrato due canzoni “I Can Hear Music” e “Goin’ Back”, sotto il falso nome di Larry Lurex. Questo era leggermente implicito nel film quando i Queen stanno effettivamente registrando il loro primo album e Freddie non vuole smettere di sperimentare e fare altre cose a causa del tempo disponibile in studio.
  • Un altro fatto non menzionato da nessuna parte nel film è che Jim Hutton alla fine è tornato a casa in Irlanda ed è morto di cancro ai polmoni nel gennaio 2010.
  • La musica d’opera suonata mentre Freddie Mercury chiama Mary Austin per accendere e spegnere la luce è “Signore ascolta” dalla Turandot di Puccini.
  • Epilogo: “Freddie Mercury è morto di polmonite correlata all’AIDS il 24 novembre 1991. Aveva 45 anni. Freddie e Jim hanno goduto di una relazione amorosa per il resto della vita di Freddie. Freddie e Mary Austin sono rimasti amici per tutta la vita. Fu cremato nella tradizione della fede zoroastriana della sua famiglia. “Bohemian Rhapsody” è stato ripubblicato due settimane dopo e ha raggiunto di nuovo il numero 1…16 anni dopo la sua uscita iniziale. Nel 1992, i Queen e Jim Beach fondarono il The Mercury Phoenix Trust in onore di Freddie, dedicato alla lotta contro l’AIDS in tutto il mondo.”
  • “Bohemian Rhapsody” costato 55 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 911. L’intero budget di produzione per questo film è stato recuperato solo dagli incassi al botteghino dell’uscita nelle sale britanniche. Quando vengono presi in considerazione gli incassi mondiali al botteghino e le vendite di altri media, ciò significa che il film è stato alla fine estremamente redditizio sia per i produttori che per la 20th Century Fox (che sono i distributori).

La colonna sonora

  • Le musiche originali di “Bohemian Rhapsody” sono di John Ottman (I soliti sospetti, X-Men – Giorni di un futuro passato, Superman Returns, Operazione Valchiria). Ottman collaboratore di lunga data del regista Brian Synger ha curato anche la fotografia del film.
  • Nella colonna sonora ufficiale del film la canzone “Don’t Stop Me Now” è la penultima traccia del CD, esattamente come nell’album originale JAZZ, su cui è stata pubblicata.

TRACK LISTINGS:

1. 20th Century Fox Fanfare 0:25
2. Somebody To Love 4:55
3. Doing All Right (…Revisited) 3:16
4. Keep Yourself Alive (Live At The Rainbow) 3:56
5. Killer Queen 2:59
6. Fat Bottomed Girls (Live In Paris) 4:37
7. Bohemian Rhapsody 5:54
8. Now I’m Here (Live At The Hammersmith Odeon) 4:26
9. Crazy Little Thing Called Love 2:43
10. Love Of My Life (Live At Rock In Rio) 4:28
11. We Will Rock You (Movie Mix) 2:09
12. Another One Bites The Dust 3:34
13. I Want To Break Free (Clean) 3:43
14. Under Pressure (feat. David Bowie) 4:04
15. Who Wants To Live Forever 5:14
16. Bohemian Rhapsody (Live Aid) 2:27
17. Radio Ga Ga (Live Aid) 4:05
18. Ay-Oh (Live Aid) 0:41
19. Hammer To Fall (Live Aid) 4:03
20. We Are The Champions (Live Aid) 3:57
21. Don’t Stop Me Now (…Revisited) 3:37
22. The Show Must Go On 4:31

La colonna sonora di “Bohemian Rhapsody” è disponibile  su Amazon.