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Da Venezia la recensione di Qualche giorno a settembre

Quelques jours en septembre di Santiago Amigorena con Juliette Binoche, John Turturro e Nick Nolte.Se si dovesse descrivere in una parola questo film, sarebbe abbastanza facile: confuso. Il che non è sinonimo di mediocrità o di rara bruttezza, ma sembra palese che il regista Amigorena (sceneggiatore, qui alla sua prima regia) non riesca a far

8 Settembre 2006 16:01



Quelques jours en septembre di Santiago Amigorena con Juliette Binoche, John Turturro e Nick Nolte.

Se si dovesse descrivere in una parola questo film, sarebbe abbastanza facile: confuso. Il che non è sinonimo di mediocrità o di rara bruttezza, ma sembra palese che il regista Amigorena (sceneggiatore, qui alla sua prima regia) non riesca a far convivere le due sfumature principali che vorrebbe dare a “Quelques jours en Septembre”: quella ironica e quella drammatica. Innanzitutto perchè la prima, tra l’altro anche riuscita in più di un punto, prevale nettamente sulla seconda, soffocandola, e perchè la seconda praticamente stenta ad uscire. Che senso ha quindi il finale con l’annuncio alla tv del crollo delle Torri? Solo per sottolineare il fatto che il personaggio di Nick Nolte (cammeo assurdo di cinque minuti: sprecato) sapeva già tutto -ma va?- o per finire il conteggio dei giorni di settembre (una scritta con la data apre ogni giornata vissuta dai protagonisti)?

Amigorena, comunque, si vede che sa scrivere, e i momenti migliori sono i dialoghi brillanti dei due figli di Nolte, che hanno scoperto da poco di essere figli dello stesso padre, sugli Americani. Taglienti e divertenti, le battute, i monologhi e le situazioni da commedia non mancano. Ma, appunto, soffocano la componente della drammaticità: di lì a poco, come conferma la scena finale sulla caduta delle Torri Gemelle (ripeto, un po’ facilotta), sarebbe successo il finimondo. Interessante comunque il tema dell’incesto (“Il sesso è bello, ma l’incesto è anche meglio!”). John Turturro interpreta un serial killer con qualche problemino… La Binoche è sempre splendida, i due neo-fratelli (un ragazzo divorziato e una ragazza che alleva anatre) sono efficaci.

Voto Gabriele: 6

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