David di Donatello: quando andrà in onda, perché Conti ha rinunciato, tutte le nomination, conduttori
C’è grande attesa per il David di Donatello, prossimamente in TV, ma spiazza la rinuncia di Carlo Conti: il motivo

La conduzione del David di Donatello si prepara a voltare pagina con una novità che ha scaturito non poca curiosità tra gli appassionati telespettatori della cerimonia che mette in scena il cinema italiano. Previsto per il 7 maggio su Rai Uno, si trasmetterà un’edizione che avrà una conduzione diversa, da quelle precedenti.
Carlo Conti infatti non sarà più al timone dell’evento, ma al suo posto vedremo una coppia insolita ma perfettamente in linea con il focus che mette in scena la premiazione degli attori e dei film più interessanti e belli della stagione.
A salire sul palco dello Studio 5 di Cinecittà per la diretta televisiva, ci saranno Elena Sofia Ricci e Mika: una svolta inaspettata ma che promette di portare freschezza e ritmo a uno degli eventi più attesi dell’anno. Il premio più prestigioso della cinematografia italiana è pronto dunque per un nuovo capitolo della sua storia, iniziata nel 1956.
I migliori film di questa edizione
Dopo sette anni di conduzione impeccabile, Carlo Conti ha rinunciato al Davide Di Donatello. Una scelta dovuta per i troppi impegni del presentatore, in questo periodo al timone di “Ne vedremo delle belle”.
L’evento però non ha rinunciato alla sua location storica, il già citato Studio 5 di Cinecittà, ormai “casa” dei David da quattro anni. “Cinecittà è diventata la casa dei David, perché è il quarto anno che ospitiamo la cerimonia. Per questo abbiamo deciso di dare vita a un premio per celebrare questi settant’anni: il premio Cinecittà David 70, volto a premiare l’eccellenza italiana che ha un legame con i nostri studi. “ Ha annunciato in conferenza stampa Manuela Cacciamani, amministratrice delegata di Cinecittà.
La Rai seguirà per filo e per segno tutta la cerimonia, su più fronti. A parte il mezzo televisivo in cui rientra anche RaiPlay per lo streaming e i contenuti speciali, ci sarà anche la diretta radio con Rai Radio2 . Durante la presentazione dell’edizione 2025, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni ha sottolineato come i David raccontino un cinema italiano sempre più aperto all’internazionalità: “I David raccontano il nostro cinema con un respiro sempre più internazionale. Da Cortellesi a Genovesi sono arrivati film che sono riusciti a parlare a tutti” le sue parole.
Quest’edizione del 2025 dunque vuole essere incisiva e rivolta ad un futuro ancora più prestigioso e arriva dopo le polemiche che hanno caratterizzato quella dell’anno scorso quando il costumista Sergio Ballo denunciò pubblicamente il trattamento riservato alla premiazione dei tecnici, eseguita lontana dalle telecamere e quindi relegata ai soli presenti. Una decisione che non passò inosservata e che portò ad una protesta che volle evidenziare una certa disparità tra le categorie artistiche. Proprio per questo motivo l’edizione del 2025 vuole dare importanza a tutte le figure professionali del cinema.
Tra le candidature “Miglior film” del David di Donatello 2025 ci sono:
- Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre : un film che ripercorre la vita del politico e leader del Partito Comunista Italiano e che ha incassato 3,8 milioni di euro.
- Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini: Gli anni di piombo. Un padre e una figlia. Un film autobiografico che racconta della “generazione scomparsa”. Incasso: 997 mila euro
- L’arte della gioia di Valeria Golino: è tratto dal romanzo omonimo di Goliarda Sapienza. Al box office ha macinato 2,1 milioni di euro .
- Parthenope di Paolo Sorrentino: il regista racconta Napoli, attraverso una donna di nome Parthenope. Il film ha incassato ben 7,6 milioni di euro .
- Vermiglio di Maura Delpero: racconta la vita di tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia, durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. 2,5 milioni di euro al Box Office.