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Friend Request: recensione in anteprima

Arriva nei cinema italiani “Friend Request – La morte ha il tuo profilo”, l’horror ai tempi di Facebook però non lascia il segno.

pubblicato 6 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:51

In origine c’èra Unfriended, un interessante e riuscito thriller-horror “low-budget” prodotto da Blumhouse Pictures che portava su schermo una digressione tecnologica dell’inflazionato formato “found footage”, narrando il film tutto dal punto di vista di un monitor di computer, escamotage narrativo già utilizzato in precedenza dall’altrettanto meritevole The Den.

Friend Request – La morte ha il tuo profilo è una produzione tedesca girata in Sudafrica che ammicca al citato Unfriended, ma riporta la narrazione ad uno stile più tradizionale e nella sua prevedibilità riesce comunque ad intrattenere, mancando però di quel minimo sindacale di originalità che Unfriended possedeva e che ne ha nobilitato la disarmante pochezza della messinscena.

Laura è la ragazza più popolare del college, ma quando accetta l’amicizia su Facebook di una strana e solitaria compagna di corso la sua vita cambia improvvisamente: i suoi amici iniziano a morire in modi atroci e a Laura rimane poco tempo per risolvere questo terribile enigma e salvare la sua stessa vita.

Quarta regia per il tedesco Simon Verhoeven, figlio dell’attrice Senta Berger e del regista Michael Verhoeven, al suo primo primo horror dopo tre commedie girate in patria. Bisogna ammettere che Verhoeven cura moltissimo l’aspetto visivo, esagerando forse in una compiaciuta patinatura che ammicca ad una generazione cresciuta a pane e YouTube, ma ciò non toglie che esteticamente Friend Request si dimostra ampiamente sopra la media.

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Il film si può definire un techno-thriller a sfondo sovrannaturale che ammicca agli horror anni ’80 (vedi il cult “Nightmare”), ma la maggiore fonte d’ispirazione del regista proviene dal filone degli horror nipponici ( J-Horror) in cui si è spesso utilizzata la tecnologia come un tempo si usavano le case infestate, vedi la videocassetta di The Ring, il telefono cellulare di The Call – Non rispondere, ma soprattutto Friend Request sembra particolarmente influenzato dal cult Kairo e il suo remake americano Pulse, in quel caso era un misterioso sito internet a causare un’ondata di inspiegabili suicidi.

Friend Request ha il pregio di porre al centro della trama la stregoneria e la sua mitologia, tematica recentemente tornata alla ribalta grazie alla serie tv Salem e al sorprendente horror The Witch. Per quel che concerne Facebook in realtà c’è molto più “social network” in Unfriended che in Friend Request poichè il film per nostra fortuna non si arena in un pistolotto retorico sugli evidenti mali che si annidano nei social media, pur mostrando quanto la “massa” sempre più spesso “branco” sia capace di trasformare i social media in una gogna pubblica in puro stile medievale.

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In Friend Request si inverte la prospettiva rispetto all’americano Unfriended trasformando in vittima una brava ragazza senza inconfessabili segreti nascosti e molto amata (800 “amici” su Facebook). Laura, interpretata dalla graziosa Alycia Debnam-Carey vista nella serie tv Fear The Walking Dead e nel disaster-movie Into the Storm, si ritrova calata in un vero e proprio incubo, che prima vede la ragazza vittima di quello che sembra uno stalker informatico per poi assumere una decisa connotazione sovrannaturale con tanto di persecuzione di stampo malefico.

Friend Request – La morte ha il tuo profilo nel suo complesso è un film che regala del discreto intrattenimento mostrando però le tipiche pecche che si riscontrano spesso in registi che non hanno dimistichezza con il genere  e che si riflettono su schermo in una palese mancanza di personalità. Il film scorre via su binari ben rodati di tanto horror visto e stravisto, ma purtroppo per strappare una sufficienza non bastano una bella confezione, un cast volenteroso e un finale con “tentato” colpo di scena.

 

[rating title=”Voto di Pietro” value=”5″ layout=”left”]Friend Request – La morte ha il tuo profilo (Horror / Germania 2016). Un film di Simon Verhoeven. Con Alycia Debnam-Carey, William Moseley, Connor Paolo, Brit Morgan, Brooke Markham, Sean Marquette, Liesl Ahlers, Shashawnee Hall, Susan Danford, Lee Raviv, Nicholas Pauling, David Butler. Al cinema dall’8 giugno 2016.