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Golden Globe 2015, The Imitation Game fa flop: 5 nomination e zero premi

Harvey Weinstein fa flop ai Golden Globe 2015 con The Imitation Game

pubblicato 12 Gennaio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 19:02

Quando ha trionfato al Festival di Toronto, pochi mesi fa, tutti noi abbiamo pensato: Harvey Weinstein ha colpito ancora. Abbiamo il nuovo ‘Il Discorso del Re’. E invece qualcosa si è incrinato sulla strada che ha poi portato The Imitation Game verso la stagione dei premi cinematografici. In attesa delle nomination agli Oscar 2015, che verranno annunciate giovedì, il film di Morten Tyldum è stato il vero grande sconfitto dei Golden Globe 2015, ufficializzati e celebrati nella notte.

La pellicola era stata candidata a 5 Golden Globe (Miglior film Drammatico, Migliore attore in un film Drammatico, Migliore Attrice non Protagonista in un film Drammatico, Miglior Sceneggiatura e Miglior Colonna Sonora), ma è tornata a casa a mani vuote. Se la sconfitta ai danni di Boyhood era stata abbondantemente preventivata, ha davvero sbalordito il sorpasso di Eddie Redmayne nei confronti di Benedict Cumberbatch. La trasformazione ‘fisica’ in Stephen Hawking ha così superato l’omaggio interpretativo fino ad oggi acclamato ad Alan Turing, con Keira Knightley battuta da Patricia Arquette, lo script di Graham Moore fatto fuori dalla sceneggiatura di Birdman e la colonna sonora di Alexandre Desplat (6 volte nominato agli Oscar e mai vincitore, 7 volte ai Golden Globe e trionfatore sono nel 2007) sconfitta ancora una volta dal tema musicale de La Teoria del Tutto, firmato Jóhann Jóhannsson.

The Imitation Game (4 milioni di euro solo in Italia, 72 milioni di dollari d’incasso in tutto il mondo) è così finito nel tutt’altro che invidiabile gruppone dei film con più candidature ai Golden Globe e zero vittorie. A guardare tutti dall’alto troviamo Chi ha paura di Virginia Woolf?, 7 nomination nel 1967 e zero premi. Ma il bicchiere mezzo pieno si può sempre trovare, anche in questo caso, perché il film di Mike Nichols vinse poi 5 Oscar (con 13 nomination). Insomma, Harvey Weinstein può ancora colpire.