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Hooligans

HOOLIGANSdi Lexi Alexander; con Elijah Wood, Charlie Hunnam, Oliver Allison, James Allison, Joel Beckett, Geoff Bell.Continuerò a difendere il cinema indipendente americano, che nulla ha a che vedere con gli orrori di certi blockbuster. E ogni anno, d’estate, è sempre la stessa cosa. Se l’altr’anno sono passati completamente in sordina due film che avrebbero meritato

24 Luglio 2006 14:46

HOOLIGANS
di Lexi Alexander; con Elijah Wood, Charlie Hunnam, Oliver Allison, James Allison, Joel Beckett, Geoff Bell.

Continuerò a difendere il cinema indipendente americano, che nulla ha a che vedere con gli orrori di certi blockbuster. E ogni anno, d’estate, è sempre la stessa cosa. Se l’altr’anno sono passati completamente in sordina due film che avrebbero meritato più successo e non meritavano assolutamente di fare la fine di due scarti surgelati, e sto parlando in particolare di Mean Creek e Lords of Dogtown, quest’anno non sono stati minimamente calcolati Thumbsucker e questo bel Hooligans. Sono tutti e quattro film di qualità, magari non perfetti ed imperdibili, ma se andiamo ad unirli ad altri film indipendenti di questo periodo (il cinema di Gus Van Sant con Elephant e Last Days, Se mi lasci ti cancello, Donnie Darko…) ci si può facilmente rendere conto di come il cinema indipendente americano non sia morto. Hooligans poi ne è appunto una decente dimostrazione. Al suo esordio, Lexi Alexander racconta la storia di uno studente di giornalismo, Matt, che viene espulso da Harvard per un crimine che non ha commesso (è stata trovata fra le sue cose della cocaina, che in realtà era del compagno di stanza: un ragazzo di famiglia ricca e importante contro cui è inutile andare). Matt si trasferisce in Inghilterra dalla sorella Shannon, che vive con il marito Steve e il figlioletto, nato da poco. Steve ha un fratello minore, Pete, dell’età di Matt, che porterà il ragazzo nella ristretta cerchia di amici del Green Street Elite, fanatici del West Ham United. Inizia la trasformazione del ragazzo, inizia la sua passione verso il football (che lui chiama ancora soccer, termine odiatissimo dagli Inglesi perchè puramente yankee) e la voglia di violenza verso la altre tifoserie. Perchè la “fratellanza” verso i suoi compagni esiste, ed è forte. Ma il tutto sfocerà in una serie di violenze e in un vortice che porterà Matt e la famiglia della sorella in un baratro sempre più basso e senza via d’uscita… Hooligans va dritto allo stomaco, con la sua violenza e il suo impatto emotivo. E’ un bel film, che prima fa entrare lo spettatore in modo positivo nella storia di questa tifoseria con una passione enorme, gli fa credere che dopotutto sia una grande e vera passione, salvo poi disilluderlo col proseguire dello svolgimento, con una serie di violenza e qualche colpo di scena ben assestato che non fa calare mai l’attenzione. Certo, a volte la regia della Alexander si lascia un po’ troppo andare (le risse, che non lasciano fuori nulla, giustamente, sono però girate forse troppo freneticamente), ma l’intenzione è sincera e il messaggio arriva dritto allo stomaco. E il finale “consolatorio” arriva dopo una serie di scossoni significativi e ci sta bene. I due attori protagonisti, Elijah Wood (sempre bravo) e Charlie Hunnam (bravo, ma il suo doppiaggio italiano non gli rende giustizia), su cui qualcuno durante il film ha dei dubbi (forse anche leciti) che ci sia più di un’amicizia fra i due, sono adatti alle loro parti e contribuiscono alla riuscita del film. Purtroppo Hooligans è stato dimenticato completamente in Italia, sia dal pubblico che dalla critica: un vero peccato, e l’ennesima dimostrazione di come l’estate cinematografica sia veramente dannosa…

Voto Gabriele: 7