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Bigas Luna è morto

Dopo una lunga malattia è morto a 67 anni il regista Juan José Bigas Luna, controverso regista spagnolo di «La chiamavano Bilbao», «Le età di Lulù», «Prosciutto prosciutto»

di cuttv
pubblicato 6 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 16:04


Da Em mundo a La Razón, arriva dai media spagnoli la conferma della morte del regista catalano Bigas Luna, avvenuta ieri pomeriggio nella casa di La Riera de Gaià, a Tarragona, dopo una lunga malattia (cancro), confermata da Europa Press attraverso fonti vicine alla famiglia.

La scomparsa del regista di Storie impudenti (undici cortometraggi ad alto tasso di erotismo, girati in 16 mm, raccoltio in Historias impúdicas, 1977) e film controversi, come gli omicidi e le ossessioni sentimentali di La chiamavano Bilbao (Bilbao, 1978), selezionato al Festival di Cannes, le perversioni di Caniche (1979), o quelle che consacrano l’inizio della carriera di Francesca Neri con Le età di Lulù (Las edades de Lulú, 1990).

Il regista che ha diviso la critica conquistando il suo pubblico, Prosciutto, prosciutto (Jamón Jamón, 1992), dando visibilità ai giovani Javier Bardem e Penélope Cruz, oltre a Stefania Sandrelli e Anna Galiena, conquistando il Leone d’Argento e premio speciale della regia alla 49esima Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia.

Un regista ricordato per il tabù dell’incesto di Tatuaje (1979) tratto da un romanzo di Manuel Vázquez Montalbán, Reborn (1981), la lolita Lola (1986), l’Angoscia senza lieto fine (Anguish, 1987), la critica di Uova d’oro (Huevos de oro, 1993) e i seni di La teta y la luna (1994), Valeria Marini e la mortadella di Bambola (1996), L’immagine del desiderio (1997) de La cameriera del Titanic, il Francisco Goya di Volavérunt (1999) e la storia d’amore di Son de mar (2001), Yo soy la Juani (2006) con Veronica Echegui, Di Di Hollywood (2010) con Elsa Pataky, e Segundo Origen (2012).

Fino al prossimo, adattamento cinematografico del romanzo di Manuel de Pedrolo “dattiloscritto della seconda casa”, al quale stava lavorando nonostante le gravi condizioni di salute, e un portavoce di famiglia assicura che sta per finire e sarà dedicato a suo nipote.