Home Festival di Cannes Il regista di Senna dirigerà un documentario su Amy Winehouse

Il regista di Senna dirigerà un documentario su Amy Winehouse

Il tanto atteso primo documentario su Amy Winehouse si farà. A dirigerlo troviamo il regista inglese Asif Kapadia, già autore dell’acclamato documentario su Senna. Le pre-vendite del film si terranno al Festival di Cannes 2013.

pubblicato 24 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:24

Prima o poi doveva arrivare, come molti sospettavano. Quindi è meglio che finisca nelle mani giuste, e Asif Kapadia è uno di cui fidarsi: parliamo del primo documentario cinematografico su Amy Winehouse. Dopo un piccolo incidente di percorso con L’incubo di Joanna Mills, il regista inglese si è subito rimesso in carreggiata con Senna, il documentario record d’incassi in patria e acclamato da critica e pubblico sul campione di Formula Uno.

Kapadia è quindi già al lavoro su un documentario sulla Winehouse, scomparsa meno di due anni fa, il 23 luglio 2011: una guardia del corpo la trovò già senza vita sul suo letto, a causa di un’intossicazione da alcool, nell’abitazione numero 30 di Camden Square a Londra. La cantautrice che si è bruciata troppo in fretta, scrissero i giornali, lasciandoci tra i dubbi, le polemiche e la tristezza da parte dei fan.

Fan che adesso avranno di che discutere su questo documentario, che sarà già pre-venduto dalla Focus Features al Festival di Cannes 2013, dove le note di Back to Black accompagneranno le immagini del film d’apertura, Il Grande Gatsby. James Gay-Rees (già finanziatore dello stesso Senna ed Exit Through the Gift Shop) produrrà il film con la sua Playmaker Films, studio fondato dallo stesso Gay-Rees e Kapadia, assieme al contributo della Universal Music. I due hanno dichiarato:

Questo film è incredibilmente moderno, emozionante e rilevante, ed ha il potere di catturare lo zeitgeist e gettar luce sul mondo in cui viviamo, in un modo che poche pellicole possono permettersi. Amy è stata uno dei talenti della sua generazione ed ha catturato l’attenzione di tutti; scriveva e cantava col cuore e tutti ne restavano incantati.

Ma tragicamente Amy sembrò crollare sotto il peso dell’attenzione senza sosta dei media, e a causa delle sue relazioni travagliate, del suo successo mondiale e del suo modo di vivere instabile. Come società, tutti noi abbiamo celebrato i suoi enormi successi, ma poi siamo stati velocissimi nel giudicare le sue debolezze quando ci faceva comodo.

Il documentario sarà quindi un ritratto a 360° della cantautrice, con i suoi molti successi e le sue ombre. Statene certi: farà sicuramente discutere, già a partire da quest’edizione di Cannes. Intanto il 14 settembre 2013, data del suo 30° compleanno, la nuova Walk of Fame di Londra è pronta ad ospitare la sua prima stella: proprio quella di Amy.

Fonte: Variety

Festival di Cannes