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L’autre Dumas, con Gerard Depardieu accusato di razzismo. Impazza la polemica

Ha debuttato lo scorso mercoledì nelle sale francesi il film di Safy Nebbou, L’autre Dumas, in cui Gerard Depardieu interpreta Alexandre Dumas (padre), autore simbolo della letterature e della cultura francese. Le polemiche non si sono fatte attendere e da giorni si rincorrono – tanto in rete, quanto sulla carta stampata – accuse di razzismo,

di simona
pubblicato 17 Febbraio 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 04:32

Ha debuttato lo scorso mercoledì nelle sale francesi il film di Safy Nebbou, L’autre Dumas, in cui Gerard Depardieu interpreta Alexandre Dumas (padre), autore simbolo della letterature e della cultura francese. Le polemiche non si sono fatte attendere e da giorni si rincorrono – tanto in rete, quanto sulla carta stampata – accuse di razzismo, occultamento e negazionismo. (Ne hanno parlato anche i cugini di BooksBlog).

Quello che non tutti sanno è che nelle vene dello scrittore de I Tre Moschettieri, La Regina Margot, Il Tulipano Nero ed Il Conte di Montecristo, scorreva un quarto di sangue africano poichè suo padre, un generale dell’esercito Napoleonico, era figlio di un colono francese e di una schiava nera di Saint-Domingue (l’odierna Haiti, allora colonia francese – qualcuno ha letto l’Isola Sotto il Mare di Isabel Allende?) a sua volta nato in schiavitù e successivamente riscattato dal padre. Dumas dovette affrontare in prima persona diverse manifestazioni di razzismo nel corso della sua carriera, ma non si è mai lasciato intimorire dagli insulti. Pare che a un tale che gli rinfacciava le sue origini, abbia risposto: “Lei ha ragione, signore. Mio padre era un mulatto, sua madre era una negra, e sua madre era una scimmia. Dunque, come vede, la mia famiglia è cominciata dove la sua è finita“.

La scelta di Depardieu appare, dunque, quantomeno azzardata. “La scelta di affidare il ruolo di Dumas a Depardieu è stupefacente in un momento in cui la Francia fa grandi discorsi sulla diversità e sulla promozione delle minoranze visibili. Che cosa sarebbe accaduto se Denzel Washington avesse interpretato un grande personaggio bianco della cultura francese?” Secondo la stampa francese, la pellicola rischia di alimentare la frustrazione di quelle minoranze etniche del Paese, nere e marghrebine, relegate al silenzio. La presidente del Centro nazionale del cinema Véronique Cayla, rincara la dose: “siamo in ritardo purtroppo rispetto agli Stati Uniti, un ritardo immenso, la mescolanza della società francese non ha alcun riflesso alla televisione e sugli schermi“.


Il film riprende fedelmente un testo teatrale di Cyril Gely e Eric Rouquette che, rifacendosi a sua volta ad un discutibile pamphlet di Eugène de Mirecourt, accusa Dumas di avere avuto quello che oggi verrebbe definito un ghost writer (Auguste Maquet), cui delegava buona parte del lavoro di scrittura. Qui di seguito il trailer del film. Ed ora, apriamo pure il dibattito, a voi i commenti!

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