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CineBlog consiglia: Le fate ignoranti

In effetti c’è un qualcosa di schematico nel film di Özpetek per quanto riguarda la descrizione di questa comunità gay. Molti sembrano e restano macchiette, simpatiche e sofferenti. Ma il resto è degno di essere preso per quello che è: un bel film italiano, diciamocelo. La storia è quella di un viaggio interiore dentro una

1 Ottobre 2006 07:00

In effetti c’è un qualcosa di schematico nel film di Özpetek per quanto riguarda la descrizione di questa comunità gay. Molti sembrano e restano macchiette, simpatiche e sofferenti. Ma il resto è degno di essere preso per quello che è: un bel film italiano, diciamocelo. La storia è quella di un viaggio interiore dentro una donna, Antonia, che si sbalordisce in negativo e in positivo, che piange e soffre, che prima vede e poi vive, che cambia, s’innamora, e riesce a gioire. Le fate ignoranti è un film coraggioso, checchè se ne dica, perchè in tempi come questi, al di là che il film piaccia o meno per come è costruito, ce n’è bisogno. Purtroppo, ma ce n’è bisogno. C’è bisogno di una storia che riesca un po’ a scuotere, pur con le sue imperfezioni, c’è bisogno di un regista che osi e che commuova sinceramente, c’è bisogno di “altro”. E in questo Le fate ignoranti è una ventata di aria fresca. Özpetek ama i suoi personaggi e le loro storia, e lo si vedrà ancora di più col bellissimo La finestra di fronte: è un peccato che non il grande pubblico ma proprio certi critici non si siano resi conto che ci si trova davanti ad un regista valido. Da menzionare anche la canzone dei Tiromancino, “Due destini”, e i bellissimi titoli di coda.
Stasera, 23.20, Rete 4