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Manuale d’amore 2, analisi di un successo!

Come riportato nello spazio dedicato al BoxOffice italiano, Manuale d’amore 2 ha fatto il botto in questo weekend.6 milioni e 200.000 euro incassati, in soli 3 giorni di programmazione, lo portano ad essere il 2° miglior esordio di sempre dopo il Pinocchio di Benigni! Probabilmente nessuno, neanche De Laurentiis, si sarebbe mai aspettato un risultato

22 Gennaio 2007 13:40

Come riportato nello spazio dedicato al BoxOffice italiano, Manuale d’amore 2 ha fatto il botto in questo weekend.

6 milioni e 200.000 euro incassati, in soli 3 giorni di programmazione, lo portano ad essere il 2° miglior esordio di sempre dopo il Pinocchio di Benigni!
Probabilmente nessuno, neanche De Laurentiis, si sarebbe mai aspettato un risultato simile. L’incredibile tam tam mediatico sul film, la geniale operazione voyeuristica di diffondere con mesi e mesi di anticipo le famose foto della scena “hot” tra Scamarcio e la Bellucci, gli ottimi riscontri, anche di critica, ottenuti dal primo episodio, che esordì con la metà degli incassi, ed il passaparola han poi fatto il resto.

Lo stesso Veronesi, intervistato dal sito Cinematografo.it, ha sottolineato come ” Godo moltissimo perché i critici avevano bistrattato il film, prendendolo con leggerezza e prevenzione. Il mio era un successo annunciato e a qualcuno deve aver dato fastidio“. Veronesi ha poi proseguito dichiarando come “tengo molto alle critiche, ma per aiutare noi registi dovrebbero essere più costruttive. Leggere autorevoli firme del Messaggero e Repubblica pensarla in maniera diametralmente opposta, non ha fatto questa volta che confondermi le idee. E’ sempre la solita storia. La conferma che da 50 anni a questa parte in Italia non si sappia recensire la commedia. Basti pensare che a farne le spese era stato addirittura Lo sceicco bianco“.

Insomma Veronesi si leva qualche sassolino dalle scarpe, mentre De Laurentiis se la ride sotto i baffi! Dopo esser stato massacrato, come tutti gli anni, per il cinepanettone natalizio, e aver incassato più di tutti, si gode il successo di un film trasformato in “brand”, pronto a proseguire per chissà quanti anni ancora! Come sempre noi critichiamo schiumando rabbia e lui incassa sghignazzando, finendo sempre per averla vinta.

Ma se alla fine avesse davvero ragione lui? Se davvero dovessimo concludere che “questo è” quello che gli italiani vogliono?
Sarebbe poi una conclusione così “catastrofica”?