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Interstellar: Christopher Nolan risponde alle critiche sul suono del film

Il regista di ‘Interstellar’ rompe il silenzio sulle critiche di alcuni spettatori sul sonoro del film.

pubblicato 17 Novembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 20:28

Interstellar del regista Christopher Nolan ha decisamente funzionato al box office incassando, al momento in cui scriviamo e a 10 giorni dall’uscita americana, circa 321 milioni dollari a fronte di un budget investito di 165 milioni.

Nonostante le reazioni prevalentemente positive di fan e critica, Nolan come accaduto con la parte scientifica il film ha ricevuto qualche critica anche per il suo approccio al suono, con alcuni spettatori che si sono lamentati che molti dei dialoghi principali fossero difficili da ascoltare.

Ci si è chiesto se la colpa fosse del regista o delle sale in cui è stato proiettato il film, ma Nolan ha rivelato in un’intervista a The Hollywood Reporter che il suono del film è esattamente come lo voleva.

Ho sempre amato i film che hanno un sano approccio impressionistico, che è un approccio inusuale per un blockbuster mainstream, ma sento che era l’approccio giusto per questo film esperienziale. Molti dei registi che ho ammirato nel corso degli anni hanno utilizzato il suono in modi audaci e avventurosi e non sono d’accordo con l’idea che si possa ottenere chiarezza della storia solo attraverso la limpidezza dei dialoghi, la chiarezza di emozioni…io cerco di raggiungere questo a più livelli e con tutte le cose diverse a mia disposizione, immagine e suono.

Nolan ha proseguito lodando i cinema che hanno presentato il suono in questo modo non convenzionale, esattamente come lo ha immaginato.

Di solito ne [visito] sei o sette. Mi piace ascoltarlo dove la gente lo va a vedere, non solo nel bozzolo della fase dub. Questo è qualcosa che ho fatto per anni, perché tutto ciò che stiamo facendo è destinato a comunicare qualcosa al pubblico. I cinema in cui sono stato hanno fatto un ottimo lavoro in termini di presentazione del film nel modo in cui lo intendevo. In generale, non c’è dubbio che quando si mixa un film in un modo non convenzionale come questo, sei destinato a prendere alcune persone di sorpresa, ma si spera che la gente possa apprezzare l’esperienza di ciò che è destinato ad essere.

Il regista ha anche discusso il suo lavoro con Hans Zimmer, i tecnici del suono Gary Rizzo e Gregg Landaker e il sound designer Richard King.

Abbiamo fatto attenzione considerando decisioni creative. Ci sono momenti particolari in questo film in cui ho deciso di usare il dialogo come un effetto sonoro, quindi a volte è un po’ mescolato sotto gli altri effetti sonori o con altri effetti sonori per sottolineare quanto forte il rumore circostante fosse. Non è che nessuno ha mai fatto queste cose prima, ma è un po’ anticonvenzionale per un film di Hollywood.

Un esempio citato dal regista è stata una scena in cui il Cooper di Matthew McConaughey sta guidando attraverso un campo di grano e dove in realtà era il regista a guidare nella parte posteriore della vettura.

E’ incredibilmente forte…esilarante e un po’ spaventoso (il regista ride). Ero molto ansioso di provare e dare al pubblico l’esperienza e la sensazione caotica con il suono. L’idea è quella di sperimentare il viaggio che sta vivendo il personaggio. [Per esempio] l’esperienza di essere nella cabina di guida in cui si sente il cigolio [della navicella].. è un suono molto spaventoso, volevamo trasmettere con realismo l’esperienza dei viaggi nello spazio e abbiamo voluto sottolineare quegli elementi intimi, mi piace anche la qualità dei suoni di Richard ricevuti all’interno del camion…Nel film come in una delle scene chiave nell’astronave per me c’è qualcosa di molto spaventoso nel sentirsi nell’ambiente del veicolo o all’interno della capsula, che si tratti di sabbia e polvere che colpiscono i finestrini del camion o delle forze atmosferiche mentre si viaggia in una capsula spaziale.

Nolan ha inoltre discusso una delle sue scene preferite, dove i personaggi stanno attraversando una tempesta di pulviscolo.

Amo i tagli sul suono che giocano con il punto di vista (in questo caso, il suono del pulviscolo che colpisce la macchina, che viene sentito sia dall’esterno che dall’interno del camion). Quando la macchina presa stacca fuori della macchina, il taglio dell’audio lo fa con essa. Hai la sensazione degli elementi che travolgono e tu sei là fuori.

Il regista ha anche parlato dei diversi suoni e temi sonori per i vari pianeti visitati in Interstellar.

Volevamo evitare la tradizionale stratificazione del suono. Volevamo distinguere i mondi in base a suoni molto intimi e riconoscibili. Il pianeta d’acqua aveva il suono di spruzzi in contrasto con lo scricchiolare dei ghiacciai sul pianeta di ghiaccio.

Nolan ha anche discusso una scena in cui il personaggio di Michael Caine parla con il personaggio di Jessica Chastain da un letto d’ospedale.

L’intento creativo è di avere una situazione veritiera in cui un uomo anziano che muore può dire qualcosa di un po’ inaspettato. Stiamo seguendo lo stato emotivo del personaggio di Jessica mentre comincia a capire quello che sta dicendo. Le informazioni sono trasmesse in vari modi nelle scene successive. Questo è il modo in cui mi piace lavorare, non mi piace avere tutto stabilito su una particolare linea, mi piace seguire l’esperienza del personaggio.

Il regista ha anche parlato dei mesi che si passano sul mix del suono.

Abbiamo mixato per mesi e mesi e abbiamo parlato di tutto. Dobbiamo aver mixato questo film per più di sei mesi. E’ stato un continuo e strutturato processo di discussione.

Se volete approfondire vi segnaliamo la recensione del film, la colonna sonora ufficiale e uno speciale sui viaggi interstellari al cinema.