Home Festival di Cannes Le mille e una notte – Arabian Nights: l’opera-mondo di Miguel Gomes al cinema

Le mille e una notte – Arabian Nights: l’opera-mondo di Miguel Gomes al cinema

L’affresco poetico del Portogallo di oggi nell’opera-mondo da Mille e una notte di Miguel Gomes

di cuttv
pubblicato 27 Febbraio 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 08:21

Lasciandosi ispirare dalla celebre raccolta di novelle orientale de Le mille e una notte, a quattro anni dal pluripremiato Tabù, Miguel Gomes porta sul grande schermo la crisi del Portogallo con l’opera-mondo Le mille e una notte – Arabian Night, divisa in tre parti e altrettanti film: Inquieto (125′); Desolato (131′); Incantato (125′), per un viaggio nei lampi fantastici che balenano nel mondo di disoccupati e disillusi, sindacalisti e politici di oggi.

Mescolando realtà e immaginazione, paura e desiderio, umorismo e denuncia, erotismo e poesia, dopo la fuga di un regista vigliacco, il trittico di Gomes, affida all’entusiasmo e il coraggio della bella Sherazade, il compito di non annoiare il re con le tristi e penose storie del paese in crisi, organizzando le storie che racconta in tre volumi che con il passare delle notti, cedono il passo dall’inquietudine alla desolazione, all’incanto.

“Ho saputo, re fortunato, che in un triste Paese tra i Paesi…”.


Volume 1, o inquieto (Volume 1. L’Inquiet / The Restless One)

Sherazade racconta al sovrano le storie di un Paese triste che sogna balene e sirene, dove la disoccupazione cresce, le foreste bruciano ogni notte anche quando piove, i cittadini desiderano soltanto gettarsi nell’Oceano in pieno inverno. Gli animali talvolta parlano ma nessuno li ascolta.
In questo Paese le cose non sono mai come sembrano: gli uomini di potere vanno in giro a cavallo di un cammello e nascondono un’erezione enorme. Aspettano di incassare gli introiti delle tasse per pagare una strega che li aiuti.

Volume 2, o desolado (Volume 2. Le desolè / The Desolate One)
Sherazade continua i suoi racconti. Una giudice piange invece di pronunciare la sua sentenza. Un assassino si teletrasporta in un’altra dimensione per sfuggire ai poliziotti. Una vacca ferita ricordandosi l’esistenza di un ulivo millenario decide di affidargli la sua tragica testimonianza. Gli inquilini di un casermone in periferia salvano dei pappagallini e orinano in ascensore. All’improvviso appare un cane meraviglioso e pieno di allegria, identico a un altro che abitava lì ed è morto tanto tempo prima.

Volume 3, o encantado (Volume 3. L’enchanté / The Enchanted One)
Sherazade ha paura di non avere più storie con cui conquistare l’attenzione del Re. Fugge dal Palazzo e si aggira per il Regno in cerca di piaceri e di meraviglie. Suo padre, il Gran Visir, le dà appuntamento alla Grande Ruota del Luna Park. Sherazade ricomincia il suo racconto: quaranta anni dopo la Rivoluzione dei Garofani, nelle vecchie bidonville di Lisbona, una comunità di uomini posseduti da un incantesimo insegna ai loro uccelli come cantare.

Dopo il debutto all’ultima Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e aver inaugurato la 35esima edizione di Filmmaker Festival in versione integrale, il trittico del regista portoghese, prodotto da O Som e a Fúria, Shellac Sud, Komplizen Film, Box Productions, con il supporto di ZDF, ARTE, CNC (Aide aux Cinémas du Monde), arriva al cinema distribuito da MFN-Milano Film Network, a partire dal 18 marzo 2016 con il Volume 1 – INQUIETO (125′), nelle sale delle principali città italiane, a cominciare da Roma, Milano, Torino, Palermo, con l’anteprima di venerdì 11 marzo a Bologna.

Festival di Cannes