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I Puffi – Viaggio nella foresta segreta: Recensione in Anteprima

I Puffi tornano in sala in versione animata e con Puffetta superstar. Dal 6 aprile al cinema.

pubblicato 29 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 00:43

Fallita miseramente l’esperienza live-action con il pessimo sequel del 2013, 347,545,360 dollari incassati in tutto il mondo dopo i 563,749,323 dollari guadagnati dal primo, I Puffi tornano al cinema con Viaggio nella foresta segreta, primo storico lungometraggio animato basato sui celebri personaggi creati da Peyo. In casa Sony l’occasione giusta per provare a rilanciare il ricco merchandising legato al franchise, qui ripreso per i cappelli da Kelly Asbury, regista di Spirit, Shrek 2 e Gnomeo e Giulietta.

Un cartoon pensato e realizzato quasi esclusivamente per i più piccoli, con i disegni più vicini al look originale dei primi fumetti di Peyo. Al centro della scena proprio lei, unica e misteriosa, perché priva di un nome che ne definisca il carattere. Puffetta. Nata per volontà di Gargamella, che diede vita ad un pezzo di argilla per farla intrufolare tra i Puffi in modo da condurlo a loro, Puffetta è alla disperata ricerca di un’identità. E’ sola, tra quei 99 Puffi maschi, ed è praticamente l’unica a non avere un chiaro scopo nel villaggio. C’è chi brontola, chi spia, chi si guarda allo specchio, chi comanda, chi fa i pesi, chi sonnecchia, chi inventa e poi c’è lei, incrocio tra un Puffo e una… etta.

Tutto cambia quando uno mappa finita tra le mani del diabolico ma imbranato Gargamella la spinge insieme a Quattrocchi, Tontolone e Forzuto nell’inavvicinabile foresta segreta, dove vive uno sconosciuto gruppo di Puffi mai visti, da avvertire prima che il temibile mago si avventi su di loro. Foresta proibita abitata da creature magiche e fascinose, con la bionda Puffa finalmente pronta a rivendicare la propria appartenenza al mondo dei Puffi, anche se nata da un inanimato pezzo di argilla.

Pace, bontà, armonia, unione, amicizia. Temi che hanno contribuito a rendere i Puffi personaggi senza tempo, amati da almeno un paio di generazioni. Asbury, che inonda lo schermo di colori pastello, da’ gas ad un’avventura piena di fantasia che piacerà ai bambini e lascerà indifferenti i più grandi. A mancare, infatti, è la tipica irriverenza dei lungometraggi animati che più hanno incassato negli ultimi anni, la comicità volutamente cinefila e soprattutto la scrittura poeticamente stratificata tipicamente pixeriana. Curiosa la scelta di puntare tutto sul lato femminile della storia, con Wonder Puffetta alla ricerca delle Puffette Amazzoni, rispondendo così ad epocali quesiti che a lungo hanno appassionato e diviso i fan più incalliti del cartone animato televisivo. Chi è costei, da dove arriva ed è veramente l’unica ‘femmina Puffa’ su piazza?

L’ossessionato Gargamella e la maltrattata Birba, eterni rivali dei Puffi, sono qui affiancati da Monty, Poiana strabica appositamente ideata per il film, mentre in aiuto di Quattrocchi, Tontolone, Forzuto e Puffetta abbiamo Tecno, coccinella che parla come cugino Itt della Famiglia Addams e funge da smartphone ad alta tecnologia, registrando voci ed usando del fango come inchiostro per stampare foto ed immagini con le proprie zampette.

Tecnicamente promosso, perché l’animazione è un’esplosione di colori e immaginazione, I Puffi – Viaggio nella foresta segreta paga lo scotto di una sceneggiatura elementare, sbrigativa ed esageratamente infantile, con il più classico dei viaggi dell’eroe alla ricerca di se’ e della buona azione a trainare l’intera operazione. Ciò che ne rimane è un cartoon vietato ai maggiori di 11 anni e un’infinità di puffi e puffe giocattolo che travolgeranno i negozi e riempiranno le casse Sony, di fatto centrata su questo unico obiettivo. Il resto, come ampiamente previsto, è puro contorno.

[rating title=”Voto di Federico” value=”5″ layout=”left”]

I Puffi – Viaggio nella foresta segreta (animazione, 2017, Usa) di Kelly Asbury; con Joe Manganiello, Mandy Patinkin, Rainn Wilson, Demi Lovato, Jack McBrayer – uscita giovedì 6 aprile 2017.

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