Home Curiosità Metropolis – Un capolavoro ritrovato, restaurato, da ri-scoprire

Metropolis – Un capolavoro ritrovato, restaurato, da ri-scoprire

Sopravvissuta all’avvento del sonoro, all’usura del tempo, le intricate dinamiche distributive e del copyright, l’amore di Hitler e Goebbels, tagli, restauri e il ritrovamento del 16 mm originale, negli archivi del museo di Buenos Aires grazie all’ostinata ricerca ventennale di Fernando Pena, l’avveniristica Metropolis di Fritz Lang continua a sedurre platee di diverse generazioni, gusti e interessi, con proiezioni, live performance, mostre e progetti editoriali.

di cuttv
pubblicato 4 Gennaio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 19:03

È passato molto tempo dall’anteprima del 19 gennaio 1927 all’Ufa-Palast am Zoo di Berlino, nella versione di 4189 metri, a quella della versione restaurata con i 22 minuti di inediti ritrovati, proiettata il 12 febbraio 2010 alla Porta di Brandeburgo durante il 60° Festival di Berlino, con l’accompagnamento live dell’orchestra Berliner.

Questo capolavoro del cinema espressionista, tanto visionario e fanscientifico da ispirare pietre miliari del genere come Blade Runner e Star Wars, Brazil, Agente Lemmy Caution missione Alphaville, Terminator o Matrix, è in mostra al Museo Nazionale del Cinema di Torino, con materiale originale che colma le distanze dal 2026 del 1927 e quello del 2012, anche attraverso quelle fotografie delle riprese, che potete sbirciare nella gallery, sono state fondamentali per la ricostruzione delle scene mancanti, e con una nuova pubblicazione diventano protagoniste della ricostruzione accurata del set attraverso l’album fotografico di Horst von Harbou.


Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato

Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato

Metropolis. Il capolavoro ritrovato” celebra una versione quasi completa del film restaurato dopo il ritrovamento nel 2008 a Buenos Aires, restando in mostra al museo torinese fino al giorno dell’Epifania, con materiali di scena, disegni preparatori, sceneggiatura, partitura, bozzetti dei costumi, disegni degli effetti speciali, progetti architettonici, fotografie, macchine da presa, spartiti musicali e tanti frammenti di un opera, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità. Una mostra prodotta dalla Deutsche Kinemathek di Berlino e integrata con i materiali della Cinémathèque Française di Parigi.

Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato
Metropolis - Il capolavoro ritrovato

Metropolis - Il capolavoro ritrovato

Horst von Harbou (1879-1953), fratello di Thea von Harbou, moglie di Fritz Lang e co-sceneggiatore di Metropolis, ha fotografato il film di Lang, insieme al rasoio che sta per tagliare l’occhio in Un chien andalou di Buñuel-Dalì, il sonnambulo Cesare (Conradt Veidt) che si alza dalla bara de Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene, chiamato a sostituire Fritz Lang, Buster Keaton in The Navigator, e tante immagini iconica della fotpografia e del cinema. L’album fotografico realizzato sul set di Metropolis, arriva in libreria con il volume edito da Steidl e disponibile dal 15 settembre 2013.

Immagini di un universo ‘metropolitano’ nato nella Repubblica di Weimar ma tutto ancora da scoprire, che ne ha anticipati tanti altri futuristici, all’avanguardia anche nella tecnica di riprese e nell’uso di effetti precursori del bluescreen, come l’uso degli specchi che inaugura lo Schüfftan Proces, per portare gli attori su set che non sono altro che miniature elaborate di paesaggi, non solo nello stadio sportivo, protagoniste di questa seconda gallery messa insieme da Retronaut.

Metropolis foto set
Metropolis foto set
Metropolis foto set
Metropolis foto set

Di questo film diviso nel lungo “Prologo”, un breve “Intermezzo” e un “Furioso” finale esistono diverse versioni di lunghezza e tagli variabili. La prima versione restaurata da Enno Patalas per la Cineteca di Monaco è di 147 minuti e risale al 1984, come la versione di 87 minuti di Giorgio Moroder presents Metropolis con il rock elettronico di Adam Ant, Pat Benatar, Bonnie Tyler, Freddie Mercury, e Loverboy.

Poi dagli archivi del museo di Buenos Aires, il 2 luglio del 2008 sono saltate fuori gran parte delle scene andate perse durante la seconda Guerra Mondiale, prese in custodia dalla Fondazione tedesca Friedrich Wilhelm Murnau e integrate nella versione restaurata proiettata a Berlino il 12 febbraio 2010. Una versione di 148, quasi integrale, la più completa esistente al momento, che il 23 febbraio 2011 Medusa ha distribuito in DVD e Blu-Ray, con e la partitura originale di Gottfried Huppertz.

Più numerosi delle partitura di accompagnamento, sono poster e locandine, con costose eccezioni come il manifesto originale dipinto dell’artista tedesco Heinz Schulz-Neudamm, acquistato nel 2005 dal collezionista Kenneth Schacter, per 690.000$.

Foto | DaringTOdoRetronaut