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Cineblog Consiglia: Giù la testa

Giù la testa (1971) di Sergio Leone. Con Rod Steiger, James Coburn, Rick Battaglia, Romolo Valli, Maria Monti.Stasera sabato 2 agosto su Rai3 ore 20.30Continua la riproposizione (appuntamento fisso delle estati, ormai) delle opere di Sergio Leone su Rai3. Stasera tocca a Giù la testa, un western atipico, esterno ed estraneo alla cosiddetta trilogia del

di mario
2 Agosto 2008 09:00

giù la testa Giù la testa (1971) di Sergio Leone. Con Rod Steiger, James Coburn, Rick Battaglia, Romolo Valli, Maria Monti.

Stasera sabato 2 agosto su Rai3 ore 20.30

Continua la riproposizione (appuntamento fisso delle estati, ormai) delle opere di Sergio Leone su Rai3. Stasera tocca a Giù la testa, un western atipico, esterno ed estraneo alla cosiddetta trilogia del dollaro, ultimo film del genio nostrano prima che la sua mente venisse rapita dal titanico progetto di C’era una volta in America.

Accompagnato da un cast di altissimo livello, in cui non si sente peraltro la mancanza dell’attore feticcio della trilogia precedente Clint Eastwood, Giù la testa è una lunga epopea adrenalinica segnata come non mai dalla polvere da sparo. Pare fosse un film che Leone, già al lavoro sulla sceneggiatura successiva, sia stato costretto a girare per contratto. Poteva risultarne un film accademico e privo di ardore. Ne è venuto fuori un film d’eccezione.

Inutile stare a spulciare la trama più di tanto. Basti dire che questo è il film più esplicitamente politico di Leone, dove banditismo e rivoluzione si uniscono senza problemi morali di sorta per lottare contro il comune nemico imperialista. Nel suo tipico stile, però, Leone non indulge in pesanti moralismi o discorsi didattici. Le sue scelte di campo passano attraverso le scelte stilistiche più che i dialoghi (pur espliciti), le inquadrature più che i sermoni.

Ovviamente il tutto è condito con la consueta ironia, che mescola continuamente le carte in gioco, ed è accompagnato dalle musiche del solito Ennio Morricone, uno stakanovista della colonna sonora che però non perde un’oncia di qualità sinfonica (ascoltare il tema principale, un pezzo di storia) pur lavorando a venti film in un anno. Non serve davvero altro per amare questo grande grandissimo film.

Voto Mario: 8,5

Qui di seguito il trailer della versione americana del film, curiosamente ribattezzata A Fistful of dynamite o peggio ancora Duck you, sucker! (noi italiani non siamo gli unici artefici di traduzioni orrende)