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Beautiful Creatures – La sedicesima luna: Recensione in Anteprima

Che sia questo il nuovo Twilight? Scopriamolo insieme. Ecco Beautiful Creatures

pubblicato 14 Febbraio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 18:07

Cosa hanno in comune Warm Bodies, Hunger Games e Beautiful Creatures? L’etichetta ‘nuovo Twilight’. Conclusa la ricca saga targata Stephenie Mayer, ad Hollywood è immediatamente partita la caccia al nuovo fenomeno editoriale da cui attingere. Brindato con Hunger Games, e tentennato con lo zombie innamorato, il cinema americano prova ora a giocarsi la terza carta del mazzo, ovvero Beautiful Creatures.

Adattamento cinematografico de La sedicesima luna, primo capitolo della saga scritta a quattro mani da Kami Garcia e Margaret Stohl, il film segna il ritorno in cabina di regia dello sceneggiatore Richard LaGravenese, qui chiamato a vedersela con maghe bianche e streghe nere nel profondo Sud d’America, tra ombre da Guerra Civile e l’immancabile storia d’amore.

Perché una volta sdoganati vampiri e licantropi, la passione tra umani e non umani è diventata l’abc di qualsiasi nuovo franchise hollywoodiano. Intuendo l’importanza dei protagonisti (cosa sarebbe stato Twilight senza Robert Pattison e Kristen Stewart?), i produttori di Beautiful Creatures hanno provinato centinaia di attori prima di arrivare a loro due. La cupa e misteriosa Alice Englert, e l’aitante e sorridente Alden Ehrenreich, vera e propria sorpresa del film, addirittura ‘piacevole’ e digeribile, grazie soprattutto allo script, se non fosse per l’incredibile messa in scena finale. Che crolla, malamente, dinanzi ai ridicoli effetti speciali.


Siamo a Gatlin, in South Carolina. Qui non succede mai nulla. Ci sono più chiese che librerie, i film al cinema arrivano quando nel resto del mondo sono già usciti in dvd, e quasi sempre con il titolo storpiato, non esiste uno Starbucks e ogni anno, il 21 dicembre, bisogna ricordare la storica battaglia vissuta ai tempi della Guerra Civile, con tanto di fedele riproduzione scolastica. In questo desolante quadro, vive Ethan Wate, ragazzo apparentemente diverso che sogna di fuggire una volta finita la scuola, leggendo persino i libri considerati ‘vietati’ dalla propria Chiesa. Fino a quando la sua vita non cambia, grazie all’ultima arrivata nella propria classe. Lena Duchannes, nipote di un misterioso individuo considerato ‘adoratore del diavolo’ dagli abitanti più religiosi e bigotti della città. Ma tra i due esplode subito la scintilla, anche perché Ethan ha visto Lena per una vita, nei suoi sogni. Peccato che la ragazza non sia ciò che appare, essendo una strega. Pronta al cambiamento. Perché allo scoccare del suo sedicesimo compleanno, Lena, vittima di un’antica maledizione, vedrà la magia bianca e quella nera affrontarsi per decidere il suo destino…

Un’altra storia d’amore adolescenziale a tinte ‘fantasy’. Anche basta? Assolutamente sì, se non fosse che quando c’è da battere il ferro finché caldo, ad Hollywood non si può imporre nessun tipo di stop produttivo. Con 4 libri a disposizione, alla Summit sono brillati gli occhi quando è stato dato il via ufficiale a La Sedicesima Luna, primo capitolo di un annunciato franchise che prometteva magici effetti speciali, ed un taglio meno ‘Harmony’ rispetto al cugino Twilight, riuscendo solo in parte nell’intento.

Perché se lo script di Richard LaGravenese colpisce soprattutto nei dialoghi, taglienti, intriganti e tutt’altro che infantili, a perdere quota è l’intero apparato scenografico, letteralmente zavorrato da una serie di effetti speciali purtroppo scadenti. Ogni qualvolta è la magia ad entrare in scena, e in un film di ‘maghi’ non è un particolare da poco, l’intera opera crolla. Televisivo e di bassissima lega, il colpo d’occhio che dovrebbe stupire finisce invece per scivolare nel ridicolo andante, limitando una pellicola per molti versi sicuramente più affascinante ed interessante dell’intera saga vampiresca partorita dalla mormona Stephenie Meyer. Merito, questo è poco ma sicuro, di un cast di primissimo livello.

Perché se i decani e più volte candidati/premiati all’Oscar Emma Thompson, Jeremy Irons e Viola Davis non sorprendono affatto, a farsi notare con estremo piacere è Alden Ehrenreich, 23enne di talento e vero e proprio predestinato. Attore dall’età di 4 anni, Alden ha stregato prima Francis Ford Coppola, con Segreti di Famiglia e Twixt, per poi concedersi Park Chan-wook in Stoker e Blue Jasmine di Woody Allen. Nell’attesa, ecco il debutto da protagonista assoluto in Beautiful Creatures, bagnato da una prova estremamente convincente, grazie ad un’espressività finalmente plasmabile, e non monocorde come già avvenuto nel recente passato con il collega Pattinson. L’affiatamento con l’ancor più sconosciuta Alice Englert funziona, grazie a due personaggi ben delineati e sicuramente ‘aiutati’ da una sceneggiatura che regala loro dialoghi mai troppo banali, se non addirittura arguti e divertenti.

Peccato sia lo scheletro della storia a perdere spesso e volentieri qualche pezzo, per poi ricomporsi grazie alla bravura di un Jeremy Irons splendente anche se con il freno a mano tirato, ad una Emma Thompson a due facce e ad una Viola Davis a cui il sequel, ci auguriamo, possa dare maggior peso e visibilità. Tralasciando la banalità di una storia che ancora una volta rimarca come sia possibile l’impossibile, davanti alla forza mitologica dell’amore, Beautiful Creatures ha il merito di non aver ceduto alla trama stucchevolmente romantica alla Bella ed Edward per far cassa facile, provando a rappresentare con un pizzico in più di credibilità un flirt adolescenziale nel bigotto, omofobo e repubblicano profondo Sud d’America.

A rovinare l’intera operazione, come detto, l’incredibile pochezza degli effetti visivi, tutt’altro che secondari in una pellicola chiamata a far fuoco e fiamme grazie ai propri protagonisti dai poteri magici, e il quasi continuo dover ‘rispiegare’ le poche svolte di scrittura, palesemente limitata nella sua trasposizione da una produzione misteriosamente povera. Nella speranza che dinanzi ad un prevedibile boom in sala, con l’arrivo dei sequel e il conseguente aumento del budget a disposizione, quest’incredibile mancanza venga una volta per tutte ‘abbattuta’.

Voto di Federico: 5+

Beautiful Creatures (Usa, romantico, 2013) di Richard LaGravenese; con Emma Thompson, Jeremy Irons, Emmy Rossum, Kyle Gallner, Viola Davis, Thomas Mann, Margo Martindale, Lance E. Nichols, J.D. Evermore, Andrea Frankle, Alden Ehrenreich, Justine Wachsberger, Alice Englert, Zoey Deutch, Cameron M. Brown, Camille Balsamo, Lindsay Clift, Rachel Brosnahan, Tiffany Boone, Tim Bell – uscita giovedì 21 febbraio 2013qui il trailer italiano