Home Horror 1485Khz, recensione: Michele Pastrello torna all’horror sovrannaturale con un’angosciante “ghost story”

1485Khz, recensione: Michele Pastrello torna all’horror sovrannaturale con un’angosciante “ghost story”

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con protagonista Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

7 Maggio 2024 15:20

Dopo la tappa al “III Extramondi”, una retrospettiva del cinema fantastico di Michele Pastrello tenutasi al Cinema Teatro Flavio di Roma lo scorso 5 maggio, abbiamo avuto la possibilità di visionare in anteprima il nuovo lavoro di Pastrello, il film breve 1485Khz.  Trattasi di unas “ghost story” di stampo psicologico che attraverso il sovrannaturale e la “Metafonia”, ovvero il cosiddetto fenomeno delle voci elettroniche, ci racconta di una donna delle pulizie alle prese con un’abitazione vuota da ripulire, che manifesta strane e inquietanti presenze.

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1485Khz – La trama ufficiale

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

Una donna addetta alle pulizie sull’orlo del licenziamento si trova vincolata – dal suo bisogno di lavorare – a recarsi a pulire una casa proletaria in un luogo sperduto, in montagna. Prima di lei era stata mandata in loco una collega extracomunitaria, di cui si son perse le tracce. Una volta giunta a destinazione, al buio per via delle tapparelle sigillate, si imbatte in un vecchio volume del fisico Ernst Senkowski: il luogo si rivela sinistro oltre che isolato. Ma il bisogno di portare a casa lo stipendio la condiziona a continuare.

La nostra recensione

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

Il regista Michele Pastrello reduce dal “metafisico” Inmusclâ ci rende testimoni di un sorta di suo ritorno alle origini, quelle del genere thriller-horror dalla spiccata connotazione psicologica, che ritroviamo in lavori come Ultracorpo e Nella mia mente. In 1485Khz Pastrello passa dagli scenari innevati e di ampio respiro del Friuli ad un’abitazione isolata e una messinscena via via più claustrofobica e opprimente.

Per questo nuovo lavoro Pastrello fa di nuovo squadra con l’attrice Lorena Trevisan, già protagonista di “Inmusclâ”. L’attrice friuliana diventa la protagonista di un racconto costellato di suoni stranianti, contatti eterici e presenze malevole che prendono corpo sullo sfondo di una pioggia scrosciante, che ad un certo punto diventa unico appiglio con la realtà per la donna delle pulizie interpretata da Trevisan.

Pastrello come di consueto contamina il cinema di genere con tematiche più alte, non rinunciando ad un sottotesto politico e sociale che in questo caso coinvolge il lavoro nella sua accezione più controversa, quella che viviamo nell’odierno con impieghi precari, lavori sottopagati e atti ricattatori perpetrati sui posti di lavoro, che portano ad uno sfruttamento inaccettabile del lavoratore.

Pastrello usa il cinema di genere come una tela bianca creando bizzarri ibridi che sfruttano tutto il repertorio caro al genere horror, così come la tensione in crescendo che scandisce il thriller e l’elemento psicologico che ne infittisce la trama. Se in “Inmusclâ” era l’immagine a scandire la narrazione, in “1485Khz” è il suono filtrato attraverso le suggestioni della Metafonia, un mezzo di ascolto che declina il tecnologico in sovrannaturale e l’analogico in una sorta di ponte radio tra vivi e morti.

I suoni distorti catturati negli ambienti diventano così voci dall’aldilà, messaggi a testimoniare l’ancestrale bisogno dell’uomo di dare un seguito alla morte, di perseguire una qualche forma di vita eterna, di ambire all’immortalità anche se da un punto di vista meramente spirituale. In questo caso le voci dall’aldilà e le manifestazioni  sovrannaturali che affliggono la protagonista di “1485Khz” prendono suono e forma, per farsi terrificante monito.

Curiosità sul film

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

  • Un film di Michele Pastrello con Lorena Trevisan e Emiliano Grisostolo
  • Cast tecnico: Voice over di Marco Marchese / Musica di Typos e Beat Mekanik / Fotografia di Michele Pastrello / Al Drone X. Oreggi e R. Ondtisov
  • In una scena la protagonista si imbatte in in vecchio volume del fisico Ernst Senkowski, noto per aver creato una radio “paranormale” e tramite questa colloquia con i defunti.
  • Il cosiddetto fenomeno delle voci elettroniche (FVE), in inglese Electronic Voices Phenomena (EVP), conosciuto anche col nome di psicofonia o metafonia o transcomunicazione strumentale, è un presunto fenomeno paranormale che riguarda la manifestazione di voci (ed eventualmente anche immagini) di origine apparentemente non umana in registrazioni, ricezioni o amplificazioni tramite strumentazione elettronica.
  • Il titolo del film “1485Khz” fa riferimento ad una modulazione di frequenza tra 1445 e 1500 kHz, la posizione più favorevole per registrare le voci FVE. Tale frequenza è nota anche come “frequenza Jurgenson” dal nome del documenatarista Friedrich Jürgenson primo ad occuparsi di questo fenomeno.
  • Diversi film hanno utilizzato il tema della Metafonia, il più noto è l’horror White Noise – Non ascoltate (2005) interpretato da Michael Keaton. Il  film ha avuto un sequel direct-to-video White Noise: The Light (2007) interpretato da Nathan Fillion.

Note del regista

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

Dopo più di dieci anni, torno nei territori in cui – nel 2006 prima e nel 2008 poi – vinsi due premi in festival cinematografici dedicati al cinema thriller e horror. Il mio ultimo film inquadrabile nel genere fu Ultracorpo, del 2011, con Diego Pagotto. Ritorno con 1485KHz all’horror, al savrannaturale, oggi, nel 2024, con una ghost story (il cui titolo si riferisce agli studi sulla metafonia di Friedrich Jürgenson) ma sempre nel modo con cui già anni or sono mettevo in immagini l’orrore: quello con il sottotesto politico e sociale, come un tempo grandi maestri erano soliti a utilizzare il cinema di genere, attraverso una storia apparentemente tradizionale. [Michele Pastrelllo]

Friedrich Jürgenson – Dialoghi dall’aldilà

Metafonia e fantasmi al centro del nuovo horror di Michele Pastrello, una ghost story con Lorena Trevisan che diventa metafora di sfruttamento sul lavoro e precariato.

“Voices from Space” (edito in Italia con il titolo “Dialoghi con l’aldilà. La testimonianza toccante di chi ha scoperto il modo di comunicare con i defunti attraverso la radio e il registratore“) è il titolo del libro del documentarista svedese Friedrich Jürgenson, pubblicato nel 1964. Questo libro è stato uno shock non solo per i lettori, ma anche per gli scienziati, perché il suo autore ha annunciato al mondo intero di aver registrato le voci dei morti su un registratore. Konstantin Raudive, uno scienziato che si interessò al lavoro di Jürgenson, divenne in seguito il principale ricercatore su questo argomento.

Nel 1959 Friedrich Jürgenson stava girando un film sull’arte. Il regista di documentari decise di andare fuori città per registrare il canto degli uccelli su un registratore a bobina BASF. Quando Jürgenson ascoltò questa registrazione a casa, oltre al canto degli uccelli, sentì suoni che non avrebbero dovuto essere sul nastro. Qualcuno gli sussurrò:

“Friedel, puoi sentirmi? È la mamma.”

Inizialmente Friedrich Jürgenson suggerì che il suo registratore fosse guasto. Lo mandò di nuovo e ascoltò lo stesso sussurro. Per rilevarlo, Jürgenson ha dovuto tendere le orecchie. In questo sussurro il documentarista ha riconosciuto la voce di sua madre, morta qualche anno fa.

Quelle parole udite sconvolsero tutta la vita di Friedrich Jürgenson. Ha effettuato nuove registrazioni sul suo registratore e ha così ricevuto nuovi messaggi dai morti in diverse lingue.

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1485Khz – Il poster ufficiale

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