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Quarantena – Recensione in Anteprima

Quarantena (Quarantine – Horror, USA 2008) Regia di John Erick Dowdle, con Jennifer Carpenter, Steve Harris, Jay Hernandez, Johnathon Schaech, Columbus Short, Marin Hinkle, Rade Serbedzija, Greg Germann, Joe King, Denis O’Hare, Bernard White.Rifacimento del film spagnolo REC di Jaume Balagueró e Paco Plaza, Quarantena trasporta l’azione a Los Angeles. La reporter televisiva Angela Vidal

di simona
28 Gennaio 2009 08:00

Quarantena Quarantena (Quarantine – Horror, USA 2008) Regia di John Erick Dowdle, con Jennifer Carpenter, Steve Harris, Jay Hernandez, Johnathon Schaech, Columbus Short, Marin Hinkle, Rade Serbedzija, Greg Germann, Joe King, Denis O’Hare, Bernard White.

Rifacimento del film spagnolo REC di Jaume Balagueró e Paco Plaza, Quarantena trasporta l’azione a Los Angeles. La reporter televisiva Angela Vidal e il suo cameraman devono realizzare un servizio sul corpo dei vigili del fuoco e per farlo trascorrono un turno di notte in una caserma dei pompieri. Una chiamata di routine al 911 li porta in un piccolo edificio dove una anziana donna è stata apparentemente colpita da malore. Inaspettatamente trovano gli agenti di polizia già sulla scena, c’è qualcosa di decisamente strano.

Trovandosi nel bel mezzo di una storia importante, Angela e Scott sono determinati a riprendere tutto per essere testimoni degli eventi. Uno dei poliziotti viene attaccato e morso da una donna, uno dei pompieri precipita dalla tromba delle scale, dentro l’edificio sembra essere scoppiata un’insolita epidemia di una malattia simile alla rabbia: chiunque venga morso diventa feroce, violento, folle….Ma quando i condomini cercano di uscire per chiamare i soccorsi, scoprono con orrore che tutte le porte sono state chiuse dall’esterno dalle autorità sanitarie, che si rifiutano di dare spiegazione alcuna, lasciando chiunque sia rimasto all’interno isolato ed in balia di un destino atroce… Al cinema da venerdì 30 gennaio

Quarantena

Diretto da John Erick Dowdle ed ottimamente interpretato da Jennifer Carpenter (sorella di Dexter nella finzione televisiva e moglie nella vita reale), il film – presentato in anteprima lo scorso 7 dicembre al Noir in Festival di Courmayeur – è una vera e propria copia carbone dell’originale (il che fa sorgere la solita annosa domanda: c’era realmente la necessità di farne un remake?). Tutti gli 89 minuti del film vengono ripresi in soggettiva e attraverso un solo punto di vista, quello della telecamera di Scott (che in questa versione riusciamo, per un attimo, anche a vedere in faccia); trovata non propriamente originale se si tengono in considerazione alcuni illustri precedenti come il caso (mediatico, più che cinematografico) The Blair Witch Project o il più recente Cloverfield, ma che comunque funziona egregiamente, offrendo molta suspence e regalando qualche salto sulla poltrona.

Dal punto di vista della storia, c’è un’unico particolare che differenzia la versione iberica da quella americana, ma non è il caso di parlarne in questa sede, trattandosi della spiegazione contenuta nella sequenza conclusiva dell’intera vicenda. Variazione che comunque cambia di ben poco, se non per nulla, il risultato finale.

Sul piano tecnico, invece, le differenze sono maggiori. Mentre le scene e le inquadrature sono rimaste sostanzialmente invariate (quasi Dowdle avesse utilizzato lo stesso storyboard preparato da Balagueró), la qualità delle immagini è molto più pulita, più nitida e cinematografica, anche il ritmo si fa più serrato. Laddove la perdita dell’effetto “amatoriale” delle immagini sgranate e fuori fuoco della telecamera a mano, riesce a conquistare maggiormente l’occhio dello spettatore occidentale, più avvezzo alle pellicole d’oltre oceano che ai film sperimentali a basso budget europei, è pur vero che rende il tutto meno realistico e forse meno coinvolgente.

Voto Simona: 7
Voto Carla: 2. Un film inutile. Non bastava Rec?