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Ca – Recensione in anteprima

Ca (id. – commedia, Francia 2008) Regia di Eric Besnard, con Jean Dujardin, Jean Reno, Valeria Golino, Alice Taglioni, François Berléand, Caroline Proust, Mehdi Nebbou, Cyril Couton, Eriq Ebouaney, Ciarán Hinds, Jocelyn Quivrin, Hubert Saint-Macary, Christian Hecq, Joe Sheridan, Roger Dumas.Solal è morto, ucciso a tradimento, un anno fa. Cash è un truffatore affascinante, elegante

di simona
24 Maggio 2009 08:30

Ca locandina Ca (id. – commedia, Francia 2008) Regia di Eric Besnard, con Jean Dujardin, Jean Reno, Valeria Golino, Alice Taglioni, François Berléand, Caroline Proust, Mehdi Nebbou, Cyril Couton, Eriq Ebouaney, Ciarán Hinds, Jocelyn Quivrin, Hubert Saint-Macary, Christian Hecq, Joe Sheridan, Roger Dumas.

Solal è morto, ucciso a tradimento, un anno fa. Cash è un truffatore affascinante, elegante e audace. Julia Molina, tenace ispettrice dell’Europol, lo sta braccando: spera di usarlo per arrivare a Maxime, inafferrabile genio del crimine il cui arresto le garantirebbe una promozione. Cash accetta di allearsi con la poliziotta e di architettare una truffa colossale per incastrare Maxime. Ma, come nel gioco delle scatole cinesi, i colpi di scena si susseguono a ritmo serrato e, in un continuo ribaltamento di ruoli, niente è come sembra. Qualcuno mente, bluffa e finge di essere un altro, i complici si rivelano a volte traditori e i traditori complici. Le alleanze durano un istante e il truffatore potrebbe scoprire di essere in realtà la vittima di un raggiro. E se i cattivi fossero i buoni e gli amici fossero i nemici? Non esiste truffa senza un pollo da spennare…

Impossibile raccontare particolari maggiori della trama, poichè i colpi di scena si susseguono a ritmo serrato dalla prima scena fino al sorprendente finale. La sceneggiatura della commedia d’azione alla francese scritta e diretta da Eric Besnard, presentata con successo allo scorso Courmayeur Noir in Festival, è evidentemente ispirata ai grandi film sulle truffe (il regista ha citato La Stangata, Butch Cassidy e L’affare Thomas Crown; noi aggiungiamo Ocean Eleven) ed è stata definita in patria “un film champagne” entre bulles qui pétillent et cristal qui tinte (fra bollicine che frizzano e cristalli che tintinnano).


Ca

Non bisogna abbassare nemmeno per un istante il livello dell’attenzione, o si rischia di perdere completamente il filo. Parliamo comunque di una divertente commedia noir con un gusto che rimanda un certo tipo di cinema della fine degli anni ’60, ben orchestrata e godibilissima. Un film che gioca con lo spettatore, inganna con astuzia e diverte senza essere stupido nè volgare. Ca – girato in 11 settimane fra Parigi, Nizza e Monaco – è come una matrioska, contenente forse fin troppe sorprese e la tendenza ad esagerare nel cambiare continuamente le carte in tavola. Con il rischio di disorientare e confondere il pubblico meno che perfettamente attento. Le soluzioni comunque non sono nascoste, bisogna solo sapere dove guardare e forse lo spettatore più attento saprà anticipare alcune mosse.

Jean Dujardin, quasi sconosciuto da noi (e infatti sulla locandina italiana del film la sua foto passa in secondo piano per lasciare spazio al più noto Jean Reno. Guardate la differenza con quella originale) ma amatissimo in Francia, è principalmente un attore comico ma sta esplorando altri generi. Inoltre è dotato di talento e di grande fascino, doti che gli permettono di non risentire troppo di un eventuale paragone con George Clooney o con Steve McQueen. La complicità sullo schermo con Valeria Golino è formidabile e rende credibili anche gli sviluppi più arditi della sceneggiatra. Alice Taglioni, appassionata giocatrice di poker anche nella vita, si è calata benissimo nei panni di Garance e Jean Reno è perfetto come sempre e non mostra la minima difficoltà a portare sullo schermo un personaggio ora gigione, ora gangster senza scrupoli.

Se capite il francese, fate un salto sul sito ufficiale del film.

Al cinema da venerdì 5 giugno

Voto Simona: 7