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Drag Me To Hell: Recensione in Anteprima

Drag Me To Hell (Usa, 2009) di Sam Raimi; con Alison Lohman, Justin Long, Lorna Raver, David Paymer, Dileep Rao, Adriana Barraza, Jennifer C. Sparks, Bill E. Rogers, Flor de Maria Chahua, Reggie Lee, Sage Stallone, Joanne Baron, Jessica Lucas, Alex Veadov, Bojana Novakovic, Fernanda Romero, Bonnie Aarons, Alexi Wasser, Tom CareyHorror.Dopo aver passato l’ultimo

3 Settembre 2009 10:34

Drag Me To Hell: Recensione in Anteprima Drag Me To Hell (Usa, 2009) di Sam Raimi; con Alison Lohman, Justin Long, Lorna Raver, David Paymer, Dileep Rao, Adriana Barraza, Jennifer C. Sparks, Bill E. Rogers, Flor de Maria Chahua, Reggie Lee, Sage Stallone, Joanne Baron, Jessica Lucas, Alex Veadov, Bojana Novakovic, Fernanda Romero, Bonnie Aarons, Alexi Wasser, Tom CareyHorror.

Dopo aver passato l’ultimo decennio tra le colossali rete di SpiderMan, Sam Raimi torna al suo primo vero amore, l’horror. Nel farlo, a 16 anni dalla sua ultima esperienza di ‘genere’ con L’armata delle Tenebre, Raimi realizza un altro capolavoro dei suoi, Drag Me To Hell. 28 anni dopo La Casa il vecchio e inossidabile Sam torna a farci divertire e spaventare con un altro dei suoi folli Luna Park dell’orrore, dove ogni delirante follia non solo è possibile ma è la benvenuta.

Scritto a 4 mani con il fido fratello Ivan, e rimasto per anni chiuso nel proprio cassetto, Drag Me To Hell farà semplicemente impazzire i tantissimi fan del regista, che usciranno dal cinema a dir poco entusiasti per l’ultimo suo gioiello. Per tutti gli altri, e soprattutto per chi si aspetta un film horror che faccia spaventare a morte, uno scontato ma necessario avvertimento… Drag Me To Hell è fortunatamente tutt’altro!

Secchiate di umorismo in perfetto Raimi Style, autocitazioni, omaggi e il suo mai dimenticato ed amato splatter, anche se qui molto più dosato rispetto al celebre passato. Raimi torna all’horror in grande stile, staccando la spina dai budget mostruosi dell’Uomo Ragno per riabbracciare una produzione low budget sulla quale avere totale carta bianca.

A dimostrarlo il film stesso, a volte talmente ironico e volutamente demenziale da risultare semplicemente geniale. L’umorismo che ha reso gli horror di Raimi unici nel loro genere torna a farsi vedere e sentire, dall’inizio alla fine, in una pellicola dove a palesarsi è il divertimento provato dal regista stesso nel girarla.

Al centro della trama Christine Brown (Alison Lohman), giovane ed ambiziosa ragazza di Los Angeles che vuole giustamente fare carriera nella banca in cui lavora. Per far colpo sul suo capo, e far suo il posto di vice direttore della Banca, Christine respinge la disperata richiesta di una strana vecchia signora, presentatasi al suo sportello per chiedere una proroga del prestito per il mutuo della casa. Christine, all’inizio titubante, rifiuta la sua richiesta, umiliando la signora Ganush e togliendole la proprietà della casa.

Per vendicarsi, a questo punto, la vecchia signora lancerà una potentissima maledizione di Lamia su Christine, trasformando così immediatamente la sua vita in un Inferno. 3 giorni, infatti, separano Christine dalle tenebre eterne, tanto da portarla a chiedere aiuto ad un veggente, Rham Jas, che la affiancherà nel tentare di cacciare lo spirito maligno una volta per tutte…

Da questa base nasce e si sviluppa Drag Me To Hell, in un vortice di trovate registiche di primissimo livello, intervallate da situazioni splatter al limite della sopportazione e da situazioni comiche che vi faranno letteralmente sganasciare dalle risate. Raimi gioca, si diverte a prendere e a prendersi in giro, reinventando nuovamente il genere, come solo lui probabilmente riesce a fare.

A seguirlo, in questo delirante viaggio verso l’Inferno, la giovane e convincente Alison Lohman, letteralmente sottoposta ad ogni tortura possibile, con Justin Long nei panni dello scettico fidanzato e la straordinaria Lorna Raver in quelli dell’inquietante Sylvia Ganush. A bizzeffe le scene da vedere e raccontare, per un film che nel suo complesso merita immediatamente l’etichetta di ‘cult movie’, come già successo ad altri indimenticabili titoli di Raimi. Nell’andarlo a vedere un unico consiglio… preparatevi più a ridere che a spaventarvi, anche se mescolando il tutto non potrete che esaltarvi dinanzi ad una simile lezione di cinema.

La speranza a questo punto è che Sam non ci faccia aspettare altri 16 anni prima di tornare al suo genere, l’horror (in teoria non dovrebbe accadere, c’è La Casa 4 dietro l’angolo!) . In caso contrario, detto sinceramente e senza troppi peli sulla lingua, che l’Uomo Ragno vada pure in pensione, perchè privarci di questo folle, delirante, esilarante e geniale Raimi è un’assoluta ingiustizia.

Uscita in Sala: 11 settembre

Voto Federico: 8
Voto Carlo: 8
Voto Gabriele: 9
Voto Carla: 8