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Baciami Ancora – la recensione

Baciami Ancora (id. – drammatico, Italia 2010) Regia di Gabriele Muccino, con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza, Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Adriano Giannini, Valeria Bruni Tedeschi.Che direzione avranno preso le vite di Carlo e di Giulia, di Paolo, Adriano ed Alberto, indimenticabili personaggi de

di simona
pubblicato 29 Gennaio 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 05:23

Baciami Ancora (id. – drammatico, Italia 2010) Regia di Gabriele Muccino, con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza, Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Adriano Giannini, Valeria Bruni Tedeschi.

Che direzione avranno preso le vite di Carlo e di Giulia, di Paolo, Adriano ed Alberto, indimenticabili personaggi de L’ultimo bacio? Gabriele Muccino torna sul “luogo del delitto” con l’atteso sequel del film che lo ha rivelato al grande pubblico e ci riporta a Roma, dieci anni dopo, per curiosare nelle vite degli ex trentenni protagonisti della storia. Si torna così a parlare delle loro storie d’amore, delle amicizie, delle delusioni e degli ostacoli che il destino ha voluto mettere sulle loro strade. Carlo e Giulia si sono amati, sposati, traditi e lasciati. Hanno avuto una splendida bambina, Sveva, che ora vive con Giulia ed il suo nuovo compagno Simone. Carlo invece fa il quarantenne single, con tante donne intorno ma sentimentalmente insoddisfatto, nonostante Anna lo ami veramente. Adriano torna dal suo lunghissimo viaggio, dopo aver scontato anche due anni di carcere a Cuba. Ora è intenzionato a recuperare il rapporto perduto con suo figlio Matteo, che vive con la mamma Livia e che non ha mai conosciuto. Livia ha una storia con Paolo, ma non riesce a fidarsi di lui a causa dei suoi grossi problemi di depressione e del suo scarso impegno nel curarsi per uscirne. Marco sta perdendo sua moglie Veronica, alla quale non riesce a dare un figlio. Per questo, la donna lo tradisce con il giovane ed affascinante artista Lorenzo. L’unico per il quale il tempo non sembra essere passato è Alberto, che continua a fare lavori occasionali e ad avere ogni giorno una ragazza diversa…

Dare un seguito ad un film che è stato – a torto o ragione – etichettato quale specchio e fedele ritratto di una generazione, comporta sicuramente numerosi rischi. Primo fra tutti quello, enorme, di deludere le aspettative del pubblico che ha amato e si è identificato nei personaggi de L’Ultimo Bacio. Sarà riuscito Gabriele Muccino nell’impresa? Oppure avrà avuto ragione Giovanna Mezzogiorno a non accettare di tornare a far parte del cast del film perchè, leggando la sceneggiatura, non le era piaciuto lo sviluppo del suo personaggio?


Cast Baciami Ancora

Con buona pace della Mezzogiorno, che ci sarebbe piaciuto rivedere nei panni di Giulia, per questa volta le diamo torto. Quello di Giulia, con tutta la sua rabbia, le sue incertezze e il suo amore-odio per Carlo, è ancora un personaggio interessante, ricco di sfumature. Rispettiamo comunque la sua scelta (probabilmente dettata da ragioni più personali che artistiche) e applaudiamo Vittoria Puccini per l’ottima prova attoriale.

Ebbene sì, contro ogni previsione della scrivente (confesso di essere partita molto prevenuta nei confronti di questo film, come del resto nei confronti dei sequel in generale), Muccino ha fatto centro. Probabilmente non siamo di fronte al migliore prodotto della sua carriera e sicuramente nemmeno ad un capolavoro, ma quello che vediamo sullo schermo è comunque un buon film, capace di catturare l’attenzione dello spettatore. E, se il buon giorno si vede dal mattino, a giudicare dalla sala cinematografica gremita in cui mi sono trovata questa sera, Baciami Ancora uscirà vincitore anche dalla sfida al box office di questo week end.

Merito di una sceneggiatura semplice ma solida, di situazioni forse un po’ al limite, ma comunque concrete, realistiche e credibili (almeno nel contesto in cui sono inserite, quello di una classe sociale agiata che, nonostante la crisi, non ha problemi di lavoro e non si deve preoccupare di come arrivare alla fine del mese). Merito soprattutto della bella prova di tutto il cast, a conferma di quanto si è sempre detto di Muccino senior: ‘un regista che sa dirigere i propri attori’.

Fra tutti, in particolare, convincono Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino (che ha il ruolo più complesso fra tutti) e Sabrina Impacciatore, forse un po’ sopra le righe all’inizio ma davvero incisiva nella seconda parte del film. A tratti si ride, ma si ride a denti stretti, e ci si commuove di fronte a situazioni ed a personaggi che riconosciamo perchè, nella loro normalità e nelle loro stranezze, nel dolore di una tragica perdita, nelle piccole grandi paure di tutti i giorni e nell’insicurezza del futuro, in fondo un po’ ci somigliano o ci fanno pensare a qualche amico. L’impressione che si ha alla fine, però, è che i trentenni insicuri di ieri, timorosi di assumersi delle responsabilità e di affrontare la vita da adulti, siano diventati dei quarantenni ancora più confusi e fragili.

Certo, qualche caduta di stile c’è, la pellicola non è esente da imperfezioni. Come le passeggiate nei campi di grano (a Roma??), la strizzata d’occhio all’amico Will Smith (fra tutti i film che i protagonisti avrebbero potuto guardare alla televisione, proprio Io sono Leggenda doveva andare a scegliere?) e qualche sponsorizzazione per nulla velata di alcuni noti prodotti che vengono mostrati (in un caso citati e pubblicizzati nel vero senso del termine) in maniera troppo esplicita. Ma archiviamoli pure come peccati veniali, in fondo gli americani lo fanno da una vita.

Voto Simona: 7
Voto Federico: 5