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L’Uomo nell’Ombra (The Ghost Writer) – Recensione in anteprima

L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer – thriller – Francia, GB, Germania 2010) Regia di Roman Polanski, con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, James Belushi, Timothy Hutton, Eli Wallach, Tom Wilkinson, Robert Pugh, Jaymes Butler, Daphne Alexander, Marianne Graffam, Nyasha Hatendi, Angelique Fernandez, Glenn Conroy, Kate Copeland, Jon BernthalQuando un bravissimo ghostwriter accetta

di simona
pubblicato 2 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 03:52

L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer – thriller – Francia, GB, Germania 2010) Regia di Roman Polanski, con Ewan McGregor, Pierce Brosnan, Kim Cattrall, Olivia Williams, James Belushi, Timothy Hutton, Eli Wallach, Tom Wilkinson, Robert Pugh, Jaymes Butler, Daphne Alexander, Marianne Graffam, Nyasha Hatendi, Angelique Fernandez, Glenn Conroy, Kate Copeland, Jon Bernthal

Quando un bravissimo ghostwriter accetta di completare le memorie dell’ex Primo Ministro britannico Adam Lang, il suo agente gli assicura che è l’occasione della vita. Ma il progetto sembra maledetto fin dall’inizio, quantomeno perché il suo predecessore, storico assistente di Lang, è recentemente morto in circostanze misteriose. Lo scrittore parte per raggiungere il Premier in una casa sull’oceano, in un’isola sulla costa orientale degli Stati Uniti. Mentre lavora, il ghostwriter scopre che il suo predecessore potrebbe essersi imbattuto in un segreto oscuro che collegava Lang alla CIA e che forse qualcosa si nasconde nel manoscritto che ha lasciato. Lang era al servizio dell’agenzia di intelligence americana mentre era Primo Ministro? E il predecessore del ghostwriter non è morto in un incidente, ma è stato ucciso per la sconvolgente verità che aveva scoperto? In un mondo in cui niente e nessuno sono quello che sembrano, il ghostwriter scopre rapidamente che il passato può risultare mortale e che la Storia dipende da chi riesce a rimanere vivo per scriverla.

Era dai tempi di Frantic (1988) che Roman Polanski non portava sullo schermo un thriller di sapore tanto hitchcockiano, ambientato ai giorni nostri ed incentrato sulla figura dell’uomo qualunque catapultato per caso in una situazione più grande di lui. Premiato, non a caso, alla Berlinale con l’Orso d’Argento per la migliore regia, L’Uomo nell’Ombra è forse uno dei film meglio riusciti del grande cineasta, nonostante la difficile gestazione (Polanski è stato costretto ad ultimare il montaggio ed a supervisionare la post-produzione del film mentre si trovava in prigione in Svizzera). Senza svelarvi nulla del sorprendente finale, diciamo che l’ultima, geniale e beffarda, inquadratura vale da sola il prezzo del biglietto.


L'uomo nell'ombra

L’uomo nell’ombra è basato sul romanzo Il ghostwriter di Robert Harris, che ha vinto l’International Thriller Writers’ Award per il miglior romanzo del 2008 ed ha collaborato alla stesura dell’ottima sceneggiatura del film. E’ un thriller politico dei più classici pur senza rinunciare ad una certa originalità, è ricco di grande suspance (l’ambientazione invernale su un’isola deserta, con porti in rovina e spiagge battute dalla tempesta, fa sicuramente gioco e contribuisce ad alimentare il clima di angoscia e paranoia in cui l’azione si svolge) ma non rinuncia all’ironia e non si fa mancare qualche tagliente battuta di spirito molto british e molto noir.

La regia di Polanski è sinuosa e magistrale: asciutta, senza inutili istrionismi o compiaciuto esibizionismo, ogni singola sequenza o inquadratura sono sempre e soltanto al servizio della storia. Ci auguriamo, di cuore, che L’Uomo nell’Ombra sia da definirsi come l’ultimo film del regista solo per questioni cronologiche, e che il Maestro Polanski possa risolvere al più presto i propri problemi con la giustizia e tornare quanto prima a regalarci nuovi capolavori.

Ottimo il cast, a cominciare da Ewan McGregor, sempre un po’ stropicciato e con quella sua espressione da bravo ragazzo un po’ ingenuo; uomo comune (tanto da non venire mai chiamato per nome) intrappolato suo malgrado in una spirale di intrighi, segreti, scandali politici e tradimenti, più complessa e pericolosa di quanto lui possa immaginare. Pierce Brosnan è perfetto nella parte di Adam Lang, politico affascinante e carismatico (modellato sulla figura di Tony Blair, sostengono in molti) che lascia il pubblico indeciso fra il credere nella sua sincerità ed amarlo; e il disprezzarne la doppiezza e il volerlo, per questo, prendere a schiaffoni.

Nelle sale dal prossimo 9 aprile.

Voto Simona: 8
Voto Federico: 7,5
Voto Gabriele: 10
Voto Carla: 7/8

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