Home Festival di Cannes The Black Pearl – Mark Hamill dietro la macchina da presa per portare al cinema il suo fumetto

The Black Pearl – Mark Hamill dietro la macchina da presa per portare al cinema il suo fumetto

Mark Hamill (che, per sua sfortuna verrà sempre ricordato nei panni di Luke Skywalker) ha preso parte lo scorso sabato, insieme a Bob Odenkirk, Julie Bowen, Missi Pylee e Michael Jai White, ad una conferenza tenutasi nell’ambito del Los Angeles Comedy Shorts Festival. L’attore – già regista nel 2004, del documentario Comic Book: The Movie

di simona
pubblicato 21 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 01:56



Mark Hamill (che, per sua sfortuna verrà sempre ricordato nei panni di Luke Skywalker) ha preso parte lo scorso sabato, insieme a Bob Odenkirk, Julie Bowen, Missi Pylee e Michael Jai White, ad una conferenza tenutasi nell’ambito del Los Angeles Comedy Shorts Festival. L’attore – già regista nel 2004, del documentario Comic Book: The Movie – si è lasciato sfuggire di essere pronto a portare sullo schermo un progetto che ha accarezzato per lungo tempo.

Nonostante Hamill non si sia sbilanciato troppo (i suoi soci vogliono aspettare di fare un annuncio ufficiale al Festival di Cannes in maggio), tutti gli indizi portano a supporre che si tratti di un adattamento cinematografico di The Black Pearl, fumetto in cinque parti creato proprio da Hamill. La storia viene descritta come drammatica ma venata di humor nero; ambientata nel mondo del giornalismo scandalistico e con tutti gli elementi propri del genere thriller, con scene di violenza abbastanza cruda.

I miei due co-sceneggiatori hanno scritto un film di David O. Russell per la Paramount e ora sono molto quotati” ha spiegato lo Jedi 58enne. “Così ora c’è chi è pronto a darci 30 milioni di dollari per realizzare il film, ma se accettassi un accordo del genere, non mi verrebbe permesso di dirigerlo.” E ancora: “Quando si superano gli 8 milioni ci si deve preoccupare delle vendite internazionali prima ancora dell’inizio delle riprese. Ma se si riesce a rimanere intorno ai 5-7 milioni di budget, si può soprassedere sulle vendite e mantenere un maggior controllo creativo sulla propria opera“.

Fonte: The Wrap

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