Home Curiosità Stasera in TV: American History X – qualche curiosità sul film con Edward Norton

Stasera in TV: American History X – qualche curiosità sul film con Edward Norton

Stasera, 9 Aprile, alle ore 19, su Iris andrà in onda American History X. Il film è stato diretto da Tony Kaye, con Edward Norton, Edward Furlong, Jennifer Lien e Stacey Keach. E’ chiaro che l’invito implicito sia quello di vederlo, se non stasera, quanto prima. Ma dato che non siamo qui per stilare una

pubblicato 9 Aprile 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 13:13


Stasera, 9 Aprile, alle ore 19, su Iris andrà in onda American History X. Il film è stato diretto da Tony Kaye, con Edward Norton, Edward Furlong, Jennifer Lien e Stacey Keach. E’ chiaro che l’invito implicito sia quello di vederlo, se non stasera, quanto prima. Ma dato che non siamo qui per stilare una tardiva recensione, passiamo a poche, brevi curiosità che riguardano questo film del 1998.

– Il ruolo di Derek Vinyard doveva inizialmente andare a Joaquin Phoenix. In seguito al suo rifiuto, Derek fu interpretato dall’ottimo Edward Norton.

– Il film ha guadagnato quasi 24 milioni di dollari in tutto il mondo.

– La maglietta indossata da Seth durante la partita di basket ha impresso il numero 88. Per i meno informati, questo numero simbolico si rifà al saluto nazista “Heil Hitler“. I due numeri 8 stanno infatti ad indicare la posizione nell’alfabeto della lettera H.

– Edward Norton mise sù poco più di 11 kilogrammi di massa muscolare per girare questo film.

– La parola “fuck” ricorre nel film ben 205 volte.

– Il locale in cui Derek e Danny fanno colazione prima che quest’ultimo vada a scuola è lo stesso che appare in una scena de Il Grande Lebowski dei fratelli Coen.

– E’ risaputo che Tony Kanye, il regista, ebbe alcuni problemi con la produzione. Tutto, sostanzialmente, verterebbe sull’utilizzo del proprio nome nei credits a causa di alcuni problemi in sede di montaggio. Assecondando un vago spirito ecumenico, Kanye volle che ad un suo incontro con un esponente della New Line partecipassero pure un prete cattolico, un rabbino ed un monaco buddista al fine di supportare le sue tesi. L’intenzione pare fosse quella di rendere il tutto “più spirituale” (sic). Chi lo sa che tale scelta non celasse un messaggio che solo chi è stato coinvolto da vicino nel progetto poté cogliere.

Dopo il salto, troverete un video tratto dai primi dieci minuti del film.