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Festival di Venezia 2011: trailer e locandina di Life Without Principle di Johnnie To

Il maestro di Hong Kong torna a sorpresa in concorso a Venezia

pubblicato 10 Agosto 2011 aggiornato 28 Agosto 2020 16:37

Marco Müller aveva dichiarato, durante la conferenza stampa del programma della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che un “amico di vecchia data” l’aveva contattato per avvisarlo che il suo film era bello e pronto per essere presentato al Lido. Ecco fatto: Life Without Principle è il 22° film in concorso di Venezia 68. Johnnie To, davvero uno dei “vecchi amici” del festival, ritorna a quattro anni di distanza dalla presentazione di Mad Detective, che era proprio il film sorpresa di quella edizione.

Life Without Principle racconta tre storie destinate ad incrociarsi. Un’impiegata di banca è costretta a piazzare fondi ad alto rischio ai suoi clienti per raggiungere gli obiettivi di vendita assegnati. Un piccolo malvivente consulta gli indici di borsa, sperando di guadagnare denaro facile per pagare la cauzione del compagno nei guai con la legge. Un inappuntabile ispettore di polizia cade nella disperazione quando la moglie paga un anticipo per un appartamento di lusso che non si può permettere, e quando il padre morente vuole che si occupi della giovane sorellastra che lui non sapeva di avere. Non hanno niente in comune finché non appare una borsa con 5 milioni di dollari rubati, che li trascina in una situazione intricata, costringendoli a prendere decisioni molto difficili fra il bene e il male.

Tre piccoli uomini con un disperato bisogno di denaro nelle loro vite: su questo si concentrerà il nuovo Johnnie To. Che dichiara: “Per sopravvivere, le persone non hanno altra scelta che prendere parte al gioco. Non importa con quanto impegno cerchino di seguire le regole; prima o poi una parte di loro andrà persa“. In attesa di vederlo a Venezia, ecco qui per voi trailer originale (sottotitolato in inglese) e locandina. Il film sorpresa, 23° film in concorso, dev’essere ancora annunciato: rumor prevedono possa essere ancora orientale (Müller aveva parlato di un film che doveva ancora essere approvato dalla censura), molto probabilmente cinese. Forse il nuovo film di Quan’an Wang, regista de Il matrimonio di Tuya.