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Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro

WALLACE & GROMIT IN THE CURSE OF THE WERE-RABBIT di Steve Box, Nick ParkVincitore alquanto inaspettato alla notte degli Oscar per la categoria Miglior Film d’Animazione, dove ha battuto il temibile Il castello errante di Howl ma soprattutto il superfavorito La sposa cadavere, arriva anche da noi Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio

15 Agosto 2006 08:00


WALLACE & GROMIT IN THE CURSE OF THE WERE-RABBIT
di Steve Box, Nick Park

Vincitore alquanto inaspettato alla notte degli Oscar per la categoria Miglior Film d’Animazione, dove ha battuto il temibile Il castello errante di Howl ma soprattutto il superfavorito La sposa cadavere, arriva anche da noi Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro. E diciamo che è assolutamente un film imperdibile, che non fa rimpiangere l’Oscar che ha rubato dalle mani di Tim Burton, anche se gli è forse un gradino più sotto. I creatori di Galline in fuga dirigono un film d’animazione leggerissimo, pieno zeppo di ironia e comicità a tratti grottesca, un film di grande artigianato in cui fa piacere che molti abbiano notato le impronte digitali dei modellatori sui personaggi in plastilina! Storia semplice: Wallace (il proprietario) e Gromit (il cane) hanno creato il macchinario “Anti Pesto” per acchiappare ed intrappolare tutti i conigli che, golosi di verdure, mangiano nella notte tutti gli ortaggi della gente in città, che si sta preparando per una grande fiera. La cosa più pericolosa è che però s’aggira in città anche una bestia inquietante e misteriosa, e Lady Tottington (promotrice della fiera) chiede al duo di catturare la bestia, riconosciuta ormai come il Coniglio Mannaro… E c’è pure un cattivo: Victore Quartermaine, che vuole sia l’amore di Lady Tottington sia prendersi il merito di aver catturato il Coniglio Mannaro. Carinissima la storia di base, ma ancora meglio lo sviluppo (che non si risparmia neanche qualche colpo di scena, addirittura!), in un vortice di divertimento e ritmo altissimo ma soprattutto di una comicità a tratti davvero grottesca e ad un insieme di citazioni da leccarsi i baffi: Frankenstein (ma anche La moglie di Frenkenstein: vedere per credere il manichino enorme di una conigliona che i due creano per trovare la bestiona), King Kong, Dr. Jekyll & Mr. Hide, Non aprite quella porta (la vecchina con la motosega è impagabile!), ovviamente L’uomo lupo, e chi più ne ha più ne metta. Fa piacere poi che, in un’epoca in cui imperversano filmacci presuntuosi, blockbuster pomposi e qualche film noiosetto i cartoni animati possano davvero salvarci. In tutti i sensi.

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