Home Premio Oscar Torino 2011: La guerra è dichiarata – Trailer e recensione del film di Valérie Donzelli

Torino 2011: La guerra è dichiarata – Trailer e recensione del film di Valérie Donzelli

Un tumore al cervello colpisce un bambino e la famiglia reagisce: è il film La guerre est declaree

pubblicato 29 Novembre 2011 aggiornato 28 Agosto 2020 15:21

Juliette incontra Roméo a una festa. “Allora siamo destinati a finire tragicamente?”, le chiede lui. “Non lo so.” gli risponde lei. Si amano, sono felici, hanno un bambino: Adam. Ma qualcosa non va. Il bimbo si comporta in modo strano, piange sempre, vomita all’improvviso e non muove una parte del volto. A poco a poco emergono i sintomi di un gravissimo tumore al cervello del piccolo, che spingerà Roméo e Juliette ad affrontare la loro guerra personale contro la malattia, per la sopravvivenza del piccolo Adam e per trasformare l’incombenza della morte in un inno alla vita.

Film candidato dalla Francia a concorrere ai prossimi Premi Oscar, La guerre est declarée è leggero e pesante allo stesso tempo, come la vita. Lucidissimo e puntuale nel raccontare la malattia e l’ospedalizzazione, le paure, i dubbi, le reazioni e le emozioni, con vicende, situazioni, luoghi, dialoghi e personaggi assolutamente vivi, sentiti e reali perché la storia narrata è quella vera della regista (anche protagonista) e dell’attore Jérémie Elkaïm (che interpreta Roméo). E infatti il film è dedicato a loro figlio Gabriel, che compare nel finale, e ai medici, gli infermieri e gli ospedali pubblici, cosa che eleva quello che vediamo a emblema di una lotta più generale.

Ma è la loro storia privata a coinvolgere, commuovere e far sorridere nei 100 minuti di un film che corre come un treno, condotto con mano sicura e ritmo serrato grazie a un perfetto mix di sceneggiatura, regia e montaggio scatenati, sincopati e scanditi da una colonna sonora azzeccatissima. Il film stesso prende avvio con un espediente sonoro meraviglioso, che dai suoni ripetitivi della risonanza magnetica a cui è sottoposto il bambino fa nascere nella mente della madre il ricordo della musica elettronica alla festa in cui ha conosciuto Roméo. Il tutto contrappuntato da voci fuori campo che intervengono qua e là a dare un tono favolistico alla narrazione e richiamano alla mente il celebre inizio di Jules e Jim, di Truffaut.

guerre

La struttura è da melodramma, in cui gli eventi precipitano sempre più giù, ma è sorretta da toni che alternano il dramma alla commedia, con punti di delicata fantasia surreale, necessaria a non farsi sopraffare dallo sconforto.

E quando Roméo pone a Juliette la domanda che chiunque è costretto a porsi quando si trova di fronte alla malattia e alla sofferenza, “Perché proprio a noi?”, lei gli risponde semplicemente: “Perché noi ce la possiamo fare.”.

Perché quello che non uccide, rinforza. Perché di fronte alle difficoltà più grandi e in primo luogo di fronte alla sofferenza e la possibile morte di un figlio, gli esseri umani riescono a tirare fuori dal fondo del proprio animo una forza e un’energia impensabili. Ma il prezzo da pagare è alto, come in ogni guerra: si devono serrare le fila di se stessi e la lotta contro la malattia finisce per monopolizzare tutta l’esistenza di chi combatte, mettendo a dura prova gli equilibri di coppia, i legami familiari e le amicizie.

Voto di Fulvio: 8,5
Voto di Gabriele: 8

La guerra è dichiarata (La guerre est déclarée – Francia, 2011 – drammatico – 100′), di Valérie Donzelli, con Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, César Desseix, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Lowenshon, Michèle Moretti, Frédéric Pierrot. Dal 1 giugno 2012 al cinema. Ecco il trailer italiano.

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