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Act Of Valor conquista il box office americano

Un febbraio d’oro per il box office americano. I botteghini statunitensi continuano infatti a macinare incassi inattesi, con Act of Valor primo e già pronto a brindare.

pubblicato 26 Febbraio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:34



Un febbraio d’oro per il box office americano. I botteghini statunitensi continuano infatti a macinare incassi inattesi, con Act of Valor primo e già pronto a brindare. Costata 13 milioni di dollari, la pellicola della Relativity ne ha incassati ben 25 in 72 ore, con un pesante R-rated che non ha minimamente inciso sul risultato finale. Tyler Perry si è così dovuto accontentare di un secondo posto, a lui solitamente inusuale, con la sua ultima creatura, ovvero Good Deeds. Il film della Lionsgate si è fermato ai 16 milioni di dollari, risultato che Perry non toccava dal lontano 2007, con Daddy’s Little Girls. Costato ‘solo’ 15 milioni di dollari, Good Deeds finirà comunque in attivo, anche se lontano dai recenti successi del suo regista/sceneggiatore/attore/produttore. Sono invece 77 i milioni di dollari incassati da Viaggio nell’Isola Misteriosa, a questo punto in odore di 3° capitolo grazie al boom estero (130 i milioni di dollari raccolti nel resto del mondo), con Safe House scivolato in 4° posizione e sempre più vicino al muro dei 100 milioni, essendo arrivato ai 98. Il dramma The Vow, successone made in Screen Gems/Sony, è invece arrivato ai 103 milioni, dopo esserne costati appena 30.

Crollo verticale (-60.2%) e flop certificato per Ghost Rider 2. Nicolas Cage continua così a collezionare delusioni, per un titolo arrivato ai 38 milioni di dollari, dopo esserne costati poco meno di 60. Se la Sony / Columbia aveva intenzione di rilanciare il franchise, l’esperimento è decisamente fallito. Altra delusione in arrivo con This Means War della Fox, costato 65 milioni ma già con l’acqua alla gola e con solo 33 milioni di dollari in cassa, mentre è inatteso e roboante il tonfo di Wanderlust. Costata 35 milioni di dollari, la commedia della Universal ha esordito addirittura in 8° posizione, incassando poco più di 6 milioni e mezzo di dollari. Per la Aniston è il peggior debutto sul suolo americano dai tempi di Vizi di famiglia, datato 2005. Altro esordio ed altra delusione per Gone. 9° piazza e solo 5 milioni di dollari per il thriller della Summit Entertainment, per quello che possiamo definire il peggior risultato di sempre ottenuto da un film con Amanda Seyfried protagonista. A chiudere la Top10, e con 15 milioni di dollari in tasca, Arrietty.

In vista della notte degli Oscar, infine, piccola retrospettiva sui 9 titoli candidati al Miglior Film. 605 i milioni di dollari incassati complessivamente, con The Help davanti a tutti (169 milioni), seguito da War Horse (79 milioni), Paradiso Amaro (78), Moneyball (75), Hugo (69), Midnight in Paris (57), The Artist (32), Molto forte, incredibilmente vicino (31), e The Tree of Life, ultimo con ‘solo’ 13 milioni di dollari in tasca. Tra i 9, incredibile ma vero, il super favorito è proprio lui, The Artist, terzultimo negli incassi. A dimostrazione di come gli Oscar e il botteghino non sempre vadano di pari passo. Fine settimana ‘a due’ il prossimo, grazie alle uscite di Project X, sboccata comedy R-Rated della Warner Bros., e di Lorax, cartoon Universal.