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L’uomo di neve di Joe Nesbo arriva al cinema con Tomas Alfredson alla regia

Tomas Alfredson al posto di Martin Scorsese per Joe Nesbo

pubblicato 29 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:12

Fino a pochi anni fa sembrava che dovesse essere Martin Scorsese a dirigere l’adattamento cinematografico de L’uomo di neve, settimo libro della serie Harry Hole firmato Joe Nesbo. Peccato che il leggendario Martin si sia poi interessato prima a The Wolf of Wall Street e poi a Silence, lasciando così strada libera ad altri. Ebbene Variety ha annunciato che sarà Tomas Alfredson ad occuparsi del film, con Scorsese comunque ancora a bordo nel progetto ma in qualità di produttore esecutivo, al fianco dello stesso Nesbo e di Niclas Salomonsson, insieme alla Working Title di Liza Chasin e Amelia Granger.

Il romanzo del celebre scrittore norvegese ci porterà ad Oslo, città avvolta nel buio e dalla neve. Birte Becker è appena tornata a casa dal lavoro quando, fuori dalla propria finestra, nota un pupazzo di neve che sembra scrutarla. Poche ore dopo, Birte scompare senza lasciare traccia. Unico indizio, un pupazzo di neve avvolto nella sciarpa della donna, all’interno del quale viene ritrovato anche il suo cellulare. Il commissario Harry Hole, chiamato per indagare sulla misteriosa scomparsa, si getta a capofitto nel caso per sfuggire ai fantasmi che lo perseguitano giorno e notte e alla notizia che lo ha gettato nel baratro dopo mesi di astinenza dall’alcol e di buona condotta: Rakel, l’unica donna che abbia mai amato, sta per sposarsi. Appena inizia a indagare sulla scomparsa della Becker, Harry si rende conto che il caso ha moltissime somiglianze con altre sparizioni misteriose avvenute a Oslo negli ultimi vent’anni. La procedura è sempre la stessa: una donna, sposata con figli, scompare nel nulla, nella notte in cui sulla città cade la prima neve. Hole è l’unico che può avvicinarsi alla verità, perché il male, subito e inferto, lo conosce molto da vicino e può calarsi pienamente nella testa del serial killer. La scoperta, però, sarà più amara e sconcertante del previsto, perché la mano in grado di perpetrare quegli orrendi crimini è molto più vicina di quanto Harry si sarebbe mai immaginato.

Talento svedese esploso nel 2008 con lo straordinario Lasciami Entrare, poi rifatto dagli americani, Alfredson ha preso parte alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con La Talpa, in Concorso e osannato dalla stampa, tanto dall’essere candidato a 3 premi Oscar. Nel caso in cui il film dovesse avere successo, è evidente, potrebbe nascere un vero e proprio franchise legato al detective Harry Hole, visti i 10 libri a lui dedicati da Nesbo in 15 anni.

Fonte: Comingsoon.net