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La Palmira – la commedia dialettale ticinese al cinema

La commedia dialettale ticinese arriva nei cinema italiani con i sottotitoli e gli esilaranti protagonisti de la Palmira, da giovedì 8 maggio 2014, a 3 euro durante la Festa del Cinema.

di cuttv
pubblicato 8 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:56

La Palmira ha un passo deciso che non tradisce l’età, e forse neanche il sesso dell’esilarante Rodolfo Bernasconi, che la interpreta vestendo panni femminili e parlando dialetto ticinese (lombardo), mentre tiene sotto controllo quel goccetto di vino dl marito e la tranquilla routine del borgo di Mendrisio, sconvolto dall’arrivo del Circo prossimo al fallimento, di un Picasso appeso in camera della cognata Miglieta, un piccolo giallo rocambolesco, una caccia al tesoro e risate da esportazione.

La Palmira è la protagonista della commedia dialettale ticinese, diretta da Alberto Meroni, e scritta con Diego Bernasconi, che porta sul grande schermo i cugini svizzeri dei Legnanesi, insieme a Palmira, il marito Geni, la cognata Miglieta, tre uomini vestiti da donna ma non travestiti, come tengono a sottolineare, nel cast che conta Rodolfo Bernasconi con suo figlio Davide, Germano Porta, Valerio Sulmoni, Simona Bernasconi e Flavio Sala.

Una spassosa commedia che ricorre al bianco e nero e riprese teatrali per la scansione temporale di sogni e ricordi, insieme a quelle aeree di un drone che guarda dall’alto il crocevia di vite che lasciano casa per orgoglio, per finire all’ospizio o far parte dello show del Circus Beck.






Beck - La Palmira - IL FILM
La Palmira - IL FILM

La Palmira ul film, arriva in Italia con i sottotitoli, e la comicità della Compagnia Comica dialettale di Mendrisio, distribuito da giovedì 8 maggio 2014 con l’affollamento di prime offerte a 3 euro dalla Festa del Cinema, dopo aver ricevuto il premio debuttanti opera prima al Montecarlo Film Festival e sbancato il botteghino del Canton Ticino, superando anche di Sole a catinelle di Checco Zalone nel nel primo weekend di programmazione.

Beck - La Palmira - IL FILM

Curiosità

La location: tutto il film è stato girato a Mendrisio, nel Canton Ticino, Svizzera, tra maggio e giugno 2013. La produzione lo definisce un film a «chilometro zero».

Le comparse: come comparse sono stati coinvolti gli abitanti di Mendrisio. Questi sono anche chiamati «momo», a causa della ripetizione, nella parlata locale, della parola mò, che significa ora, adesso.

La lingua: Palmira – la Palmira come si dice nel dialetto locale -, Geni, Miglieta, Ersilia parlano il dialetto del Mendrisiotto, simile a quello Lombardo. Nella versione italiana tutta questa parte è sottotitolata. Il direttore del circo parla un improbabile spagnolo, molto più vicino all’italiano che alla lingua iberica. Gli altri parlano in italiano.

I Legnanesi: Palmira e compagni sono considerati i cugini svizzeri dei Legnanesi. Questi ultimi compaiono nelle scene finali del film: Giovanni stacca un manifesto per sostituirlo con quello che annuncia il film dei Legnanesi, che infatti verrà girato prossimamente, ugualmente diretto da Alberto Meroni. Si vedono anche la Teresa e la Mabilia, che dialogano tra loro. Nel trailer invece i Legnanesi sono seduti in poltrona al cinema e si divertono a guardare sullo schermo i loro cugini svizzeri.

I premi: al Montecarlo Film Festival, dedicato alle commedie e diretto da Ezio Greggio, il film ha ricevuto il premio debuttanti opera prima. A consegnarlo al regista e produttore, Alberto Meroni, sono stati le Veline e il Valentino di
Striscia la Notizia. Come i campioni d’incasso provenienti da varie nazioni – tra questi “Sole a catinelle” con Checco Zalone, premiati come miglior film e miglior attore -, “La Palmira Ul Film” è stato proiettato in lingua originale con i
sottotitoli in inglese. La serata della premiazione è stata seguita dalle telecamere di Mediaset e trasmessa il 6 marzo, in seconda serata, su Rete4 in uno speciale a Supercinema di Antonello Sarno.

I risultati in Svizzera: il Quotidiano della Radiotelevisione svizzera lo ha proclamato “Personaggio dell’anno 2013”.

Qualche commento dai giornali: «Esordio trionfale al cinema» (RSI La1 – Il quotidiano), «La Palmira ha fatto centro» (La Regione Ticino), « La Palmira Ul Film” è stato il film più visto del fine settimana nelle sale della Svizzera Italiana» (ticinonline), « evento cinematografico dell’anno per il Ticino» (infoinsubria.com).

Il Picasso: è stato realizzato da un artista svizzero, Luigi Boccadamo.

Le musiche, che ben si accompagnano alle immagini, sono di Zeno Gabaglio. Il musicista svizzero di Mendrisio ha iniziato a studiare il violoncello a 8 anni: avrebbe voluto suonare il violino, ma gli hanno detto che aveva le dita troppo grosse.

Papere e fuoriscena: papere e risate degli attori si possono vedere alla fine del film, mentre scorrono a lato i titoli di coda.

La palmira - poster

Alfabeto del film

A Abitanti: le comparse del film sono gli abitanti di Mendrisio.

B Biancoenero: Palmira sogna un passato da ballerina e da acrobata sul filo. Il sogno è raccontato con riprese in biancoenero come un film muto del passato.

C Circo: l’arrivo del circo Beck sconvolge tutta la tranquilla vita del borgo e rappresenta il motore di azione della storia.

D Drone: alcune riprese dall’alto dei vari protagonisti, che si scontrano in una scena molto movimentata sono state realizzate montando la camera su un drone.

E Elisabetta: chi è? E’ la moglie del direttore del circo, semplicemente la sua assistente, l’amante del parroco o altro?

F Feroci: le belve del circo ruggiscono come belve feroci: i bambini le vedono (ma solo loro) e si impauriscono.

G Greggio: Ezio Greggio è stato il promotore del Montecarlo Film Festival, dove “La Palmira Il film” ha ricevuto il premio debuttanti opera prima.

H Hobby: la televisione è l’hobby di Ersilia, la perpetua impicciona, che guarda tutte le trasmissioni e le telenovele in onda sulla televisione italiana.

I Idioma: Palmira, Geni, Miglieta, Ersilia parlano il mendrisiotto. Nella versione italiana tutta questa parte è sottotitolata.

L Legnanesi: Palmira, Geni, Miglieta sono i cugini svizzeri dei Legnanesi, che compaiono nella scena finale, annunciando il loro prossimo film.

M Meroni: il film è diretto da Aberto Meroni, che ha puntato su una qualità molto elevata di immagini e audio, ricorrendo anche a riprese particolari, come l’uso di un drone, minuti in biancoenero e ripresi da teatro. Dirigerà anche il film dei Legnanesi, in una storia totalmente inedita.

N Novanta: sono gli anni della Miglieta, l’arzilla cognata della Palmira, un po’ sorda, ma solo quando vuole.

O Ottantatre: sono i minuti di durata del film. Da non perdere i titoli di coda: mentre scorrono si possono vedere papere, risate e fuoriscena degli attori. E, finiti questi, c‘è ancora un piccolo tormentone.

P Palmira: è la protagonista non più giovanissima – passateci l’eufemismo – del film. Pelliccetta sulle spalle e aspirazioni da ragazzina, comanda tutti.

Q Quadro: che cosa ci fa un Picasso nella stanza di Miglieta?

R Risate: Situazioni, parole, espressioni: tutto è studiato per far ridere, ma sempre evitando ogni volgarità.

S Sogni: come si sogna? In biancoenero pensa il regista e il sogno di Palmira è girato in biancoenero, come i film che forse Palmira vedeva in gioventù. Invece il sogno del marito Geni, ben ancorato al presente, è come se si svolgesse su un palcoscenico di teatro. Sono due parti di elevata qualità, ben inserite nel contesto.

T Telefono: rosso, con rotella come quelli di una volta. Ma dove lo avranno trovato?!

U Ul: nel dialetto di Mendrisio sta per «il», ma l’articolo, nella versione italiana, è stato tradotto.

V Vestiti da donna: come i Legnanesi, anche Palmira e Miglieta sono uomini vestiti da donna. Non travestiti: ci tengono a sottolinearlo.

Z Zalone: Checco Zalone è il grande sconfitto nel weekend del debutto. Nel Canton Ticino “La Palmira Ul film” è uscito nello stesso weekend di Sole a catinelle e ha registrato un maggior numero di spettatori.

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