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Dragon Trainer 2: recensione in anteprima

Festival di Cannes 2014: non è all’altezza del primo, ma Dragon Trainer 2 è un sequel che soddisfa, pieno di avventura e tanto divertimento. Con più draghi, momenti toccanti, e un’animazione di livello pazzesco. E come si fa poi a resistere a Sdentato? Presentato fuori concorso sulla Croisette.

pubblicato 17 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:39


Ancora più avventura. Ancora più Sdentato. Ancora più draghi. Non si sottrae alla legge dei sequel, Dragon Trainer 2, anzi: secondo la formula dei franchise d’animazione hollywoodiani, qui raddoppia tutto. Però possiamo tranquillizzarvi, perché il sequel non snatura di molto l’originale, pur se perde ovviamente in originalità.

Dragon Trainer 2 è un raro caso di sequel che soddisfa, restando avventuroso e molto divertente. Non era un compito facile per la Dreamworks, che ha optato per una trilogia tratta da quello che è ad oggi il suo titolo migliore. Non era facile proprio perché, rispetto alle formule facili di molti altri suoi prodotti, il primo Dragon Trainer ha un’originalità tutta sua, funzionando a meraviglia anche solo come puro film d’avventura.

Ma dove eravamo rimasti? Avevamo lasciato Hiccup e Sdentato amici più che mai, con il primo senza una gamba, quindi ancora più vicino al suo nuovo migliore amico. Oggi i due sono ovviamente inseparabili. Li ritroviamo che sono impegnati in voli spericolati per il cielo e alla scoperta di nuovi territori e nuovi mondi.

Mentre Astrid e gli altri si sfidano in corse coi draghi nel villaggio, Hiccup e Sdentato scoprono per caso una grotta di ghiaccio segreta. Qui vive Eret, un misterioso trainer che ha trasformato la grotta in un rifugio per centinaia di sconosciuti draghi selvaggi. È solo l’inizio di un’avventura che porterà i due protagonisti a dover difendere in prima persona la pace da un nuovo nemico: Drago Bludvist.

Dean DeBlois torna in cabina di regia: perde il co-regista Chris Sanders, ma non perde affatto di vista l’anima del primo film. Forse DeBlois sta già ben pensando di connotare l’intera trilogia di un’identità forte, cosa che potrebbe già piuttosto tranquillizzarci sul terzo episodio già in lavorazione.

Come in ogni sequel che si rispetti, in Dragon Trainer 2 ritroviamo tutta l’allegra compagnia dell’originale, compresi Stoick l’Immenso (padre del protagonista) e Astrid. Si aggiungono poi nuovi personaggi, come il già citato Eret, che col suo fisico e i suoi bicipiti fa impazzire la vichinga bionda Ruffnut, ed uno strano vigilante dalla maschera inquietante su cui è meglio non dire più nulla per non svelare una delle grandi sorprese del film.

Ma i veri protagonisti sono ancora una volta loro: i draghi. Qui ce ne sono davvero moltissimi, di tutte le forme e di tutti i colori (attenzione ai baby draghi e agli Alpha!), e quando si muovono in gruppo sembrano quasi dei pesci in un’acquario. Dal punto di vista tecnico è inutile girarci attorno: si tratta di una pura meraviglia visiva, a cui il 3D non rende giustizia, oscurando al solito qualunque cosa.

Ci sono intere sequenze lunghissime di battaglia e frenesia totali, che si trascinano per minuti e minuti senza mai annoiare o risultare fracassone. Sono scene in cui all’interno dell’inquadratura si può trovare di tutto e di più, dalla terra all’acqua, dagli umani ai draghi, dal ghiaccio alle pietre. Davvero: ogni dettaglio è realizzato con una perizia che lascia spesso a bocca aperta.

La stessa sceneggiatura non butta mai in gioco elementi a caso, neanche quando sembrano messi lì solo per far divertire: basta pensare alla modalità con cui ritornano verso il finale le pecore viste nella gara iniziale… Nella sua lineare e cristallina semplicità, la trama va avanti tra tanto divertimento e qualche ottimo colpo di scena, con un meccanismo forse più risaputo del primo episodio ma piuttosto efficace.

E lo spettatore, guardando questo secondo capitolo, si ricorda persino in più di un’occasione il perché ama così tanto questo franchise: perché ha un cuore vivo e pulsante. Lo si trova nel rapporto tra Hiccup e Sdentato, affettuoso e tenero come ogni amicizia sentita. Lo si trova anche nella gentilezza con la quale vengono messi in scena dei momenti che potevano essere decisamente più patetici, e che invece commuovono davvero.

Voto di Gabriele: 7
Voto di Antonio: 7.5

Dragon Trainer 2 (How to Train Your Dragon 2, USA 2014, animazione 105′) di Dean DeBlois; con Jay Baruchel, Craig Ferguson, America Ferrera, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse. Qui il trailer italiano. In sala dal 16 agosto 2014.

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