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Jack Ryan – L’iniziazione: recensione del reboot di Kenneth Branagh

L’Analista CIA Jack Ryan torna in azione in uno spy-thriller a mezza via tra prequel e reboot per un discreto action-thriller che non entusiasma, ma neanche delude.

pubblicato 28 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:21

 

Saltata a piè pari la tappa nelle sale italiane arriva direttamente in home video il reboot Jack Ryan – L’iniziazione, un tentativo di riavviare un franchise che nel corso degli anni ha visto dare il meglio nei due capitoli interpretati da Harrison Ford (Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo) e il peggio in quello con protagonista Ben Affleck (Al vertice della tensione), abbiamo volutamente glissato su Caccia a Ottobre Rosso con Alec Baldwin dove in realtà il personaggio principale nella versione cinematografica si rivelava il carismatico Marko Ramius di Sean Connery.

Il tentativo di questo nuovo flm è palese, si tenta di “svecchiare” il franchise puntando su un plot che narra di “origini” rivisitandole e ponendo le basi per un nuova serie di film, ma puntando ad una nuova platea meno legata alla matrice letteraria del personaggio creato da Tom Clancy si è costretti ad optare per un protagonista più giovane come il volenteroso Chris Pine che perde inevitabilmente in carisma ed esperienza rispetto ad un attore come Harrison Ford, anche se chi ha curato l’operazione non è uno sprovveduto ed ha confezionato un plot in stile “La regola del sospetto”, affiancando alla “recluta” un paio di veterani di carisma come Kevin Costner, che prende idealmente il posto del Ryan più anziano e Kenneth Branagh che oltre a dirigere il film con mano sicura si cimenta nel ruolo dell’antagonista, tratteggiando però un personaggio a tratti monocorde e un po’ troppo trattenuto rispetto alle consuete potenzialità di caratterizzazione offerte da questo tipo di ruoli.

Il film di Branagh non entusiasma di certo, tanto per intenderci non vi aspettate di trovarvi di fronte ad un riavvio di saga come quello concepito per il Bond di Daniel Craig; il Ryan di Chris Pine viene aggiornato, ma non stravolto, il suo background include gli attentati dell’11 settembre, un periodo da militare volontario in Afghanistan e si rispetta la versione del libro con una lesione alla schiena che lo costringerà ad un lavoro d’ufficio, ma le sue abilità di analista al servizio della CIA ben presto lo metteranno di fronte a tutti i rischi che coinvolgono un agente operativo e nel caso di questo nuovo film ad un complotto di stampo economico, che vede un losco magnate russo (Branagh) tramare un duplice attentato terroristico contro gli Stati Uniti ancora traumatizzati dall’11 settembre, un complotto che mira a far collassare Wall Street e l’economia nazionale sprofondando gli States in una seconda “Grande depressione”.

Jack Ryan – L’iniziazione ha il pregio di una regia senza fronzoli che pur limitando l’azione ai minimi termini, punta ad alcuni classici escamotage del filone spionistico messi in scena con un certo rigore, un rigore che però diventa inevitabilmente anche un limite che pone il film di Branagh in un territorio sfocato che pecca di personalità e di appeal per un pubblico in cerca adrenalina e azione.

JACK RYAN: SHADOW RECRUIT

Se si voleva fare un riavvio di questo tenore secondo noi si doveva osare di più, così su schermo abbiamo un personaggio che non raggiunge appieno una personalità che possa paragonarsi ad un Jason Bourne o ad un Ethan Hunt, lode al volenteroso Chris Pine che mostra un talento in crescita che però lo vede cimentarsi con una versione più giovane e aggiornata di Harrison Ford di cui in fondo non si sentiva il bisogno, e che a fine visione manca l’obiettivo di coinvolgere a tal punto da volerlo rivedere al più presto impegnato in una nuova missione.

Jack Ryan – L’iniziazione si rivela nel complesso un’operazione molto meno coraggiosa di quanto avrebbe potuto e dovuto essere, al giorno d’oggi il filone spionistico ha subito diversi “upgrade” che arrivano dal piccolo schermo con serie tv come Alias e 24 che hanno stabilito nuovi parametri per il genere e permesso di conquistare grosse fette di pubblico, punti di riferimento da cui il grande schermo non può prescindere in special modo se si tentano operazioni come questa, rischiando come accaduto in questo caso di confezionare un buon film che però resta ben al di sotto delle premesse.

Voto di Pietro: 6

Jack Ryan – L’iniziazione (action-thriller / USA-Russia 2014). Un film di Kenneth Branagh. Con Chris Pine, Kenneth Branagh, Keira Knightley, Kevin Costner, Nonso Anozie, Peter Andersson, David Paymer. Disponibile in DVD e Blu-ray dal 4 giugno 2014.

JACK RYAN: SHADOW RECRUIT