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Roma 2014 – Love, Rosie – #ScrivimiAncora: Recensione in Anteprima

Roma 2014 – bagno di pubblico delle grandi occasioni al Festival capitolino per Love, Rosie

pubblicato 19 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:15

Folla delle grande occasioni al Festival Internazionale del Film di Roma per due giovani idolatrati dagli adolescenti di mezzo mondo. Lily Collins, che è stata Biancaneve, e Sam Claflin, belloccio visto in Hunger Games. I due attori hanno calamitato centinaia di fan sin dalle prime luci dell’alba all’Auditorium capitolino, con ressa sul red carpet, urla in sala ogni 2 battute e proiezione iniziata con 40 minuti di ritardo. Il perché è facilmente intuibile. Colpa del caos e del delirio ‘creato’ da Lily e Sam. Il fenomeno cinematografico dell’anno Colpa delle Stelle, 303 milioni di dollari d’incasso in tutto il mondo dopo esserne costati 12, ha clamorosamente rilanciato il genere ‘romantic teen-movie’ in sala, senza però per forza di cose scivolare nel dramma.

Love, Rosie, trasposizione cinematografica di un romanzo pubblicato quasi 10 anni fa da Cecelia Ahern, la stessa autrice di quel P.S. I love you poi malamente portato sul grande schermo, può infatti essere definito una sorta di ‘Notting Hill per minorenni‘. Moderno e contemporaneo, ma soprattutto british nell’animo. C’è molto del cinema di Richard Curtis in questo primo film in lingua inglese del tedesco Christian Ditter. Perché si ride di cuore dinanzi alla goffagine dei due protagonisti, da sempre amici ma soprattutto innamorati, anche se mai riusciti a dirselo. Rosie e Alex sono l’uno l’ombra dell’altra da quando sono bambini.

Sono fatti per stare insieme, eppure sentimentalmente parlando non è mai successo. Quasi mai successo. Tra un imprevisto e un’opportunità mancata il beffardo destino li costringe a separarsi. Lui in America, a Boston, e lei in Inghilterra. Con pancione da adolescente incinta all’insaputa del migliore amico. Che in cuor suo è molto altro. A non dividerli mai del tutto una ricca corrispondenza, tra lettere, e-mail e sms. Nel mezzo matrimoni, tradimenti, sogni futuri abbandonati, lutti, gioie, lacrime e in particolar modo tante incomprensioni. Perché il fato sembrerebbe essersi in mezzo tra Rosie ed Alex, negando loro l’opportunità di concedersi pienamente. Cuore a cuore.

Letta così, è evidente, #ScrivimiAncora parrebbe un filmetto strappalacrime nato dalla penna di Nicholas Sparks. Ma Love, Rosie non è questo. Perché prima il libro della Ahern e poi l’adattamento di Juliette Towhid sono riusciti con grazia a dare un ritmo da commedia ‘articolata’ alla pellicola. Un film fatto di gag molto divertenti e inevitabili imprevisti, con l’immancabile colonna sonora pop ad impreziosire il tutto. Perfetti, elemento fondamentale per la riuscita di un titolo simile, i due mattatori. Cresciuta dopo le prime balbettanti prove d’attrice, la bella e lanciata Collins è qui la rappresentazione vivente della ‘sfiga’ fatta adolescente. Ed è clamorosamente credibile nella parte, grazie anche ad una buona alchimia con il co-protagonista maschile, ovvero il fascinoso Claflin. I due si fondono sin dalle prime battute, avvicinandosi e allontanandosi per 100 minuti di bugie e verità non dette, di inseguimenti e fughe. Lei moderna Roberts e lui moderno Grant, potremmo dire. Con Ditter che non si è ovviamente dimenticato l’amica ‘pazza’ da affiancare a Lily, a cui affidare le battute più esilaranti e spiazzanti. Perché come Curtis insegna ci vuole sempre il compagnone possibilmente bruttino ma maledettamente esilarante da abbinare alla coppia. Tutto questo seguendo poco più di 10 anni di vita dei due, tra aborti mancati e profilattici che si perdono nelle buie e tempestose vagine femminili.

La patina estetica costruita dal regista è inesorabilmente figlia dei nostri tempi e indirizzata ad un certo tipo di pubblico. Il suo. Il colore rosa che domina la fotografia in quasi tutti gli interni casalinghi non solo è a lungo andare stucchevole ma soprattutto illogica, a meno che non si viva nell’Universo degli Orsetti del Cuore, così come la miriade di primi piani sui due bellissimi protagonisti con il sole guarda caso sempre alle loro spalle, in modo da sottolinearne i lineamenti infuocati. Ma sono stratagemmi visivi giustificati e giustificabili, perché anche se tutt’altro che originale nell’evoluzione della trama (quale film romantico ormai lo è più) #ScrivimiAncora arriva dritto al proprio obiettivo iniziale. Ovvero quello di raccontare una storia d’amore moderna e non drammaticamente strappalacrime per un pubblico contemporaneo. Divertendo, intrattenendo e perché no, persino commuovendo. Missione compiuta.

Voto di Federico: 6.5
#ScrivimiAncora (Usa, Uk, 2014, romantico, commedia) di Christian Ditter; con Lily Collins, Sam Claflin, Christian Cooke, Tamsin Egerton, Suki Waterhouse, Jamie Beamish, Jaime Winstone – uscita giovedì 30 ottobre 2014.

Festa del Cinema di Roma