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10 trasformazioni e mutazioni da film horror

Halloween è alle porte e Blogo vi propone una speciale classifica video con 10 film che includono memorabili trasformazioni e mutazioni da film horror.

pubblicato 28 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:03

Proseguiamo le nostre classifiche horror dedicate ad Halloween occupandoci di Body Horror, divenuto un vero e proprio sottogenere in ambito soprattutto cinematografico (vedi il remake La mosca) e che negli anni ’80 ha avuto il suo exploit grazie ai maghi degli effetti speciali e all’utilizzo dell’animatronica capace di dare a mutazioni, trasformazioni e deformità una consistenza oggi quasi impossibile da raggiungere a causa di un abuso di CG ed effetti visivi computerizzati.

Chi scrive non condanna la “computer grafica” in generale, ma bensì il suo reiterato abuso, un effetto speciale di fattura artigianale, un burattino animatronico piuttosto che un make-up protesico danno un effetto realistico impossibile da riprodurre con la sola CG, quindi apprezziamo l’impegno dei tecnici nell’utilizzare motion-capture e CG in modo creativo ove si renda necessario, ma sarebbe il caso di non abusarne.

Lode quindi a Peter Jackson che con un background horror anni ’80 ha compreso quanto l’utilizzo di maschere, miniature ed effetti artigianali avrebbe dato profondità visiva alla sua Trilogia dell’Anello, idem per il remake Wolfman che sfoggia sequenze con trasformazioni create dal mago degli effetti speciali Rick Baker miscelando CG e make-up tradizionale, a nostro parere l’unico modo per creare qualcosa di visivamente immersivo e in qualche modo emotivamente tangibile.

Fatta questa doverosa premessa e sperando in un futuro degli effetti visivi sempre più all’insegna dell’ibridazione di tecniche tra passato e futuro, vi lasciamo alla nostra classifica video ricordando per i non avvezzi al genere che le immagini contenute nei video che trovate a seguire sono di natura violenta ed esplicita e potrebbero urtare la sensibilità.

1. Un lupo mannaro americano a Londra

Per chi come il sottoscritto ha una vera  e propria passione per gli effetti speciali questa trasformazione, insieme a quella vista ne L’ululato di Joe Dante, rappresentano una tappa fondamentale nell’evoluzione degli effetti speciali e non solo in ambito horror.

Tecnica di alto profilo e creatività allo stato puro per una spettacolare trasformazione “in diretta” che spinse l’Academy a creare un Oscar per la categoria “trucco”, statuetta andata a Rick Baker proprio per questa sequenza storica creata per Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis.

2. La cosa

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Gli effetti speciali creati da Rob Bottin (Robocop. L’ululato) per il remake di John Capenter scioccarono e al contempo rimasero impressi a fuoco nel’immaginario cinematografico.

Le grottesche mutazioni di un invasore alieno capace di clonare qualsiasi forma di vita permisero a Bottin di mostrare un “bestiario” mutante memorabile e come di consueto le limitazioni mentali di qualche critico da bar (ma guarda che novità) e gli schiamazzi di qualche benpensante inorridito non permisero di cogliere da subito le potenzialità di una pellicola visivamente anarcoide, diventata poi di fatto un “cult” e uno dei massimi rappresentanti, insieme all’Alien di Ridley Scott, dell’horror di stampo fantascientifico.

Per la nostra classifica abbiamo scelto la sequenza dell’autopsia, un compendio quasi brutale dell’utilizzo dell’animatronica.

3. Alien

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Insieme a La cosa di Carpenter uno dei massimi rappresentanti del Body Horror, il corpo dei protagonisti su schermo viene “violato” e diventa preda di un organismo alieno, nel caso del film di Scott il parassita alieno utilizza il corpo umano come “ospite” per una vera e propria gestazione da incubo.

Per la nostra classifica abbiamo scelto la sequenza della fuoriuscita del piccolo alieno (noto come Chestburster) dal petto di Kane (John Hurt), una scena di grande impatto resa ancor più realistica dall’idea del regista di non avvertire il cast di tutto quello che sarebbe accaduto durante la ripresa.

Gli spruzzi di sangue, il lancio di interiora e il mostruoso Chestburster che sfonda letteralmente il petto del suo ignaro “ospite” resterà nella storia del cinema e anche stavolta L’Academy premia  un film a tinte horror con una statuetta per i migliori effetti speciali assegnata ad Hans Ruedi Giger e Carlo Rambaldi con Brian Johnson, Nick Allder e Denys Ayling.

4. La mosca

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Altro rappresentante del Body Horror, stavolta non si parla di clonazione o infezione bensì di mutazione genetica e chi meglio di David Cronenberg sa quanto sia disturbante mostrare “fisicamente” un corpo che muta (vedi Videodrome ed eXistenZ).

Cronenberg per il make-up speciale recluta un team capeggiato da Chris Walas (Scanners, Gremlins) che in seguito debutterà alla regia dirigendo il sequel La mosca 2.

Walas ci racconta passo passo l’evoluzione/involuzione dello scienziato Seth Brundle, interpretato da Jeff Goldblum, da uomo a mostruoso ibrido, una mosca umanoide davvero scioccante che frutterà a Walas un Premio Oscar per il miglior trucco.

5. L’esorcista

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Altro giro altro film che avrebbe meritato un Oscar per trucco ed effetti speciali, ma che invece non ha ricevuto neanche una nomination per il terrificante lavoro di Marcel Vercoutere (animatronica ed effetti speciali) assistito all’epoca da Rick Baker (non accreditato) con l’aggiunta del trucco del veterano Dick Smith (Il padrino).

Tra le numerose scene del film abbiamo scelto quella celeberrima della testa di Regan che ruota di 360°, una sequenza realizzata grazie ad una strepitosa replica animatronica dell’attrice.

6. Poltergeist 2

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Questo sequel del classico di Tobe Hooper “Poltergeist – Demoniache presenze” vide l’apporto creativo dell’artista svizzero H.R. Giger, lo stesso di Alien e guarda caso è suo il concept di una delle scene più terrificanti del film.

La scena che vi proponiamo vede Craig T. Nelson nei panni del padre di famiglia Steve Freeling espellere letteralmente dal suo corpo un mostruoso verme gigante che prenderà la forma di un deforme torso dall’aspetto vagamente umano, il cui aspetto davvero difficile da dimenticare non poteva che arrivare dal diabolico genio di Giger.

7. Society

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Society con la sua orgia mutante finale rappresenta uno dei capolavori horror degli anni ’80 e per la nostra classifica abbiamo scelto proprio quella scena finale di corpi che si fondono in aberranti e viscide mostruosità.

Il film d’esordio del regista Brian Yuzna è “Body Horror” allo stato puro e al contempo una satira feroce della società che dimostra quanto l’horror possa andare al di sotto delle superficie arrivando visivamente al di là della consueta percezione emotiva, dando solidità e significato a ciò che la mente partorisce e che l’uomo definisce incubi.

8. Nightmare 2

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Questo sequel ha il merito di mostrarci il Freddy Krueger (nuovo make-up incluso) che poi diventerà l’icona horror di culto che tutti conosciamo e una strepitosa scena in cui Freddy fuoriesce letteralmente dal petto del giovane studente Jesse Walsh interpretato da Mark Patton.

Dietro al lavoro di make-up protesico c’è Kevin Yagher (La bambola assassina) che darà una poderosa svolta al volto di Freddy permettendo all’attore Robert Englund di caratterizzare il personaggio e imprimergli i connotati del suo volto che diventerà inseparabile e ineguagliabile rispetto all’icona horror in divenire.

La dimostrazione di questa totalizzante simbiosi attore/personaggio sarà il fallimentare remake del 2010 con Jackie Earle Haley che metterà bene in chiaro che quella di Freddy non è una semplice maschera alla stregua di quelle indossate dai colleghi Jason Voorhees e Michael Myers, elemento che non la rende perciò “intercambiabile” (non ci provate più!).

9. Slither

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Prima dei Guardiani della galassia il regista James Gunn confezionò questo folle horror fantascientifico ricco di humour ed effetti speciali che ci hanno regalato una sferzata di nostalgia anni ’80.

Il plot sembra uscito da un film sci-fi degli anni ’50 (avete presente il classico Blob – Fluido mortale?) e racconta di un parassita alieno giunto sulla Terra all’interno di un meteorite, che una volta infettati gli abitanti di una piccola cittadina americana darà il via ad una vera e propria orgia di splatterosi effetti speciali a base di creature mutanti, zombie e orde di viscidi parassiti.

Gli effetti speciali del film, che potremmo definire tranquillamente “fuori di testa”, sono un continuo e sentito omaggio a classici come La cosa di John Carpenter, Il demone sotto la pelle e La mosca di David Cronenberberg, Splatters – Gli schizzacervelli di Peter Jackson e il classico anni ’80 Dimensione terrore aka Night of the Creeps (per quest’ultimo omaggio si è gridato al plagio).

10. Nightmare 4

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Ancora un film della serie Nightmare nella nostra classifica, trattasi di Nighmare 4 – Il non risveglio e in particolare delle famigerata sequenza in cui l’atletica Debbie Stevens (Brooke Theiss) con la fobia degli insetti viene trasformata da Freddy in uno scarafaggio.

A capo del team degli effetti speciali il veterano Howard Berger che ha collaborato a classici come L’armata delle tenebre, Re-Animator 2, Dimensione terrore e Il giorno degli zombi.

Bonus video 1 – Wolfman

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Come premesso nell’incipit dell’articolo il remake Wolfman rappresenta un’ottimo esempio di come miscelare effetti speciali tradizionali con CG e il veterano Rick Baker (Un lupo mannaro americano a Londra) con questo film sembra averne dato ampia dimostrazione.

La scena che abbiamo scelto è la spettacolare trasformazione di fronte ad un consesso di medici che ben presto scopriranno che la licantropia che affligge il portagonista Lawrence Talbot interpretato da Benicio Del Toro non è una patologia mentale, bensì una terrificante maledizione.

Bonus video 2 – Hellraiser 2

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Concludiamo la nostra classifica con la scena in cui la viziosa Julia Cotton (Clare Higgins) torna corporea nel sequel Hellraiser 2 – Prigionieri dell’inferno.

La Julia risorta che si ciba di corpi assorbendone sangue e vita è una delle sequenze horror più disturbanti e pregne di sempre, il lavoro di make-up fatto sul corpo privo di pelle di Julia, con muscoli e carne esposti, è un vero capolavoro; quando parlavamo della “fisicità” che manca agli odierni effetti visivi in CG ci riferivamo proprio a questo.