Home Curiosità Wenn aus dem Himmel (Quando dal Cielo): il cinema in Jazz di Fresu, Di Bonaventura, Eicher e Ferraro

Wenn aus dem Himmel (Quando dal Cielo): il cinema in Jazz di Fresu, Di Bonaventura, Eicher e Ferraro

Alla ricerca della visione attraverso la personale ricerca del suono di Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e Manfred Eicher, protagonisti del viaggio documentale di Fabrizio Ferraro

di cuttv
pubblicato 13 Aprile 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 16:41

“Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai. ” Louis Armstrong

Come è inutile spiegare cosa sia il Jazz a chi non lo sa, per chi ne sente le vibrazioni, la tromba di Paolo Fresu e il bandoneón di Daniele Di Bonaventura non hanno bisogno di presentazioni, ma Wenn aus dem Himmel (Quando dal Cielo) di Fabrizio Ferraro si presenta come uno strumento prezioso per ascoltare le immagini e vedere la musica.

“…volevamo tentare di rilanciare il senso del vedere che si sta spegnendo. Per far questo abbiamo deciso di chiedere soccorso alla musica, al suo processo, al suo lavoro in visione. Con il loro prezioso lavoro musicale, di Bonaventura, Eicher, Fresu, ricercano la visione attraverso la loro personale ricerca del suono. Ed è appunto per questo che il film tenta di recuperare la presenza del vedere attraverso l’ascolto dell’immagine”. Fabrizio Ferraro

Non un semplice film documentario sull’incontro di due stimati jazzisti internazionali, ma un viaggio alla ricerca del suono in continua evoluzione che segue il trombettista sardo Paolo Fresu e il bandoneonista marchigiano Daniele Di Bonaventura dai rispettivi luoghi di origine e in concerto, sino all’Auditorium della RSI di Lugano, luogo quasi metafisico scelto per la registrazione dell’album In Maggiore, uscito lo scorso 20 marzo.

Un auditorium deserto e una platea spettrale che assistono al lavoro artistico e artigianale di ricerca del suono, esecuzione e costruzione della struttura musicale dei due artisti, sotto la stretta sorveglianza creativa del produttore Manfred Eicher, fondatore dell’etichetta discografica ECM.

“Filmare la musica è molto difficile: l’unica possibilità è quella di entrare dentro la musica, capire la giusta distanza e posizione. E per trovare la giusta posizione all’interno dell’auditorium abbiamo impegnato tre mesi. Un tempo necessario per comprendere la distanza tra i musicisti e la cabina di regia e quali equilibri e tensioni potessero far emergere maggiormente la musica.”

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Il film prodotto in collaborazione con Rai CinemaRun to me Film e Opéra Films, la Ecm, il Comune di Fermo, la Fondazione Marche CinemaMultimedia – Marche Film Commissione, il Comune di Fermo, la Camera di Commercio di Fermo, la società Solgas, la Fondazione Cassa di risparmio di Fermo, la Cineteca di Bologna e con il sostegno del programma MEDIA dell’Unione Europea, sarà distribuito da Boudu/Passepartout dal 16 aprile, salvo alcune anteprime, che hanno in serbo anche la proiezione speciali al Cinema Aquila di Roma del 14 aprile, con il regista e Bonaventura e quella all’Eden di Roma del 15 aprile 2015.

Via | Baudu – Facebook