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Maze Runner 2: il panel al Comic-con 2015 (foto e video)

“Maze runner – La fuga” al Comic-Con 2015 – Resoconto del panel con il regista Wes Ball e il cast del film.

pubblicato 12 Luglio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:18

Il regista Wes Ball porta il suo sequel Maze Runner: La fuga al Comic-Con. Lo scrittore James Dashner e gli attori Dylan O’Brien, Rosa Salazar, Ki Hong Lee, Thomas Sangster e Giancarlo Esposito si sono uniti a Ball sul palco per mostrare un nuovo trailer e parlare del film, nell’ambito della presentazione di 20th Century Fox.

I punti salienti del panel

– Dashner ha definito l’ultimo adattamento dei suoi romanzi il momento clou della sua carriera.

– Ball ha detto che il sequel è molto più grande del primo film e presenta un​​ livello di intensità emotiva molto elevato.

– O’Brien ha condiviso i suoi pensieri sul viaggio di Thomas per diventare un leader, che include perdere amici lungo la strada e sentirsi responsabile della loro morte.

– Esposito ha detto che il suo personaggio Jorge è altrettanto esplosivo, ma con più cuore del suo Gus fring interpretato nella serie tv Breaking Bad.

– Qual’è lo stato del terzo film, “La rivelazione”? Dashner ha osservato: “Stiamo lavorando alla sceneggiatura proprio adesso” e Ball ha aggiunto: “Inizieremo probabilmente le riprese nel mese di febbraio”.

I filmati presentati al panel

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Il nuovo trailer ha rivelato un po’ più riprese inedite rispetto al filmato rilasciato in precedenza. Partendo da un breve scorcio di un flashback che si collega agli eventi di Maze Runner – Il labirinto, ben presto si può scorgere l’aspetto familiare dell’interno della struttura WCKD in cui i protagonisti si sono rifugiati. Quel falso senso di sicurezza va rapidamente in frantumi quando Thomas inizia a svelare un complotto misterioso al cui centro si trovano i superstiti del labirinto.

Proprio come nel trailer precedente vediamo i ragazzi che guadagnano la loro via d’uscita verso la regione devastata dal sole al di fuori della struttura e nota come “The Scorch”. A differenza del trailer precedente qui otteniamo indizi degli orrori della nuova location inclusi gli infetti noti nel libro come “Spaccati”, coloro che sono stati alterati dal virus solare chiamato “Eruzione” che ha devastato la civiltà. Mentre non c’è niente in questo nuovo trailer che sia così imponente e impressionante come il Labirinto del primo film, per quanto concerne le ambientazioni gli infetti danno una macabra marcia in più e un tocco “horror” a quella godibile atmosfera da survival-thriller.

Oltre al trailer è stata proiettata anche una prima clip che ha introdotto proprio gli infetti. Chiunque abbia giocato al videogame “The Last of Us” avrà una buona idea di come sono stati concepiti. Infettati dal virus solare, queste creature subumane vivono nei luoghi oscuri di un mondo devastato, nascondendosi dal sole e nutrendosi di ratti. Quando Thomas incappa nel loro covo, li trova nascosti all’interno di un grattacielo fatiscente e pericolante, disturbati dall’intruso gli infetti diventeranno rabbiosi e attaccheranno.

Domande del pubblico

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– Sono stati fatti alcuni grandi cambiamenti della storia portando il secondo libro sullo schermo. Dashner ha spiegato: “Questo film, è una specie di mix. Ci sono alcune cose dal terzo libro che sono portate in questo, in pratica se si sa come il terzo libro inizia, si ha un’idea di ciò che è stato inserito. Penso che Wes e la squadra hanno fatto  un lavoro fantastico nel prendere il secondo e il terzo libro e metterli in una sorta di frullatore traendone un film perfetto.

– Ball e co. hanno fatto alcuni grandi cambiamenti con Teresa (Kaya Scodelario) nel primo film e lo stesso vale per il suo ruolo in questo sequel. Ball ha osservato: “E’ un po’ diversa, ma l’idea di base dell’arco narrativo del suo personaggio è una sorta di redenzione che nel terzo film sarà davvero potente perché l’abbiamo configurata nel modo giusto. E si arriva a godere della sua presenza e vedere il suo arco narrativo e la sua lotta come un personaggio in cerca di rispetto. E’ bello averla per il lungo viaggio con questi ragazzi perché ci permette di avere un tipo di rapporto umano che possiamo esplorare cinematograficamente.

– Se Maze Runner – Il labirinto era il liceo, “La fuga” è come gli anni del college spiega Dashner. “Ho sempre visto il primo film, fondamentalmente, come il liceo o prima quando si lascia essenzialmente il nido. Sei tra quelle mura con i tuoi genitori e poi oltre, là fuori c’è questo tipo di pericoloso mondo sconosciuto. Si potrebbe pensare al prossimo film come agli anni del college, sai cosa voglio dire? Si tratta di, sei là fuori e ti chiedi e adesso cosa accadrà? Ora cosa facciamo? E questo sarà l’arco narrativo che sta per affrontare Thomas passando attraverso quel momento in cui ci si chiede che cosa dovrei fare ora? E saremo in grado di rispondere alla fine del film quando saremo pronti a spingerlo in quello successivo”.

 

Fonte: Collider