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Pedro Almodovar compie 66 anni – Gli auguri di Blogo

Pedro Almodovar compie 66 anni e Blogo celebra il regista spagnolo con una speciale classifica video.

pubblicato 24 Settembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 12:27

Compie 66 anni, oggi 24 settembre, l’acclamato regista spagnolo Pedro Almodovar. Blogo ne ripercorre la filmografia tra citazioni, note biografiche, riconoscimenti e curiosità.

Pedro Almodóvar Caballero nasce il 24 settembre 1949 nella piccola cittadina di Calzada de Calatrava, nella zona della Spagna nota come La Mancha.

Nel 1968 a 16 anni Almodovar approda a Madrid e sbarca il lunario vendendo oggetti usati in un mercato delle pulci chiamato El Rastro.

Negli anni ’70 dopo che Franco pone termine alla produzione cinematografica e chiude la Scuola nazionale di cinema Almodóvar trova lavoro nella compagnia telefonica spagnola e mette da parte il suo stipendio per comprare una cinepresa Super 8.

Dal 1972 al 1978 il regista si dedica a realizzare i suoi primi cortometraggi con l’aiuto dei suoi amici. In pochi anni, Almodóvar è diventato una star de “La Movida”, il movimento culturale pop della Madrid fine anni ’70.

Negli anni ’80 Almodovar disegna fumetti e scrive racconti per alcune riviste underground e suona in un gruppo punk rock. Il suo primo lungometraggio, Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio (1980), venne realizzato in 16 mm e gonfiato a 35 mm per l’uscita in sala. Nel 1987, lui e suo fratello Agustín Almodóvar fondano la casa di produzione El Deseo.

I personaggi dei miei film sono assassini, stupratori e così via, ma io non li tratto come criminali, parlo della loro umanità. (Pedro Almodovar)

 

Cortometraggi e lungometraggio d’esordio

    • 1978 Folle… folle… folle Tim! (Lungometraggio)
    • 1978 Salomé (Corto)
    • 1977 Sexo va, sexo viene (Corto)
    • 1976 Muerte en la carretera (Corto)
    • 1976 Sea caritativo (Corto)
    • 1976 Tráiler de ‘Who’s Afraid of Virginia Woolf?’ (Corto)
    • 1975 Blancor (Corto)
    • 1975 El sueño, o la estrella (Corto)
    • 1975 Homenaje (Corto)
    • 1975 La caída de Sódoma (Corto)
    • 1974 Dos putas, o historia de amor que termina en boda (Corto)
    • 1974 Film político (Corto)

    Folle… folle… folle Tim! è lungometraggio in Super8. Fu la mia prima esperienza a livello narrativo nel costruire e pianificare una storia di un’ora e mezza. Mi piace che ogni cosa che faccio sia per me una specie di prova, mi piace mettermi a lavorare su cose che non conosco e neppure so se sono capace di farle. Si tratta del tipico romanzo rosa. (…) E’ alla fine un melodramma da fotonovela. (tratto da “Folle Folle Folle Pedro. Il cinema di Pedro Almodóvar”, Tredicilune, 1992)

    Salomé è un cortometraggio drammatico basato sull’omonima opera teatrale di Oscar Wilde.

    Gli artisti mi hanno ispirato e hanno ispirato i miei personaggi, dà loro qualcosa per cui vivere…la funzione dell’arte è quella di aiutare a sopravvivere, è aiutarli a vivere. (Pedro Almodovar)

     

    Gli anni ’80

    – Dopo il lungometraggio Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio del 1980, la consacrazione a livello internazionale per il regista arriva nel 1988 con Donne sull’orlo di una crisi di nervi, liberamente ispirato da “La voce umana” di Jean Cocteau e candidato ad un Premio oscar per il miglior film straniero.

    – La madre Francisca Caballero e il fratello Agustín Almodóvar appaiono spesso in ruoli cameo nei suoi film.

    • Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio (1980)
    • Labirinto di passioni (1982)
    • L’indiscreto fascino del peccato (1983)
    • Che ho fatto io per meritare questo? (1984)
    • Matador (1986)
    • La legge del desiderio (1987)
    • Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988)

    Diego, ti ho cercato in tutti gli uomini che ho amato. (María dal film Matador)

     

    Gli anni ’90

    – Il 2000 è l’anno del Premio Oscar e di un Golden Globe al miglior film straniero ricevuti da Amodovar per Tutto su mia madre (1999), film che il regista dedica a: “A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre”

    – Uno dei sui film preferiti è La signora di Shanghai (1947), l’attrice preferita è l’americana Meryl Streep e ha rifiutato l’offerta di dirigere Sister Act – Una svitata in abito da suora (1992).

    • Légami! (1990)
    • Tacchi a spillo (1991)
    • Kika – Un corpo in prestito (1993)
    • Il fiore del mio segreto (1995)
    • Carne tremula (1997)
    • Tutto su mia madre (1999)

    C’è gente che pensa che i figli si facciano in un giorno, però ci vuole tempo, molto, per questo è così terribile vedere il sangue di un figlio versato per terra. Un ruscello che scorre per un minuto eppure a noi è costato anni. Quando ho scoperto mio figlio giaceva lì, in mezzo alla strada. Ho immerso le mani nel sangue e le ho leccate con la lingua, perché era mio, gli animali li leccano no? Non mi disgusta mio figlio, tu non lo sai cosa sia. In una custodia di cristallo e topazio metterei la terra imbevuta del suo sangue… (Huma Rojo dal film Tutto su mia madre)

     

    Gli anni 2000

    – Nel 2003 Almodovar per il film “Parla come lei” riceve due candidature al premio Oscar (miglior regista e miglior sceneggiatura originale) e vince un Golden Globe e un BAFTA per il miglior film straniero.

    – Ha trascorso 10 anni a scrivere la sceneggiatura di La mala educación (2004) durante i quali ha realizzato film di grande successo come Tutto su mia madre (1999) e Parla con lei (2002). Lo script è basato su un racconto che ha scritto quando era adolescente, che era basato sulla sua esperienza in un collegio cattolico.

    • Parla con lei (2002)
    • La mala educación (2004)
    • Volver (2006)
    • Gli abbracci spezzati (2009)
    • La pelle che abito (2011)
    • Gli amanti passeggeri (2013)

    La mia scuola e il cinema erano a solo pochi edifici di distanza sulla stessa strada. La cattiva educazione che ho ricevuto a scuola è stata rettificata quando sono andato al cinema. La mia religione è diventato il cinema. (Pedro Almodovar)