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Roma 2015 – Pan di Joe Wright: Recensione in Anteprima

Barbarossa ‘villain’ e Capitan Uncino ‘buono’. Alla Festa di Roma 2015 il prequel di Peter Pan targato Joe Wright

pubblicato 18 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:45

Leggenda narra che Peter Pan, mitologico personaggio creato da J. M. Barrie, non porti propriamente bene su grande schermo. Se negli anni ’90 Hook di Steven Spielberg venne ingiustamente massacrato dalla critica, nel 2003 la versione kolossal di P.J. Hogan fu un flop talmente cocente da stroncare la carriera del regista australiano. Trascorsi 12 anni in casa Warner hanno osato sfidare la sorte con un prequel da 150 milioni di dollari affidato ad un regista britannico dal passato cinematografico lontano mille miglia dall’Universo blockbuster, Joe Wright, dando così vita a Pan.

E il risultato, neanche a dirlo, è stato uno dei tonfi più rumorosi di stagione. Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione parallela Alice nella Città e nei cinema d’Italia dal prossimo 12 novembre, il film di Wright potrebbe andare incontro ad una perdita netta di 100 milioni di dollari, distruggendo sul nascere le intenzioni iniziali della major che puntava dichiaratamente ad una nuova ‘saga’.

Più o meno stravolta la storia originale, perché la nuova moda di Hollywood vuole gli studios andare alle ‘origini’ dei miti, Pan ci conduce nella Londra sotto costante bombardamento causa Seconda Guerra Mondiale. Peter è un vivace 12enne cresciuto in un tetro orfanotrofio gestito da una grassa e perfida suora, che di fatto vende i bimbi sperduti a lei affidati ad un pirata ‘volante’ in cambio di cibo ed oro. Rapito in piena notte dal temibile Barbarossa, Peter si ritrova improvvisamente in un mondo fantastico dove l’impossibile diventa possibile, tra sirene, coccodrilli giganti, fate, pirati e guerrieri, mentre il ricordo della madre da lui mai conosciuta si fa strada, svelando presto attese verità …

Un’idea affascinante, inutile girarci attorno, quella di provare a riportare in sala il mito di Peter Pan partendo però dalle sue ‘inediti origini’. Un progetto presto naufragato a causa dello script di Jason Fuchs (L’era glaciale 4 e l’imminente Wonder Woman), infantile nei toni, tremendo nei dialoghi e flebile nella costruzione dei suoi personaggi. Volti persino ‘inediti’ nei confronti del mondo cinematografico di Pan, vedi il truccatissimo villain ‘glam’ Hugh Jackman e il ‘buono’ James Uncino, ancora dotato di mano e ‘amico’ di Peter, tanto da salvarlo più e più volte da morte certa.

A completare la tutt’altro che allegra squadra d’attori Rooney Mara, tendenzialmente inutile Giglio Trigato, per un kolossal mai neanche lontanamente epico, completamente svuotato dai suoi significati letterari e totalmente sbilanciato in favore di un intrattenimento per bambini. E allora perché tratteggiare i lineamenti di un Uncino (Garrett Hedlund) che fa il cascamorto con le sirene (tutte interpretate da Cara Delevingne), per non parlare della cupa fotografia e della gratuita colonna sonora rock che spazia dai Nirvana (‘Smells Like Teen Spirit’) ai Ramones (‘Blitzkriep Bop’). Evitabili strizzate d’occhio a generazioni di spettatori che dinanzi ad un’opera tanto visivamente ‘posticcia’ e concettualmente ‘infantile’ appaiono inutili, per non dire fastidiose. Anche perché l’infinita dose di action, più rumorosa che altro, precipita di fronte alla tentennante qualità degli effetti speciali. Un’Isola che ‘non c’è’ di nome e di fatto, quella costruita da Wright, perché quasi interamente ripresa attraverso palesi ed onnipresenti green screen. Che onestamente stonano, al cospetto di una produzione tanto ricca e attuale.

Dinanzi a cotanta finzione, vuoi o non vuoi, è la credibilità stessa dei personaggi e della noiosa storia a non reggere, sbriciolando automaticamente anche quelle poche ma buone idee scenografiche e visive seminate in lungo e in largo dall’inadatto Wright, palesemente fuori dai ranghi di un così ambizioso e mastodontico prodotto. Il perché la Warner abbia deciso di posticipare l’uscita americana della pellicola dal 24 luglio al 9 ottobre, scelta apparentemente insensata vista la ricca finestra estiva gettata alle ortiche, si è così spiegato. Peccato che l’aggiuntivo lavoro di post-produzione non sia riuscito nel miracolo di tramutare il brutto anatroccolo Peter nel cigno Pan, rimanendo intrappolato in un limbo di genere dal taglio ‘vorrei, potrei ma non ci sono colpevolmente riuscito‘.

[rating title=”Voto di Federico ” value=”4.5″ layout=”left”]

Pan (Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è, Usa, 2015) di Joe Wright; con Cara Delevingne, Amanda Seyfried, Hugh Jackman, Rooney Mara, Garrett Hedlund, Nonso Anozie, Paul Kaye, Levi Miller, Emerald Fennell, Bronson Webb, Spencer Wilding, Adeel Akhtar, Julian Seager, Jimmy Vee, Leni Zieglmeier – uscita giovedì 12 novembre 2015.

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