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Box Office Italia 2015, top e flop di stagione del cinema italiano

Un anno faticoso per il cinema italiano, quello che si sta chiudendo, con incassi il più delle volte deludenti.

pubblicato 25 Dicembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:03

L’anno della rinascita. Il 2015 è stato fortunatamente ricco, per il botteghino nostrano, dopo quel 2014 che vide Maleficent primatista con appena 14 milioni di euro incassati. Un fondo del barile presto abbandonato, con ben 9 titoli sopra quell’incasso Regina di 12 mesi fa, e senza considerare il lanciatissimo Star Wars VII che metterà la freccia nel giro di pochi giorni.

Un anno, tra le altre cose, partito a razzo grazie all’exploit de Il Principe Abusivo di Siani, riuscito ad incassare ben 7.112.000 euro al debutto, per poi chiudere a quota 15.474.263 euro. Peccato che quel boom sia stato un clamoroso fuoco di paglia per il cinema tricolore. Perché tolto Siani non c’è un altro titolo italiano nella Top15 del 2015. Archiviato Siani abbiamo fatto fatica, enorme fatica a far cassa, fermandoci il più delle volte alla soglia dei 5 milioni di euro.

Nell’anno della rinascita dal punto di vista degli incassi, con ben 2 film sopra i 25 milioni di euro totali (Inside Out e i Minions) e 3 titoli tra i 18 e i 20 milioni, la nostra produzione ha arrancato, seminando soprattutto tante, troppe delusioni. Ed è qui che nasce la Top10 dei ‘flop’ italiani degli ultimi 12 mesi, tenendo ovviamente in considerazione l’attesa nei loro confronti, il numero di copie a disposizione al momento dell’uscita in sala, i precedenti titoli di registi e/o interpreti e in alcuni casi anche il budget di partenza, il più delle volte taciuto dai produttori nostrani. Impossibile non sottolineare gli incassi ‘deludenti’ di Garrone e Moretti (venduti però in mezzo mondo), così come i disastri firmati Soliti Idioti, Muccino jr. e Guadagnino. A seguire, ovviamente, anche i 10 film che meglio si sono comportati, rimanendo in attesa di quel Quo Vado di San Checco Zalone che dal 1° gennaio infrangerà record su record, puntando al jackpot del 2016 sin dalle primissime settimane di programmazione.

Delusioni italiane di stagione

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10) In fondo al bosco di Stefano Lodovichi – prima produzione Sky per il cinema, 13esimo al debutto con 162.145 euro d’incasso, per poi chiudere a quota 300.000 euro.
9) Torno indietro e cambio vita di Carlo Vanzina – 400 copie, esordio in 2° posizione da 523.000 euro per poi chiudere sotto il milione e mezzo.
8) Game Therapy di Ryan Travis – 281 copie, esordio in 5° posizione con 740.647 euro e totale abbondantemente sotto il milione e mezzo. Budget da 2 milioni.
7) Dobbiamo parlare di Sergio Rubini – decimo all’esordio con 224.089 euro d’incasso per poi chiudere poco sopra il mezzo milione.
6) La scelta di Michele Placido – 230 copie a disposizione, settima posizione e 475.125 euro all’esordio, per poi chiudere a quota 1 milione.
5) Mia madre di Nanni Moretti – seconda posizione all’esordio, 416 sale e 1.110.769 euro d’incasso, con 2.670 euro di media per copia e un totale di 3 milioni e mezzo di euro. Budget stimato sui 7 milioni.
4) Il racconto dei racconti – Tale of Tales di Matteo Garrone – secondo all’esordio con 897.983 euro, 440 sale e un totale arrivato ai 3 milioni di euro. Ne è costati 12.
3) La solita commedia – Inferno di Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli – sesta posizione e 511mila euro all’esordio, con 358 sale a disposizione e 1.430 euro per copia. Chiusura abbondantemente sotto il milione.
2) A Bigger Splash di Luca Guadagnino – 17esimo al debutto con 105.121 euro d’incasso e 154 sale a disposizione. Media per copia di 683 euro. Di fatto sparito alla 2° settimana di programmazione, con meno di 150.000 euro totali.
1) Le leggi del desiderio di Silvio Muccino – 337 copie a disposizione e un esordio in settima posizione con 400.000 euro e una media per copia di 1.187 euro. Poco sopra il mezzo milione a fine corsa.

Successi italiani di stagione

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10) Io che amo solo te di Marco Ponti – esordio in 1° posizione con 1.204.453 euro e un totale a quota 3 e mezzo.
9) Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente di Daniele Luchetti – 631 sale e secondo posto all’esordio con 1.349.066 euro d’incasso, per poi arrivare (fino ad ora) ai 3.428.409 euro.
8) Suburra di Stefano Sollima – 471 sale all’esordio, primo posto e 1.742.182 euro all’esordio, per poi chiudere a quota 4.624.06 euro. Ne è costati 7.
7) Noi e la Giulia di Edoardo Leo – esordio in 2° posizione con 1.237.000 euro per poi chiudere a quota 4 milioni di euro.
6) Se Dio Vuole di Edoardo Falcone – esordio in 2° posizione con 1.057.699 euro per poi chiudere a quota 4 milioni di euro.
5) Italiano medio di Marcello Macchia – secondo all’esordio con 1.971.819 euro, per poi chiudere a quota 4 milioni di euro.
4) Fino a qui tutto bene di Roan Johnson – costato poco più di 200.000 euro, esordiente in decima posizione con 79 copie e 115.000 euro d’incasso, per poi chiudere a quota 350.000 euro.
3) Belli di papà di Guido Chiesa – esordio in prima posizione con 1.475.940 euro, per poi chiudere a quota 5 milioni di euro.
2) Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi – esordio in 2° posizione con 2.142.536 euro per poi chiudere poco sopra i 5 milioni.
1) Si Accettano Miracoli – esordio in prima posizione con 7.112.000 euro al debutto. Primo incasso italiano del 2015 nonché settimo stagionale con 15.474.263 euro.