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La linea sottile: il trailer del documentario

Due guerre dei primi anni Novanta e due punti di vista

di carla
pubblicato 15 Marzo 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:53

Uscirà il 18 marzo il documentario Italo-Croato La linea sottile diretto da Nina Mimica e Paola Sangiovanni e interpretato da Michele Patruno, Bakira Haseòic, Andrea Evangelisti.

Due storie si intrecciano, narrano di due guerre dei primi anni Novanta da due diversi punti di vista: quello di Bakira, una donna bosniaca sopravvissuta alle violenze della guerra nella ex-Jugoslavia e quello di Michele, un ex soldato italiano di una missione internazionale di pace in Somalia, il cui contingente è stato responsabile di violenze contro la popolazione civile.

La parola a Paola Sangiovanni
Due cose mi hanno colpito di più nel viaggio impervio di questo film. Una ne è alla base, e cioè quanto Augusta (Altreforme), Nina ed io, sentissimo forte l’urgenza di parlare della violenza – sopraffazione del più forte, guerra, violenza sessuale contro le donne – che ci ha portato a cercare di afferrare e cogliere i significati profondi che la sottendono al di là dei fatti, l’urgenza di mettere in moto una ricerca che fosse capace di connettere sistemi di (dis)valori in contesti diversi. L’altra è la dinamicità della vita interiore dei nostri protagonisti, Michele e Bakira, che si è svolta sotto i nostri occhi tra il primo incontro di ricerca e l’ultimo di realizzazione del film. Di come la violenza sia ancora, seppure in prospettive opposte, così potente e agente nelle loro vite, come un moto perpetuo, anche di mutamento. Li abbiamo costretti ad un ulteriore viaggio dentro se stessi, al processo attraverso il quale l’esperienza della violenza diventa dicibile. Dentro questo processo, cercando le parole cinematografiche per dirlo, mi si è rivelato in che misura quello che stavamo indagando mi fosse prossimo e tanti echi gli hanno risposto dalla cultura della mia società “in pace”.

La parola a Nina Mimica
Preparando il documentario e tentando di comprendere le cause ed effetti della violenza con la mia protagonista Bakira, credevo che i nostri giri negli orrori della Bosnia post – bellica fossero un vero viaggio nel Cuore di Tenebra.
E’ stato però il viaggio di ritorno, quello verso la luce, il più duro: come continuare a vivere con gli orrori impressi nella memoria? Il coraggio, l’ostinazione, la testardaggine e le contraddizioni di Bakira sono stati per me una lezione di vita.