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El Abrazo de la Serpiente: dalla Foresta Amazzonica al cinema

In viaggio dal cuore della foresta amazzonica al cinema, alla ricerca della conoscenza ancestrale

di cuttv
pubblicato 31 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 08:21

Per esplorare l’Amazzonia ancora incontaminata, legata a rituali e spiritualità che sfiorano il mistico per i pochi indigeni rimasti, arriva al cinema l’esperienza visiva di El abrazo de la serpiente.

Un viaggio drammaticamente avventuroso, nel cuore dell’Amazzonia senza tempo e coordinate riconducibili a quello che muove la razionalità, diretto dal colombianp Ciro Guerra e sceneggiato con Jacques Toulemonde, ispirandosi ai diari dei primi esploratori dell’Amazzonia colombiana: l’etnologo tedesco Theodor Koch-Grunberg e il botanico americano Richard Evans Schultes.

Un viaggio che ripercorre quello dell’antica amicizia tra l’etnobotanico americano Evan, alla ricerca della pianta sacra yakruna … in grado di insegnare a sognare, con il potente sciamano Karamakate, ultimo sopravvissuto del suo popolo, in isolamento volontario nella giungla più profonda che lo ha resto un chullachaqui privo di ricordi e di emozioni.

El abrazo de la serpiente, interpretato da Brionne Davis nei panni di Evan e indigeni non professionisti, come Nilbio Torres nei panni del giovane Karamakate e Antonio Bolívar Salvador Tafillama, in quelle di Karamakate da vecchio, è prodotto da Ciudad Lunar (Colombia), in coproduzione con NorteSur (Venezuela), MC Producciones (Argentina), Buffalo Films (Argentina) in associazione con Caracol Televisión e Dago García Producciones, con il supporto del FDC, INCAA, CNAC, Ibermedia e Hubert Bals.

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2015 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs che gli ha attribuito il premio Art Cinéma, e tra i film candidati al “Miglior film straniero” degli Oscar 2’16, come esclusiva MOVIES INSPIRED, El abrazo de la serpiente arriva anche nelle sale delle principali città italiane, dal 4 agosto 2016.


El Abrazo de la Serpiente: Note di Regia

“Ogni volta che osservavo la mappa del mio Paese, venivo sopraffatto da una grande sensazione di incertezza. Per metà era un territorio sconosciuto, un mare verde di cui non sapevo niente. L’Amazzonia, una terra misteriosa che assurdamente riduciamo a facili concetti. Cocaina, droga, indigeni, fiumi, guerra. Non c’è davvero nient’altro? Non ci sono una cultura, una storia? Non c’è un’anima superiore? Gli esploratori mi hanno insegnato che non è così. Uomini che hanno lasciato tutto, rischiato tutto per raccontarci un mondo che non potevamo neanche immaginare. Sono loro i primi ad essere entrati in contatto, durante uno dei più feroci olocausti che si siano mai visti. Può l’uomo, attraverso l’arte e la scienza, superare la brutalità? Alcuni l’hanno fatto. Gli esploratori hanno raccontato la loro storia. Gli indigeni no. Così è. Una terra grande quanto un continente, ancora da raccontare. Mai vista nel nostro cinema. Oggi l’Amazzonia è perduta. Al cinema può rivivere.”
Ciro Guerra

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Theodor Koch-Grünberg: chi era

Nel 1907 Theodor Koch-Grunberg scrisse nel suo diario: “In questo momento, per me non è possibile sapere, caro lettore, se la giungla infinita abbia iniziato in me il processo che ha portato a una completa e irrimediabile follia tanti altri che si sono avventurati in queste terre. Se è così, posso solo scusarmi e chiederti un po’ di comprensione, poiché ciò che ho visto in quelle ore incantate è stato tale che mi sembra impossibile descriverlo con una lingua che consenta agli altri di capirne la bellezza e lo splendore; so solo che, come tutti coloro che si sono tolti lo spesso velo che li rendeva ciechi, quando ho ripreso i sensi, ero diventato un altro uomo.”

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Glossario Amazzonico

AYUMPARI: Saluto cohiuano. Si traduce con “presente”.

CAAPI: Insidiosa pianta rampicante dai grandi poteri allucinogeni. Viene preparata mischiando anche altre piante per accrescerne gli effetti.

CABOCLO: Nome dato agli indigeni “acculturati” che lavorano per i bianchi. La traduzione letterale della parola è “traditore.”

CAUCHERO: Nome dato ai coloni che si dedicavano allo sfruttamento della gomma amazzonica.

CHIRICASPI: Pianta medicinale e allucinogena, usata occasionalmente dagli sciamani e dai payés dell’Amazzonia.

CHORRERA: Centro di raccolta della gomma nell’Amazzonia colombiana. Ceduta dal governo colombiano ai baroni della gomma all’inizio del Ventesimo secolo, era il luogo in cui i caucheros commisero i crimini più atroci ai danni degli indigeni. Fu anche saltuariamente usata come missione dei Cappuccini e come caserma militare durante la guerra col Perù; in seguito, per decenni rimase abbandonata. Oggi è un centro per la memoria dell’olocausto della gomma.

CHULLACHAQUI: Figura mitologica dell’Amazzonia. Copia svuotata di un essere umano che vaga per la giungla in attesa di qualcuno da ingannare. Ogni essere umano del mondo ha un chullachaqui: l’aspetto esteriore è identico ma all’interno è completamente vuoto.

COCA: Pianta sacra degli indigeni nativi del Sud e Centro America. Apprezzata sin dall’antichità per la sua capacità di alleviare la fame e la fatica, ma anche per le sue proprietà spirituali.

COHIUANO: Tribù estinta dell’Amazzonia, sterminata dai baroni della gomma.

KASCHIRÍ: Liquore fermentato di mandioca.

MALOCA: Larga e lunga capanna comune, tipica delle comunità amazzoniche.

MAMBE: Misto di foglie di coca, ridotta a polvere fi nissima, e ceneri di foglie di yarumo, una pianta che attiva e potenzia le proprietà energetiche e nutritive delle foglie di coca.

PAYÉ: Guida spirituale e leader religioso delle comunità amazzoniche; custode della tradizione ancestrale, scienziato e medico esperto di piante.

SIRINGUERO: Nome dato ai nativi e ai mestizos resi schiavi dai baroni della gomma, costretti a lavorare nelle piantagioni di gomma, estraendola dagli alberi, in condizioni disumane, per tutta la vita.

VIRAKOCHA: Divinità indigena dai grandi poteri. Alcune comunità amazzoniche usavano questo nome per gli invasori europei.

VIROLA: Arbusto della giungla la cui corteccia è ricca di alcaloidi allucinogeni. Usata frequentemente in una mistura col caapi per produrre visioni del mondo spirituale.

YAKRUNA: Pianta rampicante allucinogena che infesta l’albero della gomma. La linfa degli alberi su cui cresce è di eccezionale purezza.

YARUMO: Grande albero le cui foglie hanno proprietà medicinali

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