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Silence di Martin Scorsese dura 195 minuti (per ora)

Silence sarà il film di Martin Scorsese più lungo di sempre?

pubblicato 22 Agosto 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 06:29

Non esiste ancora una data d’uscita per Silence di Martin Scorsese, che ha saltato a piè pari i grandi Festival cinematografici (Cannes e Venezia) per sbarcare in sala entro la fine del 2016, in modo da poter correre per gli Oscar del 2017. Ebbene secondo quanto riportato da Kris Tapley di Variety l’attesa pellicola del regista americano, tratta dal best seller di Shusaku Endo e di fatto da due decenni in ‘lavorazione’ (con tanto di causa intentata da Vittorio Cecchi Gori) durerà la bellezza di 195 minuti.

O forse dovremmo dire che l’attuale versione del film, probabilmente tutt’altro che definitiva, arriva alle 3 ore e 15 minuti. Anche Gangs of New York, va detto, arrivava alle 3 ore e mezzo, per poi andare incontro ad una sforbiciata ‘suggerita’ da Harvey Weinstein. La Paramount farà tanto anche con Silence, chiedendo una riduzione cinematografica al regista?

Ad un passo dalle 3 ore, nella lunga cinematografica di Scorsese, ci arrivò Casino, mentre The Wolf of Wall Street abbattè il temerario muro. Che Silence possa diventare il suo film più lungo? Interpretata da Andrew Garfield, Liam Neeson, e Adam Driver, la pellicola è ambientata nella Nagasaki del 1633: l’indomito padre gesuita Cristovao Ferreira, che da anni si batte in Giappone per diffondere il cristianesimo, ha rinnegato la vera fede ed è diventato un apostata: questa è la notizia sconvolgente che giunge a Roma. La Compagnia del Gesù decide allora di inviare in Oriente due giovani fratelli, Sebastian Rodrigues e Francisco Garrpe per compiere un’indagine all’interno della chiesa locale. I due gesuiti però, partiti pieni di ideali e di entusiasmo, si scontrano ben presto con la dura realtà del Giappone dei Tokugawa e delle persecuzioni. I sospetti cristiani vengono costretti dalle autorità giapponesi a calpestare immagini sacre: chi si rifiuta viene torturato e ucciso, mentre chi accetta viene deriso e costretto a vivere ai margini della società, rifiutato tanto dalla comunità cristiana quanto dai giapponesi. La vita in Giappone si fa sempre più difficile per Rodrigues che ora vive in prima persona le persecuzioni e che finisce, evangelicamente, per essere tradito dall’amico Kichijiro, il suo “Giuda”, mentre implora Dio di rompere il suo “silenzio”.

Fonte: Playlist