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7 Minuti: prima clip del film di Michele Placido

7 Minuti: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Michele Placido nei cinema italiani dal 3 novembre 2016.

di cuttv
pubblicato 16 Ottobre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 06:16

 

Aggiornamento di Pietro Ferraro

 

Il prossimo 3 novembre arriva nei cinema 7 Minuti, il nuovo film da regista di Michele Placido che racconta la storia di un collettivo di 11 lavoratrici che si trovano a scegliere il destino dell’azienda per cui lavorano e a confrontarsi aspramente sulle loro vite e il loro futuro.

Koch Media ha reso disponibile una prima clip del film con Placido che si è ritagliato anche una partecipazione in veste di attore e si è ispirato per la sceneggiatura ad una storia vera accaduta in Francia nel 2012.

Il film presenta un cast tutto al femminile che da solo vale la visione e che include Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Violante Placido, Ottavia Piccolo e le cantanti Fiorella Mannoia e Maria Nazionale. La Mannoia ha già recitato in alcuni western negli anni ’70, tra cui Una colt in mano al diavolo e nel 2003 nella commedia Prima dammi un bacio mentre Maria Nazionale ha interpretao un ruolo nel film Gomorra di Matteo Garrone.

 

 

 

7 Minuti: trailer del film di Michele Placido

 

Aggiornamento di Pietro Ferraro

 

Koch Media ha reso disponibile un trailer di 7 Minuti, il film d Michele Placido basato su una storia vera, accaduta in Francia, a Yssingeaux, nel 2012.

Il film racconta del dibattito che si accende in un’azienda tessile italiana il cui consiglio di fabbrica composto da 11 donne è chiamato a decidere se porre o meno il veto sulla cessione della maggioranza della proprietà ad una multinazionale.

7 Minuti, nei cinema a partire dal 3 novembre, è interpretato da Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido, Clemence Poesy, Sabine Timoteo, Ottavia Piccolo, Anne Consigny con la partecipazione di
Michele Placido. ll cast è completato da Luisa Cattaneo, Erika D’Ambrosio, Balkissa Maiga. Bruno Cariello, Lee Colbert, Mimma Lovoi, Donato Placido e Gerardo Placido.

 

 

7 Minuti: 11 operaie in lotta con il tempo e il cinema di Michele Placido

11 operaie di una fabbrica devono decidere in poche ore il destino di 300 colleghe, legato a 7 minuti

7 minuti sembrano niente solo quando non sottraggono tempo prezioso al caos della nostra esistenza. Diventano abbastanza per Michele Placido, attore e regista di Romanzo criminale e Vallanzasca che torna davanti e dietro la macchina da presa con 7 Minuti – Il Film, scritto insieme a Stefano Massini e Toni Trupia, dall’omonima opera teatrale di Stefano Massini.

Un film per raccontare la storia ispirata a quella vera di una fabbrica francese negli anni ’50, con quella di undici donne operaie costrette a rivedere le loro esistenze quando i proprietari dell’azienda tessile italiana dove lavorano cedono la maggioranza dell’azienda ad una multinazionale.

La piccola clausola dell’accordo con la multinazionale, puntando a sacrificare 7 minuti della loro pausa pranzo quotidiana per salvare il personale dal licenziamento, costringe le 11 delegate del Consiglio di fabbrica al dibattito che rimette in discussione la vita di queste donne, madri, figli e mogli diversissime, aprendo il film ad una una riflessione sulla possibilità concreta di opporre resistenza e di reagire all’incertezza del futuro, tra caos, logica e giustizia.

[quote layout=”big” cite=”Michele Placido, intervista Ansa]”Il cinema deve tornare all’impegno sociale, parlare di lavoro, di diritti. Non si può fare solo la commedia. Ancora oggi le donne hanno meno voce in capitolo rispetto agli uomini. Ma mi entusiasma molto lavorare con loro anche perché sono undici ruoli tutti molto importanti e per il fatto che il mondo femminile può dimostrare, in questo film, che si può uscire dai soliti ruoli di commedia”. [/quote]

Le undici protagoniste di differente età, condizione e nazionalità, sono interpretate da Ambra Angiolini e Violante Placido, Cristiana Capotondi e Ottavia Piccolo, insieme a Fiorella Mannoia passata alla musica dopo diversi spaghetti western, la francese Clémence Poésy vista anche in Harry Potter e il calice di fuoco, Sabine Timoteo e Maria Nazionale, con la partecipazione straordinaria di Anne Consigny.

Per il film girato a Latina in sei settimane, Placido si è avvalso della consulenza e della collaborazione del regista pontino Massimo Ferrari e della MaGa Production che ha ricostruito le vicende della fabbrica tessile Tacconi Sud del capoluogo pontino.

7 minuti è prodotto da Federica Vincenti per Goldenart Production in coproduzione con Manny Films (Francia) e Ventura Film (Svizzera), con il contributo del MiBACT, in associazione con Amer, A&G, Cinefinance, con il sostegno di Regione Lazio. Dopo la Selezione Ufficiale al Festa del Cinema di Roma 2016, sarà Koch Media a distribuirlo nelle nostre sale da giovedì 3 novembre 2016.

Sette minuti: Note di Regia

“Sette minuti” è una storia vera, accaduta in Francia, a Yssingeaux, nel 2012. Undici donne, tra operaie ed impiegate, di nazionalità diverse, chiamate al tavolo di una trattativa di lavoro, hanno di fronte una multinazionale tessile. Materia di grandissima attualità nell’Europa di oggi, come in Francia o in Italia e non solo, se si pensa alla crisi che si è aperta in questi giorni con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Undici donne, messe alla prova da un’ambigua offerta di rinnovo di contratto, devono decidere in poche ore il destino delle trecento colleghe che aspettano il verdetto fuori dalla fabbrica. Pur essendo questo film materia sociale di grande attualità, quello che più mi ha intrigato è il meccanismo di suspense che, assieme a Stefano Massini, abbiamo messo in scena. Perché l’altro grande protagonista del film è il Tempo. Il Tempo in cui in pochissime ore e in nome di quegli emblematici 7 minuti le nostre protagoniste dovranno mettersi a confronto. In una società in cui il divario ricchi-poveri si accentua sempre di più e il confronto sindacale o ideologico viene sempre meno, emergeranno soprattutto gli aspetti personali, i propri bisogni, il proprio ego e anche la propria disperazione. Questo film, soprattutto durante la lavorazione, mi ha fatto pensare molto a “La parola ai giurati”, scritto da Reginald Rose e diretto da Sidney Lumet. Lì, il dubbio di un giurato contro la certezza degli altri nel condannare un probabile innocente, nella nostra storia un’operaia sola contro le sue compagne, pronta a difendere con ostinazione la certezza che dietro quei 7 minuti ci sia una trappola da cui non si potrà più tornare indietro. Ultima nota: a chi aveva qualche dubbio che sarebbe stato difficile il confronto quotidiano tra un uomo solo e undici donne, voglio sottolineare, invece, che solo grazie a queste meravigliose compagne e suggeritrici quest’esperienza resterà unica nella mia carriera artistica.

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