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Fuck You Prof! 2: recensione in anteprima

Il sequel campione d’incassi tedesco “Fuck You, Prof 2!” approda nei cinema italiani con una trasferta esotica e una strizzatina d’occhio alla comedy “Una notte da leoni 2”.

pubblicato 9 Settembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 05:59

 

Con 60 milioni di euro al box-office la comedy Fuck You, Prof! ha sbancato il botteghino tedesco puntando senza mezzi termini al formato politicamente scorretto e al linguaggio esplicito di tanta commedia americana che va dai fratelli Farrelli a Paul Feig e all’ambientazione scolastica con strizzatine d’occhio a film come Pensieri pericolosi, Sister Act 2 e School of Rock. Il rozzo, ma bonario anti-insegnante Zeki Müller di Elyas M’Barek contro la scatenata classe di “mostri” 10B del liceo Goethe vince e convince, con il film originale che si è dimostrato un’operazione genuina, capace di far dimenticare il turpiloquio libero adottato come “linguaggio giovanile” a favore di gag divertenti, una storia d’amore lieve lieve e i problemi di scuola e burocrazia che diventano universali e che in questo caso divertono, coinvolgono e arrivano dritti al target cui si puntava, anche se non possiamo di certo definire Fuck You, Prof! un film per famiglie o “per tutti”, proprio a causa del linguaggio utilizzato.

Con un incasso stellare all’attivo era scontato tentare il bis e così tornano il regista Bora Dağtekin, i protagonisti Elyas M’Barek e Karoline Herfurth e naturalmente tutto il cast dell’originale che ritroviamo in Fuck You, Prof! 2, sequel che supera le aspettative superando l’incasso dell’originale con 61 milioni di euro rastrellati in patria nell’arco di 10 settimane, stavolta l’ex ladro e improvvisato insegnante Zeki Müller porta la sua classe di scalmanati in gita scolastica con tappa nientemeno che nell’esotica Thailandia.

Per il professor Zeki Müller i ritmi scolastici sono devastanti e le pressioni della preside del Goethe, Gerster, non fanno che peggiorare le cose. La svolta potrebbe essere un sacchetto di diamanti, bottino di un vecchio colpo del suo passato da ladro, nascosto in un peluche che però la fidanzata (e professoressa) Lisi spedisce per beneficenza in Thailandia. Proprio dove la preside vorrebbe mandare i suoi alunni in gita scolastica per conquistare un partner locale molto prestigioso, ambito però anche dall’acerrimo nemico della Goethe, il College Schiller. Il cui professor Hauke è intenzionato a mettere in crisi la carriera di Zeki.

Il sequel Fuck You, Prof! 2 perde la genuinità che aveva l’originale ed è qualcosa di fisiologico per un film che arriva dopo un enorme successo a sorpresa come lo è stato quello dell’originale, quindi è logico che in qualche modo il sequel sia più furbo e pianificato, ma va lodato l’intento di uscire dall’ambientazione liceale per portare i personaggi in dinamiche extra-scolastiche buttando nel mix tutta una serie di elementi pescati qua e là come la rivalità tra scuole, il viaggio all’estero (vedi “Finalmente maggiorenni”) e la location esotica che strizza l’occhio al sequel Una notte da leoni 2 (vedi la sequenza al rallenti in aeroporto). Questo sequel preferisce seguire il riluttante Zeki Müller prendere sempre più consapevolezza del suo ruolo d’insegnante, naturalmente nella sua simpatica modalità “rozza”, mettendo da parte la storia d’amore con la sua “collega” e fidanzata Lisi (Karoline Herfurth), scelta funzionale che lascia ampio spazio alle dinamiche insegnante/studenti portando all’evoluzione del personaggio di Elyas M’Barek a cui acennavamo poc’anzi.

Fuck You Prof! 2 a livello puramente “comico” funziona meno dell’originale anche se guadagna in dinamicità grazie alla location, ma gli sceneggiatori hanno deciso di abbassare il livello con dialoghi sopra le righe e battute da caserma che in qualche caso appaiono troppo forzate, come risulta un po’ troppo caricato il personaggio di Jella Haase (Chantal) che ha molto più spazio rispetto al primo film, ma che appare decisamente più “sguaiata” e meno divertente.

Fuck You Prof! 2 funziona a corrente alternata con situazioni e gag che vanno dal divertente al surreale sino all’improbabile, ma resta il fatto che il concept resta qualcosa di altamente fruibile per un pubblico di adolescenti senza dimenticare di ammiccare allo spettatore più adulto, ma questo continuo ammiccare rende alcuni elementi del film, vedi il riferimento allo tsunami del 2004 piuttosto che il personaggio autistico di Lucas Reiber “scollati” e poco incisivi rispetto alla narrazione. Insomma un sequel che piacerà a chi ha gradito l’originale e in cui la ricetta fondamentalmente resta invariata e punta ancor di più sull’indubbio carisma del protagonista maschile, mancando però della spontaneità necessaria a riproporre la consueta valanga di cliché ben metabolizzati nell’originale. Detto ciò gli incassi parlano chiaro e un Fuck You Prof! 3 si profila inevitabilmente all’orizzonte.

 

[rating title=”Voto di Pietro” value=”6″ layout=”left”]Fuck You, Prof! 2 (commedia / Germania 2016). Un film di Bora Dagtekin. Con Elyas M’Barek, Jella Haase, Karoline Herfurth, Katja Riemann, Max von der Groeben, Gizem Emre, Aram Arami, Anna Lena Klenke, Lucas Reiber, Runa Greiner, Emma Voltmer – Al cinema dal 14 settembre 2016