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Bandidos e Balentes: trailer e poster del film di Fabio Manuel Mulas

Bandidos e Balentes: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Fabio Manuel Mulas nei cinema italiani dal 23 febbraio 2017

pubblicato 8 Febbraio 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 02:00

 

Il 23 febbraio debutta nei cinema Bandidos e Balentes – Il codice non scritto, il dramma diretto dal regista sassarese Fabio Manuel Mulas che ci porta in una Sardegna degli anni ’50 esplorando attraverso gli occhi di una madre e vedova una faida esplosa nell’entroterra ai tempi del banditismo.

 

Sardegna anni ’50…il film racconta episodi ambientati in un paese non definito dell’entroterra, legati alla faida ed al banditismo di quegli anni. In un susseguirsi di colpi di scena, si passa da fatti di vita quotidiana dell’epoca, a scene che descrivono alcuni sequestri avvenuti in quel periodo. Attraverso il racconto, ci si immerge in una natura spettacolare, dove i monti dell’entroterra la fanno da padrone, dove i rifugi dei banditi sono le domus de Janas ed i classici Pinnettus. La figura della donna legata al matriarcato, ha un ruolo importante, infatti tutto ruota attorno alla figura di Mintonia, vedova e madre di Angheledda e Bobore con i quali da l’avvio alla faida. Lei stessa infatti è vittima di tale piaga, avendo perso marito e figlio per mano di alcuni banditi. Il finale aperto lascia al pubblico una libera interpretazione e riflessione sull’atteggiamento di Mintonia e del figlio Bobore che ad un certo punto prendono una decisione che stravolgerà la loro vita…

 

L’idea del film è dell’appuntato dei Carabinieri Gianluca Pirastu con la sceneggiatura a cura di Tonino Pischedda. A supporto del regista Fabio Manuel Mulas la fotografia di Stefano Desole, anche aiuto regista e co-montatore con Gabriele Brundu. Le musiche del film sono di Daniele Barbato Boe mentre la musica del trailer è di Giovanni Canu.

Il film frusice di un cast interamente sardo composto da 140 attori tra cui Luca Locci, imprenditore sequestrato nel 1978 dall’anonima sarda, all’età di 7 anni, e tenuto prigioniero per 96 giorni.

 

 

Fonte: Facebook