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Insospettabili Sospetti: Recensione in Anteprima

Remake di Vivere alla Grande, sbarca in sala Insospettabili Sospetti, trainato da 4 premi Oscar.

pubblicato 2 Maggio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 06:47

Negli ultimi anni è nato un nuovo sottogenere di commedia, ad Hollywood, che coinvolge grandi vecchi divi tutti insieme appassionatamente sullo stesso set. Nel 2013 fu Last Vegas a sbancare i botteghini, con Morgan Freeman tra i mattatori ed oggi ancora una volta protagonista di Going in Style, in arrivo in Italia con il riuscito titolo Insospettabili Sospetti.

Remake di Vivere alla grande di Martin Brest, nel 1980 premiato a Venezia con un triplo Pasinetti andato ai tre attori George Burns, Art Carney e Lee Strasberg, Going in Style ha ora ripreso vita grazie a 3 divi riusciti a vincere complessivamente 4 premi Oscar. Freeman, per l’appunto, Alan Arkin e Michael Caine, affiancati da Christopher Lloyd, Matt Dillon e Ann-Margret. In cabina di regia Zack Braff, volto di Scrubs già visto dietro la macchina da presa con La mia vita a Garden State e Wish I Was Here.

Una commedia che guarda alla crisi economica di questi ultimi anni, quella sceneggiata da Theodore Melfi, regista de Il diritto di Contare e St. Vincent, puntando il dito contro le banche succhiasangue e le imprese locali che attraverso la delocalizzazione spezzano vite, famiglie, presente e futuro, truffando lavoratori e comunità. Caine, Freeman ed Arkin sono tre vecchietti in pensione, Willie, Joe ed Al, amici da una vita e ancor prima colleghi in una fabbrica da poco venduta ed espatriata all’estero con i loro piani pensionistici. Senza più un soldo in tasca, con le banche che premono minacciando pignoramenti e una salute tutt’altro che solida, i tre escogitano un piano apparentemente folle. Rapinare una banca, la loro banca, che tanto male ha causato utilizzando il loro fondo pensione per coprire un’assicurazione aziendale. Disperati, arrabbiati e bisognosi di denaro, i tre passano all’azione…

La vita non finisce a 70 anni, sembrerebbe volerci ricordare Hollywood negli ultimi tempi. Tra una partita a bocce ed una serata spaparanzati sul divano a vedere il reality di turno, è infatti ancora possibile osare, sognare in grande, sfidare l’establishment, far sesso, sposarsi, semplicemente continuare a vivere. Se non addirittura ‘iniziare’, a vivere la vita. Insospettabili Sospetti sfrutta con astuzia il fascino di tre inattaccabili attori per suscitare facile ilarità ed empatia, cavalcando con comodo populismo l’odio conune nei confronti delle banche e delle grandi aziende che lucrano sulla vita dei propri operai.

Acciaccati e travolti dai segni del tempo, Freeman, 79 anni, Arkin, 83 e Caine, 84, sono indubbiamente un piacere per gli occhi di qualsiasi cinefilo. I tre procedono spediti con il pilota automatico, riempiendo con la propria naturale grandezza uno script dallo sviluppo molto poco impegnativo, dalle battute elementari e dall’evoluzione tutt’altro che irreprensibile. La prevedibilità è d’obbligo, per Braff e Melfi, che ancor prima della decisiva rapina finale (con annesso alibi costruito ad arte) mettono in scena un ridicolo tentativo ‘preparatorio’ in un supermercato, che ai commedianti italiani più incalliti ricorderà un indimenticabile Massimo Boldi in Fratelli d’Italia (con i vestiti inzeppati di insaccati e altri prodotti). Peccato che in quel caso fossimo nel 1989, con un certo tipo di comicità ancora accettata e digerita. Tra interventi ospedalieri necessari per sopravvivere, dolci nipotine e improbabili passioni amorose over 80, i tre protagonisti sfruttano anche l’effetto emozionale, giustificando così con ulteriore forza l’atto criminale in arrivo.

D’altronde l’obiettivo principale di regista e sceneggiatore è proprio questo, ovvero rendere questi tre ‘nonnetti’ ancor più adorabili, a dispetto dell’infernale associazione a delinquere formata da banca/impresa, e soprattutto perdonabili. Delinquenti? Pazienza. Impossibile non fare il tifo per loro, rapinatori mascherati da Frank Sinatra, Sammy Davis Jr. e Dean Martin (il mitico ‘rat pac’ dell’Ocean’s 11 originale), con il braccio della legge Matt Dillon, volto FBI, dipinto come un perfetto imbecille che si affida ad una bimba di 5 anni per smascherare i colpevoli. Commedia lieve, che oscilla tra il malinconico e il forzatamente comico, di fatto priva di esagerate ambizioni e abbondantemente dimenticabile, se non fosse per la piacevolezza complessiva dei suoi tre mattatori.

[rating title=”Voto di Federico” value=”5+” layout=”left”]

Insospettabili Sospetti (commedia, 2017, Usa, Going in Style) di Zack Braff; con Alan Arkin, Morgan Freeman, Michael Caine, Matt Dillon, Ann Margret, Joey King, Katlyn Carlson, Richie Moriarty, Nancy Sun, Christopher Lloyd, Peter Serafinowicz, Maria Dizzia, Josh Pais, John Ortiz – uscita giovedì 4 maggio 2017.