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Kingsman – Il cerchio d’oro: Recensione in Anteprima

Ancor più esagerato e folle del primo capitolo, arriva al cinema Kingsman: il Cerchio d’Oro.

pubblicato 19 Settembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 02:09

Tre anni dopo l’inatteso e meritato boom del primo capitolo, con 414 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, Matthew Vaughn ha accettato di dirigere il suo primo sequel con Kingsman – Il cerchio d’oro, ritorno in sala della graphic novel targata Mark Millar. Al fianco del confermato Colin Firth, apparentemente morto alla fine di Secret Service, e degli immancabili Mark Strong e Taron Egerton, Vaughn, già regista di Stardust, X-Men: l’Inizio e Kick-Ass, ha aggiunto tre premi Oscar come Julianne Moore, Halle Berry e Jeff Bridges, oltre ad un divo come Channing Tatum e il lanciatissimo Pedro Pascal, volto tv di Narcos e Game of Thrones.

Il risultato, neanche a dirlo, è un’esplosione di follia visiva e di scrittura, di voluta esagerazione, di parodia action che amplifica ancor di più il marcato ‘cazzeggio’ cinematografico che aveva caratterizzato il primo apprezzato episodio.

L’agenzia di intelligence internazionale e indipendente che abbiamo imparato a conoscere nel 2014 viene letteralmente demolita da una misteriosa banda criminale che si fa chiamare ‘Il cerchio d’Oro’, guidata da una narcotrafficante ossessionata dai robot e dall’America degli anni ’50, da lei ricreata in una sperduta foresta cambogiana. Senza più una sede e bisognosi d’aiuto per salvare il mondo, i Kingsman scoprono un’organizzazione di spie alleata, con sede negli Stati Uniti d’America, chiamata Statesman. Unendo le forze, ma facendo molta attenzione agli imprevisti, dovranno correre contro il tempo per salvare milioni di vite.

Continua a non sbagliare un colpo Matthew Vaughn, sempre più inserito all’interno di una cifra stilistica che l’ha reso riconoscibile, indistinguibile, quasi inimitabile. Ciò che era balzato immediatamente agli occhi con Secret Service, ovvero lo sfacciato divertimento nel realizzarlo, ha trovato conferma anche in questo sequel, che vede la divina Moore nei panni di un’improbabile villain tendente al cannibalismo e il gigantesco Bridges nella pronunciata scucchia di un agente segreto con la passione per il whiskey e i sigari. Il regista, ancora una volta, non conosce freni, regalando allo spettatore viaggi vaginali e infiniti inseguimenti, scazzottate e sparatorie a profusione, gadget avveniristici e colpi di scena alquanto inverosimili.

Vaughn e Jane Goldman, co-sceneggiatrice, abbracciano l’illogico bondiano per tramutarlo in sano delirio pop, esplicitato con vero godimento nel cameo più geniale degli ultimi anni. Elton John, il vero Elton John, diventato delirante co-protagonista di un finale pirotecnico in cui il regista torna a sbizzarrirsi, tra impossibili piani sequenza intervallati da rallenti e improvvise accelerazioni, lustrini, zatteroni volanti e cani meccanici assetati di sangue. L’America vista dal regista britannico è un trionfo di cinismo politico, con un Presidente vistosamente repubblicano che punta ad un genocidio per vincere la guerra contro la droga. Demenziale ma con garbo, inevitabilmente meno originale dell’originale ma gustosamente divertente, Kingsman 2 è duro e puro intrattenimento, action nel ritmo, surreale nello svolgimento ed esilarante nella sua folle evoluzione.

[rating title=”Voto di Federico” value=”6.5″ layout=”left”]

Kingsman – Il cerchio d’oro (Usa, 2017, action) di Matthew Vaughn; con Taron Egerton, Julianne Moore, Halle Berry, Mark Strong, Edward Holcroft, Channing Tatum, Colin Firth, Sophie Cookson, Pedro Pascal, Elton John, Vinnie Jones, Jeff Bridges – uscita mercoledì 20 settembre 2017.